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Gli interventi di Antonio Giordano, Ciro Troise, Luca De Simone e Stefano Campoccia a CN24 LIVE

Il giornalista del Corriere dello Sport Antonio   Giordano   è intervenuto in diretta ai nostri microfoni durante ‘ Calcio Napoli 24 Live ’ trasmissione in onda su  CalcioNapoli24 TV  (296 Digitale Terrestre) per parlare delle ultime di mercato del  Napoli :

“La situazione Osimhen assomiglia a quella di Pepe dell’anno scorso? Non vorrei essere nei panni di Giuntoli in queste ore, saprebbe di beffa ulteriore, però questi sono gli imprevisti del mercato moderno e del mercato ai tempi del lockdown.

La situazione rischia di diventare paradossale ma non è nemmeno l’ultima, se penso a Milinkovic-Savic che stava per essere presentato alla Fiorentina e si ritrovò alla Lazio: il Napoli di precedenti pure ne ha, la situazione s’è complicata quando sembrava che si potesse definire, ci sono stati tre appuntamenti tra Napoli e Osimhen tra Montecarlo, Napoli e Porto Cervo. Evidentemente non s’è riusciti a chiudere in tempo e a rendere blindato l’affare, aspettiamo ancora un po’: le suggestioni inducono a pensare che ci sarà un’altra estate misteriosa.

Il calcio non finisce ad Osimhen, sia chiaro: le alternative sono già pronte, non oso immaginare che una società possa puntare solo su un calciatore. Peccato per Osimhen perchè ha caratteristiche di alto livello, che lo vedi e pensi che possa diventare tantissima roba. Però nel momento in cui dovesse definitivamente evaporare, ci saranno altri calciatori diversi che interesseranno.

Luka Jovic lì davanti è un mostro, c’è la possibilità che il Real Madrid possa darlo in prestito. Nel mercato non ci sono molte certezze, beato chi le ha.

Atteggiamento meno convinto di Osimhen? Io credo sia cambiato tutto con l’avvento del nuovo manager: non credo che il calciatore abbia deciso di punto in bianco di cambiare agente, può darsi che avesse un piano in mente che non riguardava il Napoli. A 21 anni s’è trovato a pensare a cose mai viste, bisogna concedergli dei benefici ma poi tutto cambia quando si realizza l’avvicendamento manageriale. A quel punto gli aspetti economici diventano altri, è chiaro.

Un’alternativa che mi stuzzica? Ce ne sono un paio che mi piacciono ma che non sono possibili, che siano Lewandowski oppure Dzeko. Il mondo è pieno di centravanti, anche in Italia: però ci sta che nel momento in cui una trattativa sfumi, i protagonisti vengano beffati e rimangano delusi. Sul mercato vedo prezzi allucinanti, come se non fosse mai accaduta una crisi epocale come quella del coronavirus”

Il giornalista del Corriere del Mezzogiorno Ciro Troise è intervenuto in diretta ai nostri microfoni durante ‘Calcio Napoli 24 Live’ trasmissione in onda su CalcioNapoli24 TV (296 Digitale Terrestre) per parlare delle ultime di mercato del Napoli:

“Osimhen? Bisogna capire se il Liverpool fa sul serio oppure no, ci sono sondaggi che servono a poco: al momento il Napoli è in vantaggio perchè sul tavolo del Lille c’è l’offerta azzurra. Ovviamente se dovesse arrivare una proposta stile Liverpool, con il giocatore che ha sempre fatto capire di preferire la Premier League, a quel punto il Napoli sarebbe scavalcato. Mi arriva uno spiffero sul fatto che il calciatore si sia reso conto di aver fatto un azzardo cambiando agente, dato che la StarFactory potrebbe andare per le vie legali ed economiche. È un intrigo, secondo me ancora non possiamo sapere come andrà a finire. Facendo cronaca, altre offerte non ce ne sono per Osimhen.

