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Fedele: “Se il Napoli vincesse la Coppa Italia e non arrivasse quarto sarebbe un guaio”

A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Enrico Fedele.

“Gattuso si gioca la carta del contropiede. Il problema del Napoli è la ricerca dell’alibi: oggi come oggi le responsabilità sono nella confusione di non aver dato un’identità al Napoli in 20 partite. In questo campionato non ci sono padroni, il Napoli avrebbe potuto fare di più. Noi abbiamo una maledetta abitudine di far diventare i calciatori Santi, non c’è però quel carisma che fa la differenza. Petagna? Non hanno voluto Ibrahimovic e Cavani, hanno scelto di investire su questo ragazzo che non ha qualità di goleador. Io non l’avrei preso.
Una squadra di calcio deve avere un’identità. Sarri all’inizio voleva Saponara, poi però i giocatori gli hanno fatto capire che le loro caratteristiche erano più confacenti al 4-3-3. Noi però siamo arrivati a più di 20 partite e non sappiamo ancora come giochiamo. Se io devo fare una casa con due bagni e mi rendo conto che i due bagni non c’è lo spazio per farli, cambio progetto. Quella di stasera è una partita che il Napoli affronta praticamente senza difesa. Al di là degli uomini si parla di organizzazione, gente che si conosce. Nelle partite secche può succedere di tutto ma a me non interessa niente. Anche se andasse in finale non cavalcherei, non mi interessa. Ai fini del Napoli del futuro non serve, sarebbe solo una boccata d’ossigeno. Se il Napoli vincesse la Coppa Italia e non arrivasse quarto sarebbe un guaio!
All’andato non è stato il Napoli a fare 0-0 ma l’Atalanta che ha sbagliato tantissimo, per questo merita di uscire”.

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