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Gli interventi di Alessandro Birindelli, Francesco Flachi e Arturo Minervini a “Il Sogno Nel Cuore”

Alessandro Birindelli a “Il Sogno Nel Cuore” su Radio 1 Station: “al Napoli manca un vero leader, bisogna che i calciatori imparino a gestire i social, ma i dirigenti devono tapparsi la bocca. Gattuso? Voto 7”

“Cosa mi aspetto dal Napoli contro la Juve in Supercoppa? Credo che il Napoli nelle partite che contano risponda sempre presente, è nelle partite meno importanti che perde un po’ la concentrazione. Mister Gattuso sta lavorando tanto per cercare di migliorare anche l’aspetto caratteriale di questi ragazzi – queste le parole di Alessandro Birindelli, ex calciatore, fra le altre, di Juventus ed Empoli, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione e Raffaella Iuliano in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su Radio 1 Station -. Cosa manca per il salto di qualità? Sicuramente l’aspetto mentale, e sono sicuro che Gattuso lo porterà, anche se sta facendo molta fatica. Mi sembra che questi calciatori si vogliano specchiare un po’ troppo invece di essere più concreti e cinici. Similitudini tra Pirlo e Gattuso? In comune hanno condiviso momenti importanti come la vittoria della Coppa Del Mondo nel 2006. Gattuso mette molta dedizione e voglia di fare, forse anche troppa, magari dovrebbe trasmettere un po’ di calma. Pirlo invece è l’opposto, lui è sempre una persona molto calma e serena, e questa serenità la trasmette anche alla sua squadra. Supercoppa? Tutte e due non arrivano al 100%. Queste squadre giocano ogni 3 giorni e non riescono a fare un allenamento fatto bene. Chi arriverà con più forze fresche, sia fisiche che mentali, avrà la meglio. Di Lorenzo? È un terzino affermato, pochi come lui in Europa: sa fare sia la fase offensiva che difensiva in maniera eccellente. È normale che ci possa essere un calo fisiologico visto il grosso impiego, ma anche quando gioca non al massimo fornisce sempre prestazioni sufficienti. È importante, in questo mondo, che ci sia gente che sappia parlar e che ami il calcio. Social network? È importante che i calciatori imparino ad usare bene i social, ma allo stesso tempo che i dirigenti ed i presidenti imparino a tapparsi la bocca al momento giusto. Lobotka? Non è mai semplice inserirsi in un contesto nuovo con tanti giocatori bravi avanti a lui. Bisogna saperlo aspettare e dargli la possibilità di farlo crescere, non solo a livello calcistico ma anche a livello personale. Pronostico per la finale? Spero sia un grande spettacolo e che vinca il migliore. Podio del campionato? Alla lunga i valori veri tecnici verranno fuori: io dico che solo la Juventus può perdere questo Scudetto. È vero che il Milan sta facendo un grande campionato, l’Inter è molto forte, il Napoli ha tanti giocatori forti e l’Atalanta è sempre pericolosa, ma credo che la Juventus sia sempre la più forte fra tutte. Leader nel Napoli? In questa squadra ci sono tantissimi bravi giocatori, ma come leader non vedo nessuno. Potrei dire che Koulibaly lo sia, ma negli ultimi periodi, tra distrazioni di mercato ed infortuni, si è un po’ perso. Nella mia Juve c’erano almeno 10 leader in campo. Gattuso deve andare a picchiare sotto questo aspetto caratteriale, anche se può sembrare noioso. Voto al primo anno di Rino al Napoli? 7 pieno. Ha preso una squadra che aveva perso certezze, l’ha ricompattata e dato un anima, anche se le carenze caratteriali restano”.

Francesco Flachi a “Il Sogno Nel Cuore” su Radio 1 Station: “Tra Vlahovic ed Osimhen scelgo sempre il primo. Prandelli ha restituito certezze alla Fiorentina, ma Gattuso non è da meno”