Strascichi per Gabriel? Se dovesse andar male per Osimhen, la colpa non sarà del Lille che tramite le cessioni avrebbe risolto i suoi problemi finanziari. Per arrivare al Gabriel deve arrivare una offerta monstre dal Manchester City per Koulibaly e deve partire uno tra Hysaj, Lozano e Leandrinho a titolo definitivo: è una situazione che ha bisogno di tempo per concretizzarsi, la priorità ora è Osimhen e se il Liverpool dovesse inserirsi ci saranno alternative. Penso a Sorloth del Trabzonspor in prestito dal Crystal Palace, ma si deve lavorare su Osimhen per capire se la situazione del suo nuovo agente D’Avila cambi le carte in tavola.

Piano B? Andrei a prendere Musa Barrow dal Bologna, se lavori su quel profilo lì. Hai preso Petagna come centroboa, se cerchi chi ti apre lo spazio e ti cambia modo di giocare, ed il Napoli è ingabbiato in un modo di giocare bellissimo ma che ha bisogno di alternative, Barrow tra i profili è quello che mi ricorda di più Osimhen. Eviterei di tornare a prendere un altro con le caratteristiche di Petagna, mi viene in mente più uno come Barrow”

L’agente del centrocampista dell’Udinese Rolando Mandragora, Luca De Simone, è intervenuto in diretta ai nostri microfoni durante ‘Calcio Napoli 24 Live’ trasmissione in onda su CalcioNapoli24 TV (296 Digitale Terrestre) per parlare delle ultime di mercato del Napoli:

“Napoli-Udinese e la squadra di Gotti? I bianconeri sono compatti, li stiamo vedendo nel post lockdown come sono compatti e rognosi tra le linee. Hanno tanta gamba, hanno giocatori di livello internazionale molto interessanti in prospettiva. Sarà una gara tosta e dura, sicuramente.

L’attualità di Rolando? Purtroppo non ci sarà per via dell’infortunio, era una partita a cui teneva particolarmente e che avrebbe voluto giocare. A lui sarebbe piaciuto giocare al San Paolo, ha sempre avuto un sapore particolare questa partita: adesso sta lavorando tantissimo, stiamo contando minuti e secondi per il ritorno in campo.

La formazione? So di un paio di infortuni per Jajalo e Teodorczyk che potrebbero non esserci, peraltro il primo è il sostituto di Rolando. A centrocampo certamente ci saranno dei cambi.

Il recupero di Mandragora? L’intervento è andato benissimo a Villa Stuart, un minuto dopo ha iniziato la riabilitazione: senza affrettare i tempi bisogna stare attenti, ma contiamo di non perdere troppe partite all’inizio del prossimo campionato.

Il futuro ancora all’Udinese? La verità è che Udinese e Juventus ancora non hanno discusso il suo futuro, l’opzione di recompra è stata spostata al 30 agosto a prescindere dall’infortunio. Sicuramente nei primi giorni di agosto inizieremo a parlarne per capire quale sarà l’opzione giusta.

Mandragora come eventuale contropartita per Milik? La maglia del Napoli sarebbe una emozione particolare, già in passato ho detto che sarebbe una grande opportunità giocare al San Paolo indossando la maglia azzurra. Non dico nulla di nuovo, per carità: sarebbe bello poter ragionare sull’opzione Napoli, ma non ci sono stati contatti o sondaggi con me. Nè Udinese o Juventus hanno sentito il Napoli: fin quando non ci chiameranno, non ci sarà nulla di concreto come è successo finora. Siamo in anticipo sulle trattative di mercato, di Napoli se ne parlò prima dell’infortunio quindi ora sono cambiati anche i tempi per parlarne. Se fosse coinvolto in questa operazione, la dovremmo valutare ad agosto inoltrato”

