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Inter, ormai è fatta per Nainggolan. Malcom, aumenta la concorrenza

MILANO – Per Radja Nainggolan all’Inter allo sprint finale. Domani potrebbe essere il giorno della chiusura. Il club nerazzurro ha già un accordo con il giocatore per un accordo fino al 2021, più opzione, per 5 milioni a stagione. Nelle casse della Roma il club di Suning verserà circa 35 milioni, 22 circa in cash, il resto sarà corrisposto con contropartite tecniche. Nicolò Zaniolo e Davide Santon. Il primo dovrebbe essere girato al Sassuolo, mentre Santon è stato richiesto direttamente dal tecnico dei giallorossi Eusebio Di Francesco. Intanto, con un occhio al mercato in uscita dove in lista ci sono Nagatomo (l’ufficialità della cessione al Galatasary dovrebbe arrivare dopo i Mondiali), Dalbert e Candreva, l’Inter continua a trattare per Malcom. Il Bordeaux che ha accettato la formula del prestito con diritto di riscatto, chiede 8 milioni per il prestito, 32 per il riscatto. Per l’attaccante i dirigenti interisti devono guardarsi le spalle da Tottenham e Arsenal che hanno messo gli occhi sul calciatore. Per la difesa resta vivo l’interesse per Zappacosta del Chelsea.
 
THOHIR AL PASSO DI ADDIO? – Dall’Inter non giungono conferme, e in effetti, certe operazioni vengono decise dai vertici del club, ovvero dalla controllante Suning. Fatti, insomma, che coinvolgono chi sta ad livelli altissimi: cose tra soci. Nonostante tutto, le voci che parlano di un’uscita dall’Inter del presidente – sulla carta – Erick Thohir, si fanno sempre più insistenti. D’altronde da mesi ormai il numero uno dei nerazzurri e del Comitato Olimpico indonesiano, che ha espresso più volte la volontà di uscire dall’Inter, ha la testa solo ai Giochi Asiatici del 2018, che si svolgeranno proprio in Indonesia. Inoltre, un accordo per l’uscita nel tempo dall’assetto societario del tycoon indonesiano era già stato firmato due estati fa, quando Suning acquistò la maggioranza dell’Inter. In tal senso, infatti, per non diluire la parte di quote in capo a Thohir, gli Zhang non hanno mai fatto aumenti di capitale. Ma, forse ora, ci siamo. E, il FPF 2.0, che limita i prestiti dei soci alle società (che di fatto sono dei debiti), caldeggiando invece gli aumenti di capitale potrebbe essere stato il trampolino di lancio all’operazione. Secondo quanto riporta IlSole24, l’Inter starebbe procedendo verso un riassetto societario con la cessione da parte di Thohir del suo 30 percento alla proprietà cinese, che già ne detiene il 70. Tra l’altro circa un mese e mezzo fa sarebbe arrivata un’offerta da parte di un gruppo terzo per l’acquisto della quota di minoranza di proprietà dell’imprenditore indonesiano: proposta rifiutata dal presidente dell’Inter, che valuta la sua parte tra i 150 milioni e i 200 milioni di euro. Anche per questo, al momento, le discussioni tra soci verterebbero sull’acquisto del 30 percento da parte degli Zhang, che metterebbe sul piatto azioni della stessa Suning: in pratica sarebbe dunque un’operazione carta contro carta dove Thohir si ritroverebbe ad essere piccolo azionista di un colosso come Suning.
 
 
Fonte: Repubblica.it

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