“Problemi in fase realizzativa per il Napoli? È una squadra che, oltre all’alternativa palla a terra, cerca sempre la punta centrale – queste le parole di Francesco Flachi, ex calciatore, fra le tante, di Fiorentina, Empoli e Sampdoria, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione e Raffaella Iuliano in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su Radio 1 Station -. Ci sono degli evidenti problemi in avanti, ultimamente, dettati anche dalle tante assenze. Rino Gattuso è in difficoltà nell’ultimo periodo. Non riesce a far entrare nella testa dei suoi la costruzione della manovra dal basso. A volte bisogna essere meno belli ma più cinici. Meglio buttare via la palla che rischiare di perderla. Per uscire palla al piede ci vuole personalità, e nonostante i calciatori azzurri siano tutti molto forti, sono carenti da questo punto di vista. Delle volte il Napoli si perde in un bicchier d’acqua da solo, come contro l’Udinese. Credo che i ragazzi siano troppo convinti della loro bravura. Anche se la squadra ha della qualità immensa in avanti, secondo me può fare molto meglio di quanto stia facendo. Mi sembra che vogliano tutti bene a Gattuso, il quale ha il merito di aver ricompattato bene lo spogliatoio quando è arrivato. Dries Mertens mi assomiglia? No, magari, preferirei essere io Mertens! È un grande calciatore, titolare inamovibile nel Belgio che, secondo me, è la migliore nazionale al mondo, in questo momento. Il calcio di oggi è molto più difficile, rispetto a quando giocavo io. Sono paragoni che non vanno mai fatti. Mertens è un grande giocatore, riesce a ricoprire ogni ruolo in fase offensiva. L’unica cosa che abbiamo in comune è la statura! La Fiorentina ha fatto molta fatica, fortunatamente Prandelli è stato bravo a dare responsabilità ai calciatori a cui ha scelto di affidarsi. Ha dato identità ad una squadra che pian piano si sta riprendendo. Da Callejon, autore di un assist domenica, a Kouamè, senza dimenticare Castrovilli. Tanti piccoli segnali positivi. Cesare ha dato sicurezza ai giocatori ed ora stanno rendendo per quanto valgono. La Fiorentina dovrebbe fare un filotto di vittorie per darsi un po’ di autostima. Il giocatore più forte è Ribery, il quale detta ancora i tempi di gioco di tutta la squadra, nonostante abbia 36 anni. Vederlo giocare è uno spettacolo per gli occhi. Vlahovic sta facendo molto bene, anche se è ancora acerbo. Sta iniziando a capire come deve giocare, è meno egoista e sta giocando per la squadra, segnando molto, anche grazie a qualche rigore, che non vanno mai sminuiti in quanto, se realizzati, portano punti. Osimhen o Vlahovic? Io mi tengo Vlahovic tutta la vita. Osimhen è bravo, si è inserito bene in un campionato molto difficile come il nostro. Quando rientrerà, potremo giudicarlo meglio. Dove può arrivare il Napoli? Non lo so, a me piace molto e dico che poteva essere al posto del Milan, quest’anno. Ma sono sicuro che alla fine arriverà lì per dare fastidio alle prime della classe”.

Arturo Minervini a “Il Sogno Nel Cuore” su Radio 1 Station: “Questa Stagione è falsata come le nostre vite”

“Napoli è una piazza molto complicata, bisogna scindere la prestazione di ieri dal risultato. Ieri la necessità era passare il turno, e ci siamo riusciti – queste le parole di Arturo Minervini, giornalista di tuttonapoli.net e TuttoMercatoWeb, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione e Raffaella Iuliano in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su Radio 1 Station -. Le eventuali decisioni dell’Asl rischiano di falsare il campionato? La questione è molto delicata, stiamo vivendo un momento storico particolare. L’Asl fa quello che deve fare. Se poi le altre Asl non lo fanno è un problema loro. Tra l’altro ieri si sfidavano una squadra di Serie A ed una di Serie B, ed era alto il rischio di aumentare i contagi. Sì, probabilmente è un campionato falsato, ma, causa Covid, tutte le nostre vite sono falsate. Possiamo solo cercare di limitare i danni il più possibile, perché la salute è la priorità. Problema terzini al Napoli? Il Napoli ormai ha da tempo il problema sulle corsie difensive. Malcuit è stato preso, stava facendo anche bene con Ancelotti, ma Gattuso purtroppo non lo vede nel suo calcio. Il ragazzo ha il contratto in scadenza nel 2022, mandarlo 6 mesi in prestito al Parma potrebbe essere una buona soluzione. Inoltre, gli azzurri pagano il contratto di Ghoulam, molto importante dal punto di vista economico, e, di conseguenza, è bloccato sul mercato. Milik andrà via a Gennaio? La vedo dura. Credo che andrà alla Juve a parametro zero a giugno”.

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