Il vice-presidente dell’Udinese Stefano Campoccia è intervenuto in diretta ai nostri microfoni durante ‘Calcio Napoli 24 Live’ trasmissione in onda su CalcioNapoli24 TV (296 Digitale Terrestre) per parlare delle ultime di mercato del Napoli:

“Napoli-Udinese? Mi aspetto una partita vera, il Napoli non merita di stare dov’è adesso perciò è facile immaginarsi le solite magie degli azzurri. Noi abbiamo iniziato a giocar meglio dopo la pausa per lockdown, ma ci brucia aver preso gol in contropiede con il Torino ed il blackout con il Genoa. Dobbiamo tenere alta la guardia, mister Gotti ha la fiducia della proprietà ed è riuscito a ricostruire un grande senso d’appartenenza al gruppo. Lasagna è tornato a rendere ciò che merita dopo un po’ di sfortune, sarà una bellissima partita e spero di essere a Napoli: speriamo di far godere un bello spettacolo, poi vedremo chi prenderà i tre punti.

Gotti? Ci sono degli equilibri psicologici, tattici, agonistici e sportivi: il mister è riuscito ad adattarsi dal ruolo di secondo a quello di primo allenatore, sta dimostrando il suo valore ed è una persona che si è creata uno spazio ed una autorevolezza nello spogliatoio che aiuta e che dà tranquillità. Gli schemi girano meglio, i ragazzi hanno capito le sue idee.

Il calendario con Lazio-Napoli-Juventus in serie? Speriamo di arrivare a goderci la partita col Lecce e di non vederla come una partita importante: dovremo mettere fieno in cascina prima delle ultime partite, altrimenti saranno partite da cuori forti. Abbiamo avuto un trittico terribile, la Lazio era affaticatissima ma non certo in disarmo.

Il futuro di Mandragora? Abbiamo fatto uno degli investimenti più grandi di sempre, abbiamo scommesso sul suo valore. Cosa ci ha detto la Juventus su Rolando? Hanno un diritto di recompra, per noi è un pezzo fondamentale del nostro scacchiere tattico ed aveva dimostrato sin dall’inizio la sua crescita e la sua centralità nella gestione dello spogliatoio. Rolando mi piace molto, ha i valori di Napoli: senso d’appartenenza, cifra tecnica, è evidente che noi ce lo godiamo nonostante in questo momento sia infortunato. Il coronavirus ha inciso anche sul mercato, l’impatto finanziario dovrà essere valutato.

De Laurentiis ha detto che è follia ricominciare il 12 settembre? The show must go on: il calendario faticosamente costruito è l’unico possibile, ho letto sui giornali che Spadafora vorrebbe stadi aperti da settembre: la conferma del campionato è un punto fermo, ma siamo in balia del virus. Giocare senza tifosi è una vera pena, anche televisivamente, ma era importante salvare il campionato. I giudizi li daremo alla fine, quando sapremo il reale impatto: la tenacia di Gravina in questo momento viene ripagata da un campionato ripreso in tutti i suoi crismi nonostante i tanti infortuni.

Rodrigo De Paul vicino al Napoli in passato? Quando penso ai pezzi da novanta dell’Udinese, soffro sempre da tifoso. Col Napoli abbiamo avuto ottime relazioni, c’è grande sintonia tra le proprietà e la crescita dei valori si vede: Zielinski, Allan, Inler ed altri. C’è una relazione molto solida, De Paul ha dei valori che sta esprimendo in mezzo al campo. Speriamo che si aprano delle possibilità di incontrarci sul calciatore, è una figura importante e quella parte di Napoli che è in me mi lascia pensare che a parità di prezzo è meglio che vada al Napoli.

Il prezzo di De Paul? Gino Pozzo mi dice sempre di parlare di altro (ride, ndr). Per le cifre che vedo in giro, secondo me Rodrigo ha un valore incredibile: trovo che sia da grande squadra, soprattutto per una cornice come Napoli che lo coccolerebbe e che gli darebbe emozioni forti”

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