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Gli interventi di Aldo Agroppi, Umberto Chiariello e Gigi Moncalvo a Radio Punto Nuovo

In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione con Umberto Chiariello in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Aldo Agroppi, allenatore: “6 milioni di euro l’anno a Milik? Un’offesa alla miseria. Sono cifre assurde per un calciatore che non ha inventato la penicillina o è il salvatore della patria. Onesti, molti anni fa, da presidente del CONI disse che la maggior parte dei presidenti sono ricchi scemi. È passato tantissimo tempo e sono più scemi di prima. Se si vuole mandare a rotoli un campionato con cifre assurde, lo facciano. Milik aveva il coltello dalla parte del manico, quindi se l’è giocata al meglio. Il Napoli ha dovuto cedere alle proposte assurde ed incomprensibili di Milik. Per non parlare di quanto vengono pagati gli allenatori, sono stati fortunati che in Italia c’è stata la legge Basaglia. L’allenatore è colui che partecipa, il vincente è il presidente che mette a disposizione calciatori bravi e competenti. Conte in Serie A ha fatto solo danni, porta a casa un bel po’ di soldi. La maggior parte degli allenatori vendono fumo, non ho mai visto allenatori fare gol e vincere le partite. I soldi si danno ai fuoriclasse, loro lo meritano, perché sono un capitale della società. L’allenatore che capitale è per la società? Alcuni di loro sono al sole, con le palle all’aria e si divertono con ingaggi faraonici. Il presidente Pozzo, dell’Udinese, chiamò Stramaccioni e gli fece un contratto di un anno dicendogli che se avesse raggiunto degli obiettivi, avrebbe ricevuto premi molto grassi. Il presidente non è rimasto soddisfatto e l’ha salutato, se gli avesse fatto un contratto di tre anni, ancora lo stavano pagando. Sarri? Alla Juve vincono tutti, è facilissimo. Il difficile è vincere la Champions League. Ha iniziato dal nulla ed è arrivato alla Juve, un contratto miliardario per 3 anni, poi dicono che il calcio va in rovina: questi dirigenti sono vergognosi. Esistono calciatori vincenti che fanno diventare vincenti gli allenatori: è il Milan ad aver fatto grande Sacchi“.

In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’ è intervenuto Umberto Chiariello, con il suo EditoNuovo: “Il calcio italiano continua a far parlare di sé, questa volta chi parla è il presidente della FIGC il quale sicuramente entrerà in conflitto con la Lega Serie A. Le idee di Gravina, che a marzo va in scadenza, ma salvatore della patria, hanno fatto proseguire e concludere lo scorso campionato senza neppure un contagiato Covid. Si dovrà aspettare metà ottobre per la riapertura degli stadi, la Germania come sempre ci ha anticipato. Ora Gravina ha detto: “Voglio vincere l’Europeo con Mancini, ha già vinto utilizzando tutti giovani”. Gravina vuole rendere appetibile questo calcio inserendo i play off. Scommettiamo su un fuoco di sbarramento? È l’unico modo per rendere vendere il prodotto del calcio italiano”.

In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione con Umberto Chiariello in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Gigi Moncalvo, giornalista: “La Juventus ha lasciato le tracce. 10 giugno 2013, Claudio Brachino, giornalista Mediaset diventa il capo di Sport Mediaset. Come uno dei primi atti, si reca a Villar Perosa ed incontra Andrea Agnelli. Al ritorno, a Milano, dice a Maurizio Pistocchi e Paolo Ziliani, che Agnelli gli ha chiesto di licenziarli. Alla prima riunione di tutta la redazione, per impostare le trasmissioni sulla Champions, Brachino dice: “Pensa che Andrea Agnelli voleva che licenziassi te e Ziliani”. Ho risposto che sono dei pazzi e non posso privarmi di due giornalisti preziosi della mia redazione. Ziliani sostiene di aver ricevuto una telefonata da Brachino per ribadirgli la richiesta di Andrea Agnelli. Quell’anno non accade nulla. Il 13 agosto 2014, alla fine dei Mondiali, arriva un e-mail a Pistocchi che non è più previsto per i programmi della rete. A quel punto chiama il direttore che si giustifica dicendo sia una scelta editoriale: un signore che è il figlio di Fedele Confalonieri. A Pistocchi vien detto di non dover più criticare la Juventus perché nel suo Tweet aveva scritto di Tagliavento e Buffon che abbracciati uscivano dal campo dopo una partita contro la Lazio. La didascalia era “Forse staranno parlando del gol annullato a Muntari in Milan-Juventus”. A quel punto la direzione giornalista di Sport Mediaset cambia: Brachino viene mandato a dirigere il TG4, al suo posto arriva Alberto Brandi, attuale direttore. Pistocchi è capo servizio dal 1991, gli è stato promesso di diventare capo redattore più volte, ha firmato come autore decine di trasmissioni di successo, ma non l’hanno mai fatto salire di grado. Tutti i giorni, da tanti anni, va a lavorare, sempre in orario per non cadere mai in fallo. Viene sotto utilizzato, dequalificato, mobbizzato. Nei giorni scorsi gli arriva la proposta di essere uno degli ospiti fissi nel programma di Chiambretti. A Mediaset, il dipendente che fa lavori extra, non viene pagato a parte, prende sempre lo stesso stipendio. È stato poi telefonato da un responsabile di FCA auto per fare il discorso che è il terzo per soldi spesi in pubblicità ed ha un enorme dominio. Se sei Mediaset ed hai da mantenere una serie di reti, è chiaro che devi tenerti buona la FIAT. Prendendo in esame TikiTaka, sono trasmissioni in cui gli ospiti sono sportivamente pilotati. È chiaro che ci deve essere il filo juventino, il filo milanista, se fossi tifoso del Napoli, non mi sentirei rappresentato, neppure se fossi della Roma o della Lazio”.

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