Gli interventi di Alessandro Renica, Antonio Giordano e Paolo Seghedoni a Radio Marte
A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Alessandro Renica, allenatore ed ex giocatore del Napoli.
“Io ho sempre sostenuto per mesi che senza Mertens il Napoli avesse problemi, così come ho sempre detto che serviva un’alternativa a Mario Rui. Affrontare il campionato con problemi strutturali così gravi è stato particolare. Dare tutte le colpe a Gattuso è stato qualcosa di non veritiero. L’ambiente napoletano – anche ai tempi nostri – a volte dava tanto ma altre toglieva tanto. I social spesso fanno parlare anche persone che poi danno fastidio perché fanno opinione. Gattuso è un Campione del Mondo che ha fatto questo per tutta la vita e ha vissuto tante esperienze. Perchè c’è sempre questo parlare di pancia piuttosto che analizzare seriamente per rimettersi in sesto? Queste negatività costano dei punti e ci metti poi più tempo a rimetterti in piedi pur avendo una squadra competitiva. La stagione si poteva riassestare in mille modi ma è mancata la strategia. Nell’anno del COVID-19 le partite non le prepari mai ma tu eri avanti su tutti i fronti con una rosa che non era neanche completa. Sarebbe stato saggio che la società facesse riunioni tecniche e, in accordo con tutto lo staff, rinunciasse a qualcosa. Coppa Italia? Avrei mandato mezza primavera dentro.
Anche Gattuso ha fatto i suoi errori ma un uomo vero come lui crede in chi ha una certa credibilità. Andare da Gattuso dopo averlo tradito ripetutamente sa molto di sceneggiata. Se non si hanno certi valori è difficile pensare in grande. Le squadre che arrivano in fondo hanno sempre una grande alchimia. Forse a De Laurentiis tanti allenatori hanno sbattuto la porta in faccia quando lui li ha chiamati, c’è da riflettere anche su questo. Con Gattuso si poteva aprire un progetto, adesso si naviga a vista”.
A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Antonio Giordano, giornalista.
“Bisogna dare continuità ai risultati perché il solo modo per arrivare in Champions è quello di vincere, oltre che prendere coscienza del fatto che certe sciagure che stanno capitando al Napoli ora capitano ad altre. Nessuna squadra ha fatto un ritiro serio. Ci sono squadre che hanno giocato ogni 3 giorni. Quindi dare la colpa degli infortuni allo staff di Gattuso è quantomeno eccessivo e mi sembrerebbe disonesto intellettualmente. Resettare tutto a fine stagione? Mi sembra un po’ troppo, qualcosa fino all’altro giorno funzionava. Vediamo cosa succederà a maggio. Potrebbe non esserci più Gattuso così come Giuntoli ma prima che avvenga questo bisogna che il DS e il presidente si parlino perché c’è un contratto.
Ghoulam? Probabilmente le due settimane di COVID-19 che hanno costretto il ragazzo in isolamento possono aver inciso dal punto di vista psicologico, liberando il giocatore dalle sue stesse ossessioni. Mi auguro veramente che questo sia l’inizio della nuova carriera di Ghoulam: quando si è fatto male era uno dei giocatori più abbaglianti del momento. De Laurentiis da torturare perché ha speso 150 milioni senza vendere nessuno dei giocatori? Juric o De Zerbi? Sarebbe indelicato da parte mia parlarne nei confronti di Gattuso.
Sassuolo? De Zerbi è rimasto lo stesso, cerca il calcio attraverso il palleggio, le giocate e la personalità, pur con autorevolezza. Mi auguro continui a essere sé stesso. Ricordo che del suo Foggia mi piaceva la capacità di mettersi in mezzo al campo. Per il Napoli sarà una partita difficile”.
A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Paolo Seghedoni, giornalista.
“Boga, Bourabia e Chiriches? Notizie non buone. Bourabia era già chiaro che sarebbe rimasto fuori, gli altri due si sperava di poterli recuperare ma si sono allenati a parte ed è quasi impossibile che possano far parte della gara. Al massimo potranno andare in panchina ma io non credo. Il Sassuolo non è ancora tornato il Sassuolo di prima. Ha avuto tante assenze ma stava molto bene dal punto di vista atletico. Ora sta tornando su buoni livelli ma non c’è ancora un recupero completo, infatti i risultati sono stati molto altalenanti nelle scorse settimane. La gara è importante perché può dire se il Sassuolo può riagganciare le prime squadre della graduatoria o meno. De Zerbi? Ha un’idea di calcio molto definita, piacevole e moderna. Qui molti pensano che questo sarà l’ultimo anno. Napoli è una delle piazze a cui piace, non è un mistero, ci ha anche giocato. I presupposti per un matrimonio ci sono tutti. Lui è un allenatore atipico: vuole sposare un progetto più che un nome. Non mi stupirei se alla fine restasse ma in percentuale è probabile che vada via”.