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EDITORIALE – Lorenzo il Magnifico guida il pronto riscatto azzurro, la vecchia guardia non si smentisce mai

Un gol capolavoro, di quelli che solo lui sa fare ha regalato al Napoli la vittoria sulla Roma nel posticipo del San Paolo, valido per la trentesima giornata di questo “nuovo mini torneo estivo di massima serie”. Ovviamente parlo di Lorenzo Insigne, meglio conosciuto come Lorenzo il Magnifico, il talento di Frattamaggiore, ieri autentico trascinatore della squadra di Gattuso. Non solo per il gioiello da tre punti cacciato fuori dal cilindro ma soprattutto per il grandissimo lavoro svolto in campo sia in fase difensiva che offensiva. Molto bene anche Callejon, autore del primo gol azzurro; lo spagnolo benchè in odore di partenza a fine stagione, non si è assolutamente risparmiato o tirato indietro la gamba da autentico professionista serio qual è. In poche parole la vecchia guardia non si smentisce mai. Insigne è il capitano del quale l’allenatore ex Milan, oggi non può fare a meno. Mertens rappresenta un altro top player in attacco che è sul tetto della classifica dei marcatori partenopei di tutti tempi con 123 reti all’attivo. Callejon, malgrado l’età, sulla fascia destra, fa il lavoro sporco come nessun altro,  sudando la maglia dal primo all’ultimo minuto. I papabili sostituti non sono neanche la bruttissima copia di questo giocatore che nel suo settennato napoletano ha dato l’anima per questi colori. Infine Milik, il polacco i suoi gol li ha sempre fatti ed attualmente è il miglior cannoniere azzurro del campionato. Dunque perchè non affidarsi ancora una volta a questa vecchia guardia collaudatissima ed affidabilissima invece di andare a cercare pseudo talenti giovani che tuttavia sono sempre un’incognita. Per non parlare del nostro gigante buono Kalidou, tornato ai livelli che tutti conoscevamo, o di Maksimovic sul quale pochi credevano e che invece, attualmente, sta dimostrando tutto il suo valore. Giuntoli, in sede di mercato, dovrebbe cercare di affiancare a questi calciatori delle seconde linee valide ma non ancora esplose per costruire una formazione sempre più competitiva per, non dico vincere lo scudetto, ma almeno dare fastidio alle big, ovviamente la Juventus, l’Inter che oramai sembra attrezzata per competere per il titolo e le altre outsider che possono essere la Lazio o l’Atalanta.

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