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Gli interventi di Vincenzo Montefusco, Stefano Agresti e Giovanni Porcella a Radio Marte

A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Vincenzo Montefusco, allenatore
“4-3-3 o 4-2-3-1? In questo momento con il primo modulo perché il Napoli è già abituato, anche se c’è una mancanza di inserimento delle mezzali. Però giocando con una sola punta centrale c’è più possibilità di inserimento. Gattuso contro il Parma è stato bravo a capire che si giocava contro una squadra mediocre, ha cambiato e la partita l’ha vinta lui. Poi si chiuderà il mercato e potremo ricominciare a parlarne. Osimhen? Lui è stato bravo a rompere la partita a Parma ma chi gioca titolare lo decide l’allenatore, è pagato per prendersi responsabilità. Io farei giocare sempre Mertens. Dal momento in cui si compra Osimhen lui ha bisogno di spazi e non ha il guizzo alla Mertens o alla Insigne”.

A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Stefano Agresti, giornalista.
“Milik? Il Napoli ha necessità di venderlo, altrimenti il polacco potrà firmare con chi riterrà più opportuno. Ovviamente queste situazioni sono a rischio, sta capitando la stessa cosa con Chiesa e Dybala: se non rinnovano a breve Fiorentina e Juventus rischiano di trovarsi nella stessa situazione del Napoli. De Laurentiis ha tirato un po’ troppo la corda per un calciatore in scadenza di contratto.
Tottenham? Si può chiudere, gli Spurs si sono mossi con forza sia su Milik che su Skriniar. L’operazione con il polacco si può fare, il calciatore interessa a Mourinho e potrebbe andare a fare il vice Kane. A lui l’ipotesi di andare al Tottenham intriga, la volontà del giocatore è ovviamente determinante. Credo che l’operazione si possa chiudere: ci sono i soldi del club, c’è il fascino per Milik così come la prospettiva professionale. Questa è una delle ultime possibilità che ha il Napoli.
Koulibaly? Il Napoli ha la necessità di eventualmente acquistare anche un difensore centrale di un certo spessore nel caso. Il City e il PSG hanno bisogno di un centrale, chiaramente se la richiesta di De Laurentiis dovessere rimanere sopra i 70 milioni di euro allora le squadre potrebbero orientarsi su altri calciatori. A quel punto il trasferimento diventerebbe impossibile perché questi sono gli unici due club interessanti. Andrei più sul Manchester City perché il PSG mi sembra un’opzione più fumosa.
Milan su Chiesa e Milenkovic? Faticherà a prenderne anche uno solo. Non credo quasi per niente all’ipotesi per Chiesa, il Milan al momento non ha la disponibilità economica per prenderlo. La priorità per il Milan adesso è il difensore centrale. Per l’esterno credo di più all’ipotesi Juventus, i bianconeri potrebbero provarci nei prossimi giorni.
Un altro centravanti per la Juventus oltre a Morata? Non credo, penso che se dovesse prendere un giocatore offensivo arriverebbe Chiesa, anche perché nella Juventus potrebbe giocare anche esterno a 5. Oppure proverà a prendere un esterno sinistro”.

A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Giovanni Porcella, giornalista
“Vetta della classifica? Sensazione che manca da 40 anni ma scherzi a parte c’è un ottimismo limitato, nessuno si illude. Il Genoa sta cercando di evitare drammatici epiloghi o salvezze all’ultimo secondo. Badelj sembra aver risolto i problemi a centrocampo, Pjaca è un giocatore da rilanciare, poi c’è Pandev. Balotelli? Per la punta si fa anche il nome del ritorno di Sanabria, serve anche un centrale, si parla di Ranocchia mentre Juan Jesus sembra sfumato. L’unico che potrebbe giocare contr il Napoli dei nuovissimi arrivi è Luca Pellegrini, anche se credo che cambierà poco Maran rispetto al Crotone. Il tecnico ha le idee chiare, ha messo subito i nuovi in campo nella prima partita, ha fatto scelte coraggiose.
L’anno scorso c’erano molte attese per Schone ma invece ha fatto male, non solo per colpa sua, la squadra era molto timorosa. Badelj ha semplicità, conosce il campionato italiano. Pjaca? Pallino di Preziosi, l’ha voluto molto fortemente, i suoi problemi fisici fanno un po’ preoccupare però. C’è un po’ di calma e ci sono piedi per terra però l’idea che la squadra sia più incazzata degli anni scorsi c’è, sembra una squadra più vogliosa di fare la differenza. Pjaca è un investimento, si vede che è giocatore”.

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