COPERTINAIN EVIDENZAOBIETTIVO NAPOLI

OBIETTIVO NAPOLI – Interessanti indicazioni dalle prime uscite di Ancelotti

Il Napoli vince e convince nella sua seconda amichevole stagionale, regolando i conti con il Carpi con un netto 5-1. Interessanti le indicazioni che arrivano dalle prime uscite della squadra di Ancelotti.
Potenzialmente, e da un punto di vista meramente teorico, il calcio che vorrebbe proporre Ancelotti sembra ancor più propositivo rispetto a quello di Sarri.
La ricerca dell’ampiezza è la differenza principale con il Napoli precedente. I due esterni d’attacco sono più stretti in mezzo al campo, ma la loro posizione serve a favorire le sovrapposizioni feroci dei due terzini, ricercati anche con cambi gioco. L’azione dunque non si svolge più solo in spazi stretti, su un unico lato (il sinistro) con una fitta ragnatela di passaggi volta a trovare l’imbucata o la palla-Callejòn, ma prevede ampie aperture, attacchi su entrambi i lati e gioco anche sul lungo.
Altra differenza importante è l’atteggiamento delle mezze ali. Queste diventano registi aggiunti, abbassandosi a ricevere palla e catalizzando l’azione sin dalle sue prime battute, facendo da alternative in fase di costruzione sia al centrocampista centrale che ai due terzini, fornendo una maggiore varietà nella fase di regia. In tal senso la figura di Fabiàn Ruiz è emblematica ed adattissima. Lo spagnolo si propone costantemente chiedendo la palla tra i piedi e sa disimpegnarsi bene in fase di costruzione e di rifinitura qualche metro più avanti. Per questa nuova maniera di intendere il ruolo, dovrà crescere molto in personalità Zielinski, spesso altalenante nel corso delle gare, mentre Hamsik potrebbe ritrovare nuova linfa in una posizione che non gli preclude la fase di rifinitura ed anzi ne esalta la qualità di leggere sempre bene i movimenti degli attaccanti. Qualche dubbio lascia ancora Diawara. Il giovane mediano dovrà capire presto che tipo di giocatore vuol diventare. Gli sprazzi di talento non mancano, ma al momento appare ancora troppo ibrido e acerbo per poter fare la differenza in questo Napoli.
Nonostante la posizione di partenza meno defilata, sembrano non perdere di incisività i movimenti senza palla di Callejòn, tra i migliori nella ripresa a Trento. Già apparentemente affiatato con i compagni Verdi, a suo agio in tutte le zone d’attacco. Da valutare ulteriormente, contro avversari più impegnativi, la fase difensiva complessiva della squadra, il vero punto di forza del Napoli dell’ultima stagione.

Commenti
Segui il canale PianetAzzurro.it su WhatsApp, clicca qui