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Giovanni Castelli: “Genoa-Napoli, ci è andata bene! Caduti 80 litri di acqua per metro quadro”

A Radio Marte nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Giovanni Castelli, agronomo Serie A

“Genoa e Napoli, con la collaborazione dell’arbitro, sono riusciti a portare a termine una partita che, al di là del risultato, si è conclusa senza infortuni ed episodi determinanti dal punto di vista dell’integrità dei giocatori. Sono caduti nella giornata della partita 79,6 millimetri di acqua il che significa circa 80 litri per ogni metro quadro cioè 600 metri cubi di acqua sul campo. E sono tantissimi perchè basti pensare che in un anno una famiglia consuma circa 80 litri di acqua quindi siamo di fronte ad una quantità che nessun campo riuscirebbe a gestire.

La responsabilità di gestire la praticabilità in tempo reale è data dall’arbitro. In tv ho visto che la palla a Marassi non rimbalzava e non rotolava in alcune porzioni del campo. In verità in circa 2/3 del campo era giocabile e per questo l’arbitro ha ripreso il match. Poi, fortunatamente ha smesso di piovere e questo ha permesso alle due squadre man mano di riprender e il gioco. Per garantire la spettacolarità e la tutela dei giocatori, c’è da capire se in alcune città d’Italia in caso di precipitazioni annunciate vada fatta qualche valutazione prima. A Genova stano lavorando per migliorare il drenaggio in un luogo in cui, va sottolineato, è difficilmente migliorabile. Con una battuta dico che stavolta ci è andata bene.

Nessun campo è florido, ma sono tutti ampiamente sufficienti e alcuni anche discretamente belli. Il San Paolo che solitamente è nella top 10, ad esempio, in questo momento sta cambiando pelle perchè l’estate è stata presente fino a pochi giorni fa e l’erba in autunno deve cambiare. Qualche giorno fa per l’ennesima volta il campo è stato seminato e pur essendo bello, il San Paolo non è ancora stra bello”.

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