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Gli interventi di Giuseppe Savoldi, Marco Parella, Manuel Parlato, Ignacio Pià a Radio Crc

In diretta a “ Un Calcio alla Radio”, trasmissione condotta da Umberto Chiariello su Radio CRC Targato Italia, è intervenuto Giuseppe Savoldi, ex calciatore del Napoli: “ Nel Napoli di Vinicio non ha funzionato, perché Vinicio non era contento perché l’addio di Clerici, che poteva formare con me una coppia d’attacco eccezionale. Lui era uno di quelli che lavorava molto come prima punta e poteva creare spazi per i miei inserimenti. Vinicio era già dispiaciuto quando andò via. Non fu scontento per il mio arrivo, ma per l’addio di Gringo. Questo ovviamente mise dei problemi all’interno della squadra. Lo constatai dopo qualche giornata, poiché non lo vedevo sereno. Milik o Mertens? Milik è il classico centravanti moderno, quello che tutti vorrebbero perché sa fare tutto. Bravo nel gioco aereo, bravo nel palleggio, bravo palla a terra, ma se vogliamo allargare il discorso dipende dal tipo di gioco che vuoi fare e da come vuoi sviluppare la tua azione tattica. Mertens io non lo lascerei mai fuori dalla mia formazione. 4-4-2? Se fai giocare Mertens come punta che ruota intorno a Milik che gli crea spazi potrebbe far bene. Ho fatto l’allenatore per 15 anni so che non c’è un modulo vincente, ma un modulo intelligente che ovviamente dipende dal tipo di gara che vuoi fare. Quali mediani sceglierei per un 4 4 2 offensivo con Insigne e Callejon sugli esterni? Mi coprirei. Quindi opterei per Allan che è un incontrista e uno tra Diawara e Rog. Lascerei fuori Hamsik? Ancelotti ha il problema della scelta, il Napoli ha una rosa di qualità. Perché non continuare con il 4- 3- 3 di Sarri? Il fatto che Sarri abbia conseguito tanti risultati dimostra quanto sia stato intelligente. ha lasciato l’impostazione di calcio e di gioca ideata da Benitez. L’intelligenza è stata quella di confermare questo senza stravolgerla più di tanto. Torino? Ci sono secondo me due gol di differenza se vediamo le qualità dell’organico. Ci sono delle partite in cui il Napoli calcia in porta 20 venti volte e sbaglia come a Belgrado, ma in una partita normale gli azzurri avrebbero vinto 4-5 a 0. Piazzamento del Napoli? Penso dietro la Juventus. Qui possiamo aprire un discorso lungo. Uno dei discorsi che si possono fare è che la Juve gioca male, ma vince sempre perché sa che una partita si può giocare male e vincerla. Il Napoli non ha ancora capito questo. Sarri giocava troppo bene, ma non bisogna giocare sempre troppo bene. A volte basta giocare male e vincere ”.

“In diretta a “ Un Calcio alla Radio”, trasmissione condotta da Umberto Chiariello su Radio CRC Targato Italia, è intervenuto Marco Parella, giornalista Radio Flash : “ Il Napoli troverà si spera un Toro migliore di quello che ha affrontato il Napoli negli ultimi anni. I granata sono una squadra quadrata, poco spettacolare in questo inizio campionato, ma sanno giocare a calcio e sanno pungere nelle ripartenze. Ci sarà un tandem nazionale con Belotti e Zaza. Ci saranno delle novità, ma le potenzialità ci sono. Nonostante qualche problema col Var i dirigenti sono abbastanza fiduciosi. Torino poco fortunato col Var? Si era già fatto sentire Petrachi la prima giornata e ultimamente si è dovuto far sentire nuovamente. Il problema è quello di capire il protocollo, che è stato modificato, quando, poi, funzionava bene. Iago Falque? Purtroppo non ci sarà. La coppia cambia a livello di caratteristiche, ma a livello di pericolosità non so quanto. Quindi l’idea di farli giocare insieme con Zaza alternativa a Iago Falque non è sbagliata. Meitè? Può essere la sorpresa del centrocampo del Torino. Arriva dal Monaco, dove non ha trovato molto spazio. Si è fatto notare per fisico e personalità, ma abbiamo visto che ha anche buoni piedi. Mancanza di Ansaldi? Mancanza di entrambi i titolari delle fasce esterne. In questo momento mancano entrambi gli esterni titolari, visto che è in dubbio anche De Silvestri. Ho parlato col preparatore del Chelsea che mi ha confermato le potenzialità di Ola Aina giocatore. Mi ha detto che ha grande velocità. Chi sarà titolare? In questo momento vedo titolare Aina con Anasaldi ottima riserva. A destra De Silvestri sarà titolare, con Berenguer ottima riserva. Belotti al Napoli quest’ estate fake news? Questa estate per i tifosi del Toro per quanto riguarda Belotti è stata molto tranquilla. Io so che c’erano stati contatti con il Napoli, ma Belotti, ben consigliato, ha deciso di rimanere al Torino in un posto in cui è un beniamino e ha il posto da titolare fisso”.

In diretta a “ Un Calcio alla Radio”, trasmissione condotta da Umberto Chiariello su Radio CRC Targato Italia, è intervenuto Manuel Parlato, giornalista di Canale 21: “ Confermo che scrissi un libro su De Laurentiis nel 2009 che racconta la storia del fallimento del Napoli e la sua gestione e di come il presidente ha riportato il Napoli nell’Olimpo del calcio italiano. Negli ultimi anni, invece, mi ha un po’ deluso, forse è mancato qualcosa, ma non lo dico io, è sotto gli occhi di tutti. Dopo Maradona nella storia del Napoli c’è De Laurentiis, che ha riportato il calcio a Napoli. Adesso dovrà lavorare per vincere come negli anni di Maradona. Il Napoli? Secondo me questi giocatori sono stati presi per il 4-3-3. Il Napoli non avrebbe preso Ospina se non avesse avuto dubbi sui tempi di recupero di Meret. Ci vorrà del tempo per vedere il vero Meret. Il peccato originale del mercato del Napoli è stato quello di aver tenuto Hamsik e di non aver investito i soldi di una sua cessione. Adesso Ancelotti sta cercando di cambiare la quadra. Col 4-4-2 vai a perdere Hamsik sul quale puntavi, accantonandolo e limiti le caratteristiche di calciatori come Callejon. Torino Napoli? A Torino non sarà facile. Mazzarri lavora molto sulla fase difensiva. Il Napoli è un cantiere aperto e Ancelotti sta facendo bene a cercare la quadra, ma secondo me il Napoli deve giocare col 4-3-3, perché si adatta meglio alle caratteristiche della rosa anche se il 4- 4- 2 adesso gli dà un maggiore equilibrio. Secondo me non è stata una cosa positiva trattenere tutti i giocatori, questi giocatori erano abituati a fare un grande possesso palla. A Genova ho notato dei falli di frustrazione, per questo motivo”.

In diretta a “ Un Calcio alla Radio”, trasmissione condotta da Umberto Chiariello su Radio CRC Targato Italia, è intervenuto Ignacio Pià, ex attaccante del Napoli e Torino: “ Io e Calaiò strana coppia? Ci siamo divertiti. Ci completavamo. Manu la buttava dentro e io ero quello che si divertiva e faceva divertire. Gol al Brescia mio e di Calaiò? È mio perché la toccai. Il Napoli quell’anno fece una stagione straordinaria. Quella serie B era un serie A 2. È stata la serie B più bella di sempre. Andare in serie A a Genova col Genoa con cui eravamo gemellati fu bellissimo. L’addio al Napoli? Subentrano tanti meccanismi. Ogni giocatore ha il suo periodo. Io sono l’unico giocatore ad aver segnato in tutte le categorie fino all’Europa. È un mio record e spero che resterà mio. Sono contento di quello che ho fatto . Reja? Il mister è una persona eccezionale che ti faceva stare bene, che non andava oltre quello che era il compito dell’allenatore. Calaiò non lo amava? Ogni giocatore ha il suo allenatore preferito. Allenatore preferito? Donadoni. Io mi sono trovato sempre benissimo con lui. Ha parlato sempre in faccia. Allenatori meno preferiti? Sono poco gli allenatori con cui mi sono trovato meno bene. Uno può essere Mazzarri, con cui ho lavorato, però, molto poco. Il ricordo più bello di Napoli? Sono stati 5 anni bellissimi. Torino- Napoli? Bella partita. Il Napoli deve cercare di far risultato per stare dietro la Juve, ma affronta una squadra rognosa in un grande ambiente. A livello di qualità il Napoli è superiore. Pià? Adesso faccio l’agente sportivo, collaboro con Gaetano Fedele. Sono sempre in giro a vedere partite”.

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