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Spagna, che lusso la “Nazionale degli esclusi”

Sono giorni difficili per i commissari tecnici delle Nazionali che giocheranno il Mondiale: giorni, di scelte, di chiamate ed esclusioni. Alcune eccellenti, come quella di Martinez del Belgio che ha fatto fuori Nainggolan, o come quelle di Deschamps che ha rinunciato addirittura a un undici che non avrebbe sfigurato. Anche il ct spagnolo Lopetegui ha avuto diversi problemi a stilare i 23 convocati della sua Spagna per Russia 2018: per l’ex allenatore del Porto il vero problema è stato fronteggiare l’abbondanza che, negli ultimi anni, non manca. Così come il collega francese, Lopetegui ha lasciato fuori quasi un’intera squadra che avrebbe tutte le carte in regola per giocarsi la Coppa del Mondo. A guidarla un attacco di quantità e qualità con il trio degli esclusi “italiani” Callejon, Suso e l’ex juventino Morata.

Reparto difensivo

Se davanti c’è solo l’imbarazzo della scelta, è nel reparto arretrato che la “Spagna degli esclusi” potrebbe avere qualche problema. Gli esterni bassi a trazione anteriore sarebbero un’altra vecchia conoscenza del nostro  calcio, quel Marcos Alonso strappato dal Chelsea di Conte alla Fiorentina, e il terzino classe 1995 dell’Arsenal Hector Bellerin. La coppia di centrali sarebbe composta da Bartra, che quest’anno al Betis non è riuscito a ripetersi dopo l’esperienza di Dortmund, e da Javi Martinez che potrebbe adattarsi nel ruolo di centrale in una difesa a quattro. Al giocatore del Bayern Monaco, ovviamente, toccherebbe il compito di iniziare la manovra. Fatta la difesa, la scelta in porta si limita a un paio di nomi: scartato Casillas, ritiratosi due anni fa dopo l’Europeo in Francia, la rosa si stringe intorno ai nomi di Sergio Rico, portiere del Siviglia, Sergio Asenjo del Villarreal, e al vice di Keylor Navas al Real Kiko Casilla. Di questi, il più affidabile sembrerebbe essere il numero uno rojiblanco, che quest’anno ha difeso la porta del Siviglia fino ai quarti di finale di Champions poi persi contro il Bayern

Il centrocampo

Davanti alla difesa, ci potrebbe essere una coppia di esperienza composta dal centrocampista del Manchester United Ander Herrera e da Cesc Fabregas: l’ex Arsenal, di fatto, non ha mai salutato la Seleccion. A Euro 2016 Del Bosque gli aveva dato fiducia convocandolo per la rassegna francese: quest’anno a parlare per lui ci sono le 49 presenze stagionali con il Chelsea, otto di queste in Champions League. Sarebbero loro due il filtro in una squadra dall’altissimo potenziale offensivo in un ipotetico 4-2-3-1. In caso di 4-3-3, il terzo a centrocampo potrebbe essere il canterano Sergi Roberto che quest’anno ha dato un grande contributo nella vittoria della Liga del Barça con le sue 30 presenze in campionato, impreziosite da un gol e sette assist.

L’attacco

In avanti, tanta abbondanza. Nel 4-2-3-1 pensato per questa particolare formazione, il punto di riferimento sarà Alvaro Morata: l’ex bianconero è il grande escluso nella lista di Lopetegui, che per l’attacco ha preferito Diego Costa come punta centrale anche se la differenza nei numeri è tutta a favore dell’attaccante del Chelsea. Quindici le reti dell’ex bianconero, contro le sette del centravanti dell’Atletico che però dalla sua parte ha il decisivo gol in semifinale di Europa League contro l’Arsenal. Nel trio alle loro spalle si parla italiano: con Callejon a Suso. Se il numero 7 del Napoli andrebbe a ricoprire l’esterno di destra, al milanista verrebbe chiesto il sacrificio di spostarsi sulla sinistra con Juan Mata a fare da trequartista. adattarsi da trequartista, ruolo già sperimentato in rossonero sotto la gestione Montella. Anche se il titolare sull’out di sinistra potrebbe essere Pedro, che quest’anno però ha reso al di sotto delle aspettative.

Spagna “esclusi” (4-2-3-1): Sergio Rico; Marcos Alonso, Javi Martinez, Bartra, Bellerin; Fabregas (Sergi Roberto), Ander Herrera; Callejon, Juan Mata, Suso (Pedro); Morata.  

Fonte: Sky

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