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Gli interventi di Nello Odierna, Amedeo Carboni e Salvatore Aronica a “Il Sogno Nel Cuore”

Nello Odierna a “Il Sogno Nel Cuore” su 1 Station Radio: “Il futuro del Napoli mi spaventa. Insigne porta 1,5 milioni di euro di diritti d’immagine nelle casse societarie, bisogna offrirgli cifre congrue per il rinnovo. Vi racconto il mio progetto benefico realizzato grazie a Maradona”

“È stata strappata la vita terrena al Dio del calcio in questo anno particolare, pertanto ho pensato di realizzare un’opera benefica, un libro, per i bambini dimenticati dal mondo del centro Laila di Castel Volturno. Iniziai a raccogliere i pensieri per coloro che hanno vissuto Maradona, che non lo hanno vissuto e di quelli che lo hanno guardato in maniera diversa nel giorno della sua scomparsa. Diego è riuscito ad unire ogni persona su questo mondo, sotto tutti i punti di vista. Un uomo può segnare la vita di un’altra persona e diventare un punto di riferimento. Diego è stato questo. È scomparso Maradona ma non Diego Armando Maradona – queste le parole di Nello Odierna, giornalista e scrittore, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Dove arriverà il Napoli? Questa è una squadra che resterà in Europa ma non in quella principale. In questo momento le diverse vicissitudini, gli infortuni ed il Covid hanno segnato il cammino degli azzurri e gli ultimi risultati. Ovviamente, spero di essere smentito. Domenica c’è già un incontro fondamentale con la Roma. Tra Napoli, Roma e Atalanta ci saranno due squadre che resteranno fuori Champions. Più che il presente, a me fa paura il futuro, perché ci sarà un ridimensionamento tecnico. Se Modric del Real Madrid si è decurtato lo stipendio, del15%, non oso immaginare nella nostra realtà. Penso al rinnovo di Insigne: se è vero che gli hanno offerto 2,5 milioni all’anno, considerato che 1,5 lo porta lui con i suoi sponsor, la società gli avrebbe offerto 1 milioni di euro netti. A queste condizioni, non credo possa rimanere. Le situazioni contrattuali in scadenza di alcuni giocatori ed un allenatore che non resterà, sono i fattori che fanno pensare ad un miracolo se dovessero raggiungere la Champions. Futuro allenatore? Io sono un Sarriano a tutti gli effetti, ma non sono per il ritorno. Vi invito, però, a fare una riflessione: quando su un allenatore giovane come Juric o De Zerbi incominciano a girare voci di interesse di una big, iniziano a fare cattivi risultati con le loro squadre. Sarebbero all’altezza di sostenere le pressioni di una piazza importante come Napoli? Spero arrivi un allenatore di esperienza, anche in virtù di questo eventuale ridimensionamento. Se avremo una squadra di giovani, guidata da un allenatore altrettanto giovane e senza esperienza, la situazione dovrebbe farci riflettere”.

Amedeo Carboni a “Il Sogno Nel Cuore” su 1 Station Radio: Gattuso potrebbe essere riconfermato in caso di qualificazione in Champions. La Roma, se dovesse vincere stasera, sarebbe avvantaggiata per la sfida di domenica contro il Napoli”

“La Roma giocando l’Europa League avrà uno svantaggio, ma molto dipenderà anche dal risultato di questa sera in Ucraina. Una vittoria potrebbe essere determinante in negativo per il Napoli -queste le parole di Amedeo Carboni, ex calciatore della Roma, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Polemica su Juve-Napoli? La preoccupazione degli allenatori, in questi casi, sono gli infortuni e le squalifiche. La mente di un calciatore è stimolata dalla sfida importante, dunque non sarà un problema per i giallorossi avere qualche giorno di riposo in meno. Roma-Napoli sarà una gara differente da quella dell’andata. L’ambiente esterno può influire, ma quando inizia il match i calciatori sono concentrati sul campo. Le due squadre, nonostante le polemiche, che in piazze come Roma e Napoli sono dietro l’angolo, partiranno sullo stesso livello. Entrambe hanno giocatori rapidi e di qualità, dunque, chi sarà in grado di aspettare il momento giusto senza sbilanciarsi, uscirà vittoriosa. Gattuso e Fonseca? Entrambi hanno avuto problemi di infortuni e positivi al Covid. Soprattutto Rino non ha mai avuto la squadra al completo, pertanto non è riuscito a portare la squadra nella migliore condizione possibile. Guardando anche le altre che competono per la Champions ed i relativi risultati, trovo ingiuste le critiche per entrambi gli allenatori, anche se, lo sappiamo, il mister è il primo colpevole quando le cose non vanno. Inter e Milan a parte, ci sono 7 squadre che lottano per i restanti due posti. Credo che Roma e Napoli abbiano i mezzi per raggiungere questo obiettivo importante. E credo che il piazzamento in Champions influirà anche sulla riconferma dei due tecnici. Personalmente darei fiducia ad entrambi, visto che hanno portato le rispettive squadre nei primi posti della classifica nonostante la stagione sciagurata. Manca un Gattuso al Napoli? Gli azzurri hanno tanti giocatori di possesso palla, partono dal portiere, sarebbe difficile inserire un calciatore come lo era Rino, anche perché il calcio è cambiato. Certo è che uno come il calabrese farebbe comodo a tutti, oggigiorno. Costruzione dal basso? Oggi il calcio è così. Anche se dipende dalle idee: le tattiche fisse non esistono ma esistono momenti della partita in cui devi saperti districare tra possesso e aggressività. L’esigenza del momento ti porta a cambiare le tue idee. Parma? Spero riesca a salvarsi, ma dovrà lottare fino all’ultimo”.

Salvatore Aronica a “Il Sogno Nel Cuore” su 1 Station Radio: “Agli allenatori va dato il tempo di insegnare i proprio concetti, non possono essere messi sulla graticola al primo risultato negativo. Se il Napoli andrà in Champions arriverà uno tra Spalletti ed Allegri. Gattuso avrebbe avuto bisogno di più calciatori come Insigne, quest’anno”

Lotta per la Champions? Dopo la vittoria a San Siro il Napoli si è allineato e credo abbia riagganciato il treno delle prime quattro. Se con Roma e Juventus dovesse ottenere un buon bottino, si candida fortemente al quarto posto. L’entusiasmo generato dalla vittoria a San Siro aiuterà per il rush finale – queste le parole di Salvatore Aronica, allenatore ed ex calciatore, fra le tante, del Napoli, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Europa League? Influisce parecchio sul campionato, non solo fisicamente ma anche sullo stato psichico. La trasferta del giovedì, quest’anno, con infortuni e Covid, influisce ancora di più, ed il Napoli, sotto questo punto di vista, è sicuramente avvantaggiato per la sfida di domenica contro la Roma. Settimana tipo? È un vantaggio per calciatori e allenatore perché ti permette di preparare al meglio la gara. Quest’anno, oltre alle defezioni, si è anche giocato praticamente ogni tre giorni, e questo ha influito molto sui risultati. Critiche a Gattuso? È il calcio. Anche io sono stato messo sulla graticola, esonerato e poi richiamato dopo solo 5 partite. Questo è il calcio: quando non arrivano i risultati è l’allenatore ad essere messo sulla graticola. Il perché è dettato dalla mancanza di pazienza sia delle società che delle piazze, ma bisogna dare il gusto tempo agli allenatori di mettere in pratica il loro lavoro ed insegnare i propri concetti. Un tempo non infinito, chiaramente, ma non bisogna subordinarsi ai primi risultati negativi. L’esempio è il Cagliari: a Di Francesco, nonostante i risultati negativi, fu addirittura rinnovato il contratto. Questo è stato un grande gesto. Successivamente il trend negativo è continuato ed allora è stato esonerato. Ma lavorare con la lama sul collo non è semplice, il mister ne risente. Non dimentichiamo che i tecnici, oltre ciò, devono pure lottare contro la stampa ed i social. Se c’è fiducia sulle scelte iniziali, però, bisogna dare il giusto tempo per lavorare. Post Gattuso? La rottura fra il tecnico e la società, nonostante gli ultimi importanti risultati, è netta. Se dovesse raggiungere la Champions sono sicuro che si affideranno ad un tecnico importante ed esperto come Spalletti o Allegri. In caso contrario punteranno su De Zerbi o Juric. Vedo più distante Italiano. Insigne? Quando si avvicinò alla prima squadra, noi più esperti capimmo già le sue qualità tecniche e umane. Ha mantenuto le aspettative, e ciò che ha guadagnato, nella sua città, non è assolutamente semplice. Il Napoli ha sofferto la mancanza di leader nei momenti difficili, Lorenzo è l’unica figura di riferimento per questa squadra, come napoletano e come capitano. In questa stagione sarebbero serviti più Insigne al Napoli. Il mio futuro? Non ho ancora ricevuto offerte, spero di poter trovare una soluzione idonea che mi permetta di continuare il mio percorso di crescita come allenatore”.

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