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Sarri, oggi scade la clausola: niente sconti al Chelsea

Il silenzio che è calato sul futuro di Maurizio Sarri si è squarciato soltanto per qualche ora, quando alcuni tifosi hanno deciso di salutarlo con uno striscione sotto casa per ringraziarlo dei suoi tre anni sulla panchina azzurra. “I Napoli Club ringraziano Maurizio Sarri”, questa la scritta che non è passata inosservata. L’allenatore ha voluto ringraziarli personalmente. «E ci ha confessato che sarebbe rimasto volentieri», hanno spiegato quelli di Figline Valdarno che hanno intitolato il loro club proprio all’allenatore dei 91 punti in classifica. In realtà la tentazione Chelsea ha fatto capolino nella mente di Sarri da mesi perché la possibilità di confrontarsi in Premier lo ha sempre allettato. E i Blues effettivamente hanno pensato a lui per sostituire Antonio Conte, cronaca di un amore sbocciato mesi fa e condotto sotto traccia per non interferire nella lotta scudetto. Ma adesso non è più tempo per i radar spenti o quasi. Oggi scade la clausola rescissoria prevista nel contratto di Sarri che è di 8 milioni di euro. Il Chelsea, dunque, dovrà comunicare al Napoli l’intenzione di coprire l’intero importo considerando il diktat di Aurelio De Laurentiis. «Non faccio sconti. Quando mi ha chiesto l’adeguamento del contratto, io ho inserito la clausola e gli ho riconosciuto un aumento, adesso non vedo perché dovrei rinunciare a questa cifra». Impossibile, dunque, un gentleman agreement. I rapporti si sono sfilacciati nel corso dell’ultima stagione e poi hanno avuto un picco negativo nel post Crotone, quando all’ennesima sollecitazione di De Laurentiis, Sarri ha deciso di indugiare ancora. Quel “tempo scaduto”, pronunciato a caldo dal presidente, è stato il segnale di una rottura totale tanto che in 48 ore è arrivato l’annuncio di Carlo Ancelotti. Il termine di oggi, comunque, non è definitivo per il futuro di Maurizio Sarri: il Chelsea può decidere comunque di chiudere l’affare a giugno, ma poi gli inglesi dovrebbero trattare con il presidente De Laurentiis, che teoricamente potrebbe fare un prezzo diverso. Sarri, del resto, è ancora sotto contratto fino al 2020: il Napoli per liberarlo dovrebbe pagare invece una penale di 500mila euro, ma al momento è un’ipotesi che non è stata presa in considerazione.

Repubblica Napoli

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