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Zielinski, 100 gare dopo la versione migliore. Per limitare i danni

Cento partite in Serie A in meno di tre stagioni. Centrotrentatrè complessive da quando ha lasciato l’Udinese, in un Napoli che in questa stagione sta conoscendo la migliore versione di Piotr Zielinski. Non più un talento discontinuo, ma una certezza al servizio della squadra. Un interno di centrocampo coi piedi di un trequartista che ha aggiunto al suo bagaglio continuità e mentalità.
“Posso giocare sia a sinistra che al centro”, ha detto il talento polacco prima del match. Un calciatore che col passare degli anni e con l’aiuto di Carlo Ancelotti sta trovando quella maturità a lungo ricercata nelle passate stagioni.
La gara di oggi, ad esempio, in passato si sarebbe trasformata presto nel classico pomeriggio da 5 in pagella. Perché è stato lui con una deviazione involontaria a sbloccare il match a favore dell’Empoli, a toccare la conclusione di Farias quel tanto che serviva per mettere fuori causa Meret.
Invece, a fine primo tempo è arrivata la reazione di chi adesso non stacca più la spina. Di chi non è più in balia degli eventi, ma sa di poter fare sempre la differenza. Di chi non ha più solo piedi raffinati, ma anche una mentalità da leader.
Il gol realizzato al 43esimo è arrivato in un momento delicato del match, dopo che l’Empoli aveva appena sfiorato il raddoppio e con il Napoli in palese difficoltà, in attesa solo di rientrare negli spogliatoi.
Un gol che non è servito a evitare che nella ripresa l’Empoli riprendesse il controllo del match, ma che ha comunque confermato il buon momento del centrocampista polacco. Insieme a Meret, l’unica nota lieta in un Napoli che stasera per lunghi tratti è stato dominato dai padroni di casa. E ha perso meritatamente.

TuttoMercatoWeb.com

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