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Iniesta, addio fra le lacrime al Barcellona. VIDEO

Un momento difficile, per Andres Iniesta, che ha annunciato l’addio al Barcellona in un’emozionante conferenza stampa: “Voglio rendere pubblica la decisione che questa sarà la mia ultima stagione al Barcellona. È stata una scelta molto ragionata, ci ho pensato a lungo sia da un punto di vista personale che familiare. So che vuol dire essere giocatore di questa squadra dopo averci trascorso 22 anni, so che significa giocare qui anno dopo anno, esserne il capitano e le responsabilità che ne derivano. Per questo, devo essere onesto con me stesso e con il club che mi ha dato tutto: non potrò dare il meglio di me, né a livello fisico né a livello mentale. Se avessi dovuto pensare di chiudere la mia carriera qui, avrei voluto farlo proprio così, rimanendo titolare e in una squadra in corsa per vincere trofei. È un giorno molto difficile per me perché dico addio alla mia casa e a parte della mia vita”.

“Voglio ringraziare il club e la Masia quello che sono oggi, come uomo e come calciatore, è merito loro. Grazie ai miei compagni, a tutta la gente che è stata con noi giorno per giorno, stagione dopo stagione. Sono queste le cose che mi hanno reso migliore. Grazie alla mia famiglia, a mia moglie che mi ha regalato i tre tesori più importanti della mia vita. Grazie veramente a tutti, perché mi avete fatto crescere sportivamente e personalmente”.

“Mi sento orgoglioso e in pace con me stesso, il mio unico obiettivo era trionfare con questo club e l’ho raggiunto. Ho sempre cercato di rappresentare il Barcellona nel modo migliore possibile, dentro e fuori dal campo. Ho vissuto tanti momenti magici, ma nessuno è come il giorno del debutto con la prima squadra”.

“Ho parlato con i compagni, i dirigenti e l’allenatore. Dire addio a tutto questo non è assolutamente facile. Il giorno che rinnovai ringraziai il club per aver lasciato scegliere a me ogni stagione se proseguire o meno. La società mi ha dato fiducia perché sapeva che sono una persona onesta, con se stessa e con gli altri”.

“L’unica cosa che so per certo è che non potrei mai competere contro la mia squadra e quindi tutti gli scenari che non siano in Europa sono fattibili. A fine stagione o quando sarà, sapremo cosa scegliere”.

“Le scuse di France Football? Non saprei che dire, non ho nessun tormento per non aver vinto un Pallone d’Oro, ma fu meraviglioso essere lì con altri due compagni di squadra e la mia percezione del calcio non sarebbe cambiata se l’avessi vinto io. Chiaramente i premi piacciono a tutti, ma non ha fatto tutta questa differenza”.

“Il calcio e la vita continuano, l’importante è scegliere bene il momento per dire ‘va bene così’. Mi piacerebbe essere ricordato come un gran calciatore e una bella persona. Alla fine il calcio passa, ma le persone restano”.

“Messi? È stato un onore e un privilegio poter condividere lo spogliatoio con lui, penso che non al momento non c’è un altro giocatore come lui e credo proprio che sia difficile che ce ne sarà mai uno. Leo è parte fondamentale di questa squadra e per me aver lottato con lui tanto tempo è stato unico e magico”.

Fonte: Sky

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