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Seconde squadre, che polemica. Passo indietro della Figc?

ROMA – Tenuto per tanti anni chiuso in un cassetto di via Allegri, ecco che il progetto delle “seconde squadre” è stata sdoganato dal commissario Roberto Fabbricini e pubblicato ieri sul sito della Figc (www.figc.it). Sicuramente una decisione importante, caldeggiata da Gravina, Tommasi e alcuni presidenti di serie A. Ma che in questo clima avvelenato ha suscitato, sta suscitando feroci polemiche, rivolte, malumori di non è stato consultato (Balata) e chi (Gravina) avrebbe voluto partire solo dalla stagione 2019-20 e non dalla prossima.

Decisione affrettata? In Serie A ci sono alcune società che ritengono sia stata fatta una norma che favorisce soprattutto la Juventus, e per questo chiedono un passo indietro da parte della Figc. Non è da escludere che ci possano essere delle correzioni, mentre è difficile che l’intero progetto venga rimesso nel cassetto. Fra i tecnici favorevoli, comunque, Allegri e Di Francesco, che si affronteranno domani sera all’Olimpico. Per il tecnico della Juve “è il punto di ripartenza per far crescere i giovani italiani. Sono convinto che in Italia di giocatori giovani e bravi ce ne siano ancora, ma vanno fatti crescere e vanno fatti giocare. Quella delle seconde squadre è una bellissima cosa. Andranno strutturate per far sì che la serie B e la Lega Pro rimangano i bei campionati che sono, ma sono una bellissima cosa”.

La Juve è sempre stata in prima linea su questa battaglia: ancora anni fa il presidente Andrea Agnelli ci faceva l’esempio di Rugani che avrebbe potuto crescere nella seconda squadra. Lui come tanti altri giovani. D’accordo sul progetto anche Di Francesco, allenatore della Roma: “Certo, bisogna introdurre con attenzione tante regole che non vanno a ledere club di Serie B e Lega Pro perché bisogna avere rispetto per le squadre che lavorano e lottano da tanti anni in questo campionato – aggiunge l’allenatore -. Io però sono per il cambiamento e l’innovazione, e quando parliamo di crescita dei giovani la dimostrazione si è avuta in Spagna dove si arriva in prima squadra già con qualcosa in più. A me piace, e con i giusti accorgimenti mi trova d’accordo”.

Non si sa comunque quante squadre di A potrebbero iscriversi al prossimo campionato di Lega Pro con la loro seconda squadra la prossima stagione: non dovrebbero essere comunque molte. Forse 2-3? Dipende da quanti posti ci saranno a disposizione, si saprà solo più avanti coi ripescaggi. Rivolta totale invece fra i club di serie B. Il patron di Lazio e Salernitana, Claudio Lotito, come si sa, è da sempre a favore delle multiprorietà. Lotito ha guidato la ribellione dei club cadetti e così il presidente della Lega, Mauro Balata, dopo un comunicato di fuoco, ha convocato d’urgenza per lunedì 21 un’assemblea straordinaria. La B minaccia addirittura lo stop del prossimo campionato: ma attenzione, la Lega rischierebbe di essere commissariata. Malagò di questo tempi è molto attento a certe sfumature…

Fonte: Repubblica.it

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