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Repubblica sugli obiettivi di mercato: per Elmas visite mediche in settimana. James, giorni decisivi

Il bello, il “brutto” (per il periodo difficile che sta attraversando) e il cattivo. La domenica del Napoli è sembrata il remake del celebre western di Sergio Leone, con tre protagonisti alla ribalta e una raffica agrodolce di colpi di scena, che hanno virtualmente trasformato l’umore dei tifosi in un trenino sulle montagne russe. James Rodriguez, il bello, è stato infatti prima bruscamente avvicinato all’Atletico di Madrid ed è poi ritornato in un batter d’occhio nell’orbita del mercato azzurro: con De Laurentiis che starebbe affilando gli artigli per sferrare l’assalto decisivo al top player colombiano e per strapparlo alla concorrenza, trovando finalmente l’accordo con il Real. Questione di giorni, pare. Dentro (o fuori) al massimo entro la fine di questa settimana, anche se Ancelotti predica prudenza e prevede una trattativa ancora lunga. «C’è bisogno di pazienza e in ogni caso abbiamo delle soluzioni alternative, se l’affare dovesse complicarsi». Le cose possono cambiare in fretta ed è emblematica in questo senso la posizione di Lorenzo Insigne, costretto suo malgrado a recitare la parte del brutto. Il suo arrivo a Dimaro era stato infatti preceduto prima dalle bacchettate dell’allenatore («Mi aspetto da lui degli atteggiamenti da capitano») e poi da quelle del presidente: «Si comporti da uomo, non è più un ragazzino». Ma l’attaccante s’è fatto apparentemente scivolare addosso le critiche e s’è presentato in Trentino tirato a lucido: già in forma e con la voglia matta di riprendersi un ruolo da protagonista, dopo aver vissuto finora un’estate da precario. Altro che mal di pancia, insomma: il numero 10 della Nazionale s’è rimesso al lavoro con il sorriso sulle labbra e i duemila fedelissi
mi presenti allo stadio di Carciato l’hanno accolto affettuosamente tra gli applausi: come gesto di pace. Niente a che vedere però con l’ovazione che è stata riservata al cattivo: Kostas Manolas, il difensore con la fama da duro che è stato portato via alla Roma e ieri s’è allenato per la prima volta con i suoi nuovi compagni. Per adesso è proprio lui, il forte centrale greco, il costoso (34 milioni) fiore all’occhiello della campagna acquisti. Il bad boy (in senso positivo) che mancava, in uno spogliatoio con tanti bravissimi ragazzi.

Al gruppo se ne aggiungerà presto un altro: il giovane (19 anni) e promettente centrocampista Eljf Elmas, macedone, che il Napoli ha di fatto già comprato per 15 milioni dal Fenerbache. Manca solo l’annuncio ufficiale, con visite mediche e firma previste a metà della settimana. Ancelotti è convinto d’avere in pugno un futuro campione e ha dato con grande entusiasmo il suo avallo alla conclusione dell’affare. Ma il tecnico aspetta ovviamente buone notizie soprattutto per James Rodriguez, che sta per terminare le sue vacanze a Bogotà e da venerdì prossimo dovrebbe rimettersi a disposizione del Real. Il campione colombiano ha dato da due mesi la sua disponibilità a indossare la maglia azzurra e non ha cambiato idea, anche se si augurava una conclusione più veloce della trattativa. Non si può dunque sottovalutare il tentativo d’inserimento in extremis dell’Atletico Madrid, favorito proprio dai tentennamenti prolungati di De Laurentiis, che sta giocando con il suo collega Florentino Perez una pericolosa partita a scacchi. Perdere “JR10”, il bello, sarebbe un autogol e uno smacco cocente per i tifosi, che nel frattempo si sono rifatti riservando una accoglienza trionfale a Manolas, il cattivo. Per il greco ci sono stati applausi a scena aperta al suo arrivo sabato sera e durante il primo allenamento di ieri: in cui pure Insigne s’è rimesso al lavoro con entusiasmo, indossando la fascia di capitano. La sua brutta estate, in bilico per adesso tra il doloroso addio e la conferma, può ancora cambiare volto e diventare il viatico per una grandissima stagione. C’è tutto il tempo per riscrivere il finale del film.

fonte, Repubblica Napoli

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