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Gli interventi di Franco Carraro, Cristiano Lucarelli e Massimiliano Mirabelli a Radio Crc

Carraro a Radio Crc: “Superlega modo brutale di far scendere a patti Uefa e Fifa. Il fair play finanziario è stato un fallimento”

“La Superlega è un modo brutale per costringere Uefa e Fifa a scendere a patti. Conseguenza di tanti errori, il fair play finanziario è stato un fallimento”. L’ha detto oggi ai microfoni di Radio Crc, nel corso di ‘Arena Maradona’ l’ex presidente della Figc Franco Carraro. “Vedrete che la Superlega non si farà – ha detto Carraro a Radio Crc – questa storia mi ricorda la minaccia portata avanti nel 1996 da Media Partner. Alla fine la Uefa fu costretta ad allargare la formula della Champions League. Succederà così anche ora”. Secondo Carraro “Se si è arrivati a questo punto vuol dire che negli anni è stato sbagliato qualcosa . I club fondatori della Superlega hanno partorito questa idea per ripianare i debiti. Dovrebbero, invece, pensare soprattutto ad abbassare gli ingaggi e le commissioni per i procuratori. Si può tranquillamente dire che il fair play finanziario è stato un fallimento”. Carraro auspica il dialogo tra i fondatori della Superlega con i massimi organici calicistici internazionali. “Ascoltando le parole di Florentino Perez – ha detto Carraro a Radio Crc – posso intuire che il dialogo, invocato dai 12, è iniziato nel peggiore dei modi. Però l’importante sarà sedersi a un tavolo con Uefa e Fifa e discutere sulla possibilità di guadagnare di più attraverso la Champions. Però un aspetto andrebbe messo subito in chiaro: si dovrà accedere alla massima competizione europea attraverso i piazzamenti nei campionati nazionali. I tornei locali vanno preservati, non si può e non si deve fare altrimenti”.

Lucarelli a Radio Crc: “La Superlega è il calcio in mano agli strozzini. Non mi abbonerò alla pay tv, così la stroncherò subito”

“La Superlega, o meglio Supertruffa come la chiamo io, è il calcio in mano agli strozzini. Io non mi abbonerò alle pay tv e farò la disdetta dei pacchetti già acquistati, così la stroncherò subito”. L’ha detto oggi ai microfoni di Radio Crc, nel corso di ‘Arena Maradona’, Cristiano Lucarelli. Il tecnico della Ternana, fresco di promozione in B, ha criticato aspramente, come fatto ieri  con un post su Instagram, la nascita della Superlega. “Il calcio italiano la deve smettere di  inchinarsi alle grandi – ha detto Lucarelli su Radio Crc – in questo modo ha provocato il disamorare dei tifosi. Spesso tutti dimenticano che il cliente principale del calcio sono i tifosi. Spero che la nascita della Superlega o almeno l’idea, nel caso non si verificasse nel concreto, possa dare la spinta al calcio italiano di risollevarsi e di riavvicinarsi alla gente. Gravina è una brava persona, credo che sia l’uomo giusto per cogliere questa opportunità”. Lucarelli ha avuto modo di dire la sua anche sul momento del Napoli. “Credo che le possibilità di andare in Champions siano rimaste intatte – ha detto Lucarelli a Radio Crc – ci sono ancora tante partite da giocare e il Napoli ce la può fare. Tutti ricordano quando aiutavo Cavani e Lavezzi ad allenarsi sulle conclusioni. Me lo chiedevano loro e me lo chiedeva anche mister Mazzarri. Ero a fine carriera, mi divertii molto a farlo. Non credo ne possa avere bisogno anche Osimhen. Diventerà un grande attaccante, bisogna solo dargli il tempo di crescere”.

Mirabelli a Radio Crc: “Riunioni carbonare per la Superlega, Uefa e Fifa dimostrino concretamente di volerla fermare”

“Riunioni carbonare per la nascita della Superlega. Così si uccidono i sogni e l’amore dei tifosi”. L’ha detto oggi ai microfoni di Radio Crc, nel corso di ‘Arena Maradona’, l’ex direttore sportivo del Milan Massimiliano Mirabelli. “Bisogna preservare la meritocrazia – ha detto Mirabelli a Radio Crc – rispetto e uguaglianza sono stati calpestati dai 12 club fondatori della Superlega. Uefa e Fifa possono intervenire, bisognerà capire se hanno la reale intenzione di farlo”. Secondo Mirabelli “Il calcio ha bisogno di riforme, ma non è questo il modo. Bisogna permettere a tutti di avere gli stessi diritti. L’Atalanta in Champions, ad esempio, è stata una favola. L’obiettivo è favorirne altre. Invece con riunioni carbonare hanno messo in piedi un sistema che taglia fuori chi in questo momento ha risorse economiche minori. Non è questo il modo di agire”.

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