Gli interventi di Salvatore Caiazza, Gaetano Fedele e Antonello Valentini a Radio Marte
A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Salvatore Caiazza, giornalista.
“Pausa Nazionali? Bisognava battere il ferro finché era caldo, il Napoli aveva ritrovato gioco, vittorie e calciatori. Poi non sai come tornano questi tra 15 giorni, non solo per gli infortuni ma pure per il COVID-19. Cessioni di Fabian Ruiz e Koulibaly? Per lo spagnolo De Laurentiis in estate rifiutò 50 milioni dall’Atletico Madrid, anche il calciatore voleva restare. A fine stagione però il Napoli potrebbe venderlo, un secondo anno senza Champions League sarebbe traumatico. Koulibaly è un ’91 mentre Fabian è un ’96: prezzo importante per entrambi ma lo spagnolo è molto più giovane. Koulibaly se vuoi monetizzarlo non puoi aspettare, peraltro se resta dovrai aumentargli l’ingaggio. Zielinski non si tocca, questi due sono quelli che partiranno a fine stagione. Sarri? Non credo che un allenatore che ha conquistato 91 punti arrivi perdendo uno dei difensori più forti al mondo. Dipende anche da cos’accade a fine stagione: se sei in Champions o se non lo sei. Credo che De Laurentiis oggi però abbia le idee chiare sulla panchina: con Gattuso è un patto di non belligeranza. Dissento però quando De Laurentiis di pancia chiama Sarri dopo Verona-Napoli. Piano piano ha cercato di rimediare ma il giocattolo ormai si era rotto. Allenatore-manager? Non ci sono riusciti Benitez e Ancelotti, non ci riuscirà Sarri. Questa non è una società, è un’azienda a conduzione familiare dove non c’è un dirigente che eviti gli scontri tra spogliatoio e allenatore. Le grandi aziende si vedono quando hanno grandissimi dipendenti. All’Atalanta c’è tantissima gente a lavorare”.
A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Gaetano Fedele, agente.
“Pausa? Era meglio continuare. Koulibaly? Uno dei pochissimi top player del Napoli. Giocatore che bisognerebbe vendere ma poi capire come sostituire. Bisogna evitare lo stesso discorso fatto con Allan. Il problema è che bisogna scegliere prima un allenatore. Guardavo un documentario sul Manchester City che spiega tantissime cose su come ripartire. Quando vedo certe cose penso a quanto siamo lontani anni luce dalla situazione generale. Noi siamo l’Africa del calcio e invece crediamo di essere l’Olimpo. Sarri? Sono sempre contro i ritorni, lui però avrebbe l’opportunità di dire di voler fare tutto lui. Il presidente vorrà un parafulmine. Fin quando il Napoli non si strutturerà, sarà sempre così. Sarà un miracolo arrivare in Champions League”.
A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Antonello Valentini, ex DG FIGC.
“Le fase d’età degli Under 18 e Under 17 sono due categorie fondamentali per scoprire nuovi talenti e accertare la crescita e la potenzialità di questi ragazzi, che si sono visti rubare già mesi notevoli. Rischiamo anche una dispersione sportiva: i ragazzi, mortificati, fermi e distratti potrebbero lasciare il calcio. Bari? Situazione molto critica, la squadra non è una corazzata che qualcuno voleva vendere, i tifosi devono essere grati alla famiglia De Laurentiis per aver ripescato la società ma Bari non può essere considerata dai De Laurentiis una succursale del Napoli. Non c’è ancora una struttura radicata, non ha più il direttore sportivo. Queste cose non giovano né all’immagine della famiglia né all’obiettivo di andare in Serie B. I playoff saranno un’altra lotteria. Sui social sono stato insultato da una persona perché mi sono permesso di paragonare la piazza di Napoli al Bari ma io non ho detto questo. Qualcuno mi deve spiegare perché l’Udinese può stare in Serie A e il Bari non deve aspirare ad avere un posto fisso del genere”.