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Bellerin, choc da social: “Troppi insulti omofobi”

Omofobia e insulti a mezzo social. Migliaia di persone che sfogano tanta negatività, spesso nascondendo la propria identità dietro profili immaginari. E in pochi pensano a chi è dall’altro lato, che per celebrità che possa essere resta una persona. È questo il tema principale dell’intervista che Hector Bellerin ha concesso al Times. “C’è la pressione per conformarsi. Per un po’ ho eliminato le app poi ho deciso di tornare sui social. Twitter è una gran fonte di informazione. Ogni giorno imparo a convivere con questo tipo di abusi nel miglior modo possibile. Il problema è che la gente ha un’idea di cosa un giocatore di calcio dovrebbe sembrare, di come dovrebbe comportarsi, di cosa dovrebbe parlare. Se ti comporti in un modo diverso, diventi un bersaglio. E questo è molto pericoloso. Nella vita dovresti sentirti libero di esprimerti liberamente. Le persone sono più felici se ci riescono” ha spiegato il giocatore dell’Arsenal. Ma le offese non arrivano soltanto per mezzo della rete: “Alcuni insulti possono risultare molto molesti, la maggior parte arrivano online ma ne ho sentiti anche allo stadio. Qualcuno mi ha dato della lesbica perché mi sono fatto crescere i capelli. E ci sono altri insulti omofobi di questo tipo”.

Il lato oscuro dei social

Lo spagnolo ha quindi riflettuto sulla convivenza forzata con uno stato di cose inaccettabile: “Ho imparato a fare la pelle dura su certe cose, ma possono comunque farti del male e farti sorgere da quel momento in poi un po’ di dubbi su te stesso. Tutto questo può essere una benedizione e una maledizione. Quando sono arrivato per la prima volta in prima squadra, le aspettative erano molto basse e così la gente era positivamente colpita se giocavo bene. Ma poi, quando giocavo male, la folla impazziva. Il peggio fu un anno e mezzo fa. Certo, in molti hanno parole positive, ma è naturale soffermarsi di più su quelle negative”.

Fonte: Sky

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