Genoa-Napoli, un gemellaggio lungo ben 36 anni
Il gemellaggio tra le tifoserie di Genoa e Napoli, iniziato ben 36 anni or sono ha resistito a qualsiasi cosa, per cui domani sera gli uomini della questura di Genova non avranno molto lavoro da fare. Infatti non occorrerà evitare contatti tra i sostenitori rossoblù e quelli azzurri dal momento che la partita, come avviene ormai senza sosta dal 16 maggio del 1982, tutti i tifosi la vedranno a braccetto e prima e dopo i novanta minuti cammineranno uno vicino all’altro, magari indossando persino i colori degli amici-avversari. Per una loro scelta precisa, il che fa onore sia al popolo genoano che al popolo partenopeo. Per una notte il Luigi Ferraris non sarà blindato. Nessun piano anti violenza è stato preparato poiché domani Marassi sarà il teatro di una giornata di ordinaria festa e di sport. Come se fosse un evento speciale. Ma, in realtà, lo è. E qualche padre coglierà l’occasione per fare quello che vorrebbe fare più spesso: portare il figlio allo stadio, senza alcuna paura che possa succedere qualcosa. L’amicizia tra i tifosi del Genoa e quella del Napoli è la più lunga nello sterminato risiko delle alleanze ultrà. Generalmente le curve sono amiche (o nemiche) per questioni politiche ma poi non durano molto. In questo caso invece c’è di mezzo un gol di Mario Faccenda che un generoso Castellini, portiere azzurro del’epoca, contribuì a propiziare con un rinvio con le mani che finì direttamente in calcio d’angolo. Il Genoa grazie a quell’ “errore ” del calciatore del Napoli pareggiò 2-2 ed il Milan, rivale diretto dei rossoblù per la salvezza, pur vincendo per 3-2 in casa del Cesena retrocedette in serie B. Quel pomeriggio del 16 maggio 1982 furono create le basi per un gemellaggio che non ha mai traballato. Inoltre fu consolidato un odio, quello tra genoani e milanisti che tante lacrime avrebbe causato qualche anno dopo. Attraverso i social, lontani da occhi indiscreti, genoani e napoletani si sono dati appuntamento in centro per una pizza ed uno scambio di sciarpe. Da Napoli sono previsti almeno 3000 tifosi in partenza tra stasera e domani per il capoluogo ligure, quindi se aggiungiamo anche i sostenitori azzurri residenti a Genova, e città nei dintorni è facile pensare che Il Napoli avrà un gran seguito. Del resto gli ultrà genoani hanno scritto che Genova rappresenta la Napoli del nord Italia, in segno di grande amore per la tifoseria napoletana. Il gemellaggio più longevo della storia calcistica d’Italia vivrà un altro momento particolare: proprio questa saldissima amicizia, una pietra miliare nella geografia del tifo italiano, non darà luogo ad alcun imprevisto. Per Genoa vs Napoli non c’è stato nessun divieto di trasferta, a dimostrazione che un altro calcio senza stadi blindati e senza controlli serrati, è ancora possibile. Domani sarà una serata di festa e di amicizia da godere al di là dei novanta minuti della gara.