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Antonioli: “Gigio ha qualità. Olsen paga Alisson”

Milan contro Roma, Donnarumma contro Olsen. Sarà questa una delle sfide-nella-sfida che caratterizzerà l’anticipo della terza giornata di Serie A (in campo venerdì sera a San Siro), che vedrà, una contro l’altra, le squadre di Gattuso e Di Francesco. Due portieri, l’azzurro e lo svedese, che hanno oggi in comune il fatto di essere bersaglio di qualche critica: il primo “imputato” per il pareggio di Zielinski nel match con il Napoli, il secondo per la prova non impeccabile nel 3-3 contro l’Atalanta. A parlarne, sulle pagine de La Gazzetta dello Sport, è stato un doppio ex della partita come Francesco Antonioli.

“Gigio ha doti incredibili, ma serve lasciarlo crescere”

L’ex portiere ha esordito analizzato proprio le prestazioni del numero uno rossonero: “È un ragazzo di 19 anni che può avere delle difficoltà, ma ha delle doti incredibili – ha spiegato – Occorre lasciarlo crescere, anche lasciarlo anche sbagliare. Poi eventualmente toccherà all’allenatore decidere se sia meglio fermarlo per un po’ o meno. Per ora non sta riuscendo a esprimere il suo potenziale. Tecnicamente, a volte potrebbe impostare la parata in un altro modo, magari spinge troppo anche con la palla vicina tendendo così più a respingere, però si vede che con Fiori, il nuovo preparatore, sta cambiando qualcosa, anche se occorrerà tempo per meccanizzare i movimenti”. Sui troppi elogi a inizio carriera: “Quello sì, ma è un difetto dell’Italia. Il primo giovane che fa delle partite fatte bene, diventa il nuovo Buffon. Di sicuro a 16 anni ha mostrato peculiarità importanti. Secondo me adesso paga anche tutte le polemiche dell’anno scorso sul rinnovo. Reina ingombrante?  No, anzi. A me la concorrenza di uno bravo mi è sempre piaciuta, perché ogni partita alla fine è un esame per noi. Siamo sempre sulla graticola”.

“Olsen buon portiere, crescerà nel tempo come ha fatto Alisson”

Olsen, invece, è un volto nuovo nel campionato italiano: “Mi sembra un buon portiere – ha proseguito Antonioli – ma è difficile raccogliere l’eredità di uno come Alisson. Tutti si aspettano la stessa cosa, ma hanno caratteristiche differenti. Per me migliorerà molto col fatto che si può allenare con un preparatore come Savorani; noi in Italia siamo molto fissati per la tecnica. Dovrà acquisire nuovi movimenti. Bisognerà vedere che voglia avrà di crescere e quanto tempo ci impiegherà. Si dovrà avere pazienza. Alisson ha fatto bene l’anno scorso, ma prima faceva il secondo. Evidentemente a lavorare con i preparatori italiani si cresce”. Sulla cessione di Alisson per 70 milioni: “A meno che tu non sia il Psg, secondo me è sempre giusto vendere un portiere a quella cifra. E ci sono portieri che possono sostituire Alisson”. Una battuta finale sulla sfida di venerdì: “Metto Milan e Roma sullo stesso piano. Sarà una bella partita, con due bravi tecnici in panchina. Di Francesco, poi, era già un mezzo allenatore anche quando giocavamo insieme”.

Fonte: SkySport

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