EDITORIALEIN EVIDENZARUBRICHE

Il Var strumento, oggi, quasi inutile rinnegato da molti arbitri di nuova generazione

L’introduzione del Var doveva essere la panacea di tutti i mali per risolvere molti dubbi agli arbitri ed indurli a sbagliare il meno possibile. Forse soltanto il primo anno questo strumento si è rivelato efficacissimo, mentre oggi è divenuto quasi inutile visto che molti arbitri, in particolare quelli emergenti, probabilmente, per voglia di protagonismo, lo rinnegano a tal punto di non tenerlo affatto in considerazione. Proprio come accaduto ieri pomeriggio durante la partita del San Paolo tra il Napoli ed il Lecce. L’episodio sotto accusa è avvenuto al minuto 25 del secondo tempo, quando la formazione ospite conduceva per 2-1. Un intervento falloso  del difensore leccese Donati sul centravanti azzurro Milik, a qualche metro dalla porta, non è stato fischiato  dall’arbitro Giua di Olbia, il quale ha anche punito il polacco con il cartellino giallo per presunta simulazione. Malgrado il Var, avesse invitato il direttore di gara a rivedere l’azione, Giua ha scelto di non ascoltare i colleghi e di confermare la sua decisione, facendo intendere dal labiale: ” ho deciso io, non ho bisogno di rivedere al Var”. Dunque un giudizio troppo affrettato che sicuramente ha influito sul risultato e confermato ancora una volta che il Var non serve a nulla. Perchè dare il giallo all’attaccante azzurro quando dalle immagini appare evidente il fallo del calciatore giallorosso? Forse a trarre in inganno l’arbitro la precipitosa caduta in avanti, quasi a tuffo, del giocatore n.99. La decisione del direttore di gara è stata immediata e senza alcuna esitazione; questi ha fischiato  la punizione in favore della formazione di Liverani  ed ha ammonito Milik.  A suo dire, infatti, l’azzurro avrebbe accentuato il movimento come se avesse cercato volutamente il calcio di rigore. Tuttavia alla luce di una diversa prospettiva delle immagini si vede che il contatto  tra Donati e Milik c’è stato  e come. L’arbitro ha avuto un rapido colloquio con Abisso collega del Var ma non è tornato sulla propria decisione pur se gli era stato detto dei dubbi sulla sua interpretazione. Un’autentica  beffa per i padroni di casa che hanno protestato a lungo ma inutilmente. Ovvio però che il Napoli ha fornito una prestazione alquanto deludente specialmente nella ripresa e deve recitare il mea culpa,. Sta di fatto, alla luce di quest’ultimo episodio, che bisogna far piena chiarezza su questo strumento, a cosa serve se poi non viene usato? Nicchi tempo fa disse: “Chi dovesse rinnegare il Var  è fuori dai tempi: si tratta di uno strumento davvero utile, sia per gli arbitri  in campo, che  per coloro che assistono alla partita, poiché ha il compito di riparare ad eventuali errori e fare così giustizia. Parole al vento oserei dire!

 

 

 

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