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Gli interventi di Eraldo Pecci e Luca Pellegrini a “Il Sogno Nel Cuore”

Eraldo Pecci a Il Sogno Nel Cuore” su 1 Station Radio: Mbappé e De Bruyne hanno deluso. Locatelli il migliore dell’Italia. Insigne ed il Napoli dovrebbero avere il piacere di continuare insieme

Oggi giocherà la Svezia, gli italiani hanno un brutto ricordo di questa squadra. Sono come la Svizzera, bisogna stare attenti a questo tipo di squadre. Assenza di Ibrahimovic allEuropeo? Anche i più grandi si sono ritirati, letà si fa sentire – queste le parole di Eraldo Pecci, ex calciatore di Napoli e Bologna ed opinionista RAI, ai microfoni de Il Sogno Nel Cuore, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -.  Inghilterra-Germania? Mi aspetto una bella partita. Gli inglesi non hanno una bella tradizione con i tedeschi, ma ad oggi conta poco. Chi vincerà sarà la favorita per arrivare in finale da quella parte del tabellone. Da una parte ci sono giovani interessanti e dallaltra lesperienza di un gruppo consolidato da diversi anni, nessuno parte favorito. Errore di Mbppé dal dischetto? Questo capita quando non chiudi la partita. LItalia, se dovesse sbagliare partita, avrebbe dalla sua un grande portiere come Donnarumma. Nella partita secca tutto può capitare. Belgio? È un impianto collaudato, giocatori nelletà giusta, non per niente sono primi nel ranking mondiale. Sapremo solo al termine della partita se è andata bene allItalia. Il Belgio è stato più forte del Portogallo, da dire che Ronaldo da quando è alla Juventus ha preso labitudine di uscire sempre agli ottavi nelle competizioni. Difesa italiana contro attacco belga? LItalia, con questa squadra, è spesso nella metà campo avversaria, quindi non è proprio una squadra difensiva. I ragazzi hanno trovato una chimica fra di loro rara, si divertono insieme. Non li ho visti appannati perché hanno avuto modo di riposarsi, e sono forti perché vincono le partite sporche. Così si vincono i campionati, non chi segna sempre 4-5 gol perché vuol dire che gli avversari sono di livello inferiore. Questa Nazionale ci ha coinvolti, ha portato una ventata buona a tutto il paese, e se dovessero perdere non cambierò il mio pensiero. Questo è un gruppo, ognuno ha il suo compito e mette la propria qualità. Il migliore dellItalia? Magari Locatelli in qualche occasione è stato più sotto i riflettori di altri, ma tutto il gruppo ha qualità. Un calciatore che mi ha impressionato in questo Europeo? Più che impressione mi aspettavo di più da De Bruyne, da Mbappé. Ci sono partite che ti danno visibilità e sei il più forte del mondo, e viceversa. Cosa dovrebbe integrare il Napoli alla rosa per essere competitivi? Gli azzurri credo già siano competitivi. Se fossero arrivati in Champions, parleremmo di altro. In generale, comunque, si parte per arrivare primi e non quarti, altrimenti vinceranno sempre Inter e Juventus. Insigne? Ha la fortuna di essere una bandiera nel suo paese, conta la volontà del giocatore ma gli interessi delle due parti si sposano.

Luca Pellegrini racconta Mancini e Vialli a Il Sogno Nel Cuore” su 1 Station Radio“La Nazionale sta aiutando Gianluca a superare la malattia. Roberto era un rompiscatole da calciatore. L’Italia arriverà tra le prime quattro”

La mia Sampdoria riuscì ad abbattere legemonia del Napoli di quegli anni grazie alla programmazione – queste le parole di Luca Pellegrini, ex calciatore della Sampdoria di Mancini e Vialli, ai microfoni de Il Sogno Nel Cuore, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Dagli anni 80, la dirigenza acquistava ogni anno il miglior giocatore della Serie B, e riuscì a creare una grande squadra. Eravamo un gruppo di forte personalità, facemmo un percorso di crescita anno dopo anno e fatto tesoro delle sventure degli anni precedenti. A differenza del Napoli che aveva Maradona, lInter i suoi tedeschi, il Milan gli olandesi, noi non avevamo un jolly. Non avevamo degli stranieri, campionato, che ci facessero fare il salto di qualità. Mancini-Vialli gemelli anche della panchina? Insieme non me laspettavo. Hