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AMARCORD – Il Napoli a Torino si affida alla tradizione favorevole

Il Napoli fa visita al Torino guidato da Mazzarri e del suo braccio destro Frustalupi.  Gli azzurri sono reduci da una serie positiva che si è confermata con il successo della scorsa stagione, 23 settembre 2018, 1-3 finale dopo un monologo partenopeo con il primo tempo chiuso sullo 0-2 con le reti di Insigne e Verdi. Va detto che le ultime due vittorie sono caratterizzate da partenze al fulmicotone che hanno portato il Napoli sul 2-0 dopo venti minuti nel 2018 e sul 2-0 dopo appena un quarto d’ora nel 2017.
I granata accorciano al 51° su rigore con Belotti, fallo di Luperto su Berenguer  prima dell’errore di Izzo, la ripartenza con il palo di Callejon corretto a rete da Insigne. Ancora meglio il 14 maggio 2017, terzultima giornata, quando il Napoli strapazzò i granata 5-0. Doppietta di Callejon, Insigne, Mertens e Zielinski per un dominio cominciato, come detto, in avvio di primo tempo.
Sfida a fine stagione nel 2016, penultimo turno, e azzurri vittoriosi per 2-1: Higuaìn, 33esima rete, Callejòn prima del gol della bandiera realizzato da Bruno Peres.
Ultima sconfitta il 1° marzo 2015, 1-0, rete di Glik, vittoria il 17 marzo 2014 con gol del Pipita al 90°.
Nel 2013 lo spettacolare 3-5 con la tripletta di Dzemaili e la doppietta di Cavani, per i granata Barreto, Jonathas su rigore e Meggiorini. Gara caratterizzata da una doppia rimonta: il Toro dall’1-2 si portò sul 3-2, il Napoli ricapovolse lo score fissandolo sul 3-5 finale che poteva essere 3-6 se Hamsik avesse realizzato un rigore sull’1-1.
Se Torino-Napoli nel 2013 deliziò la Santa Pasqua dei tifosi azzurri, nel 2008 ne guastò le feste natalizie: il 21 dicembre il Toro si impose 1-0 con rete di Bianchi. La stagione precedente, il 4 maggio 2008, i padroni di casa avevano vinto 2-1, marcatori Rosina su rigore, illusorio pari di Contini e nuovo vantaggio dei granata dopo soli tre minuti ad opera di Di Michele, mentre per un altro successo del Napoli occorre risalire al 2004, in Serie B, quando gli azzurri guidati da Gigi Simoni, subentrato all’esonerato Agostinelli, espugnarono l’allora Stadio Comunale “Vittorio Pozzo” 2-1 grazie alle reti di Dionigi e Vieri jr. inframmezzate dal pari di Conticchio.
Anche nell’era Maradona Torino è sempre stata una tappa difficile: cinque sfide, due successi granata, un pari a reti inviolate, e due successi azzurri l’ultimo dei quali, l’8 gennaio 1989, porta la firma di Careca nella stagione in cui il Napoli si aggiudicò la Coppa UEFA ed il Toro retrocesse in B a seguito di gravi problemi societari e, particolare che ferì maggiormente l’ambiente, nel 50° anniversario della tragedia di Superga.
Careca ancora a segno il 4 aprile 1991, con il Torino tornato in A; trasformando il suo rigore annullò il vantaggio di Policano. Il centrocampista romano, lasciata la Mole per il Vesuvio, segnò il gol-vittoria con cui gli azzurri s’imposero il 10 gennaio 1993.
Quindi una serie di pareggi fin quando le due compagini si ritrovarono in Serie B: il 2 maggio 1999 finì 3-2 per il Toro nonostante il vantaggio azzurro del russo Shalimov. Decisivo fu Ferrante che, con una doppietta, realizzò il gol vittoria dopo il momentaneo pari, 2-2, di Esposito. Alla fine di quel campionato il Torino salì in Serie A e per il Napoli iniziò il periodo più infelice della sua storia che lo portò in C1, quindi di nuovo in B e solo nel 2007 in Serie A.

Antonio Gagliardi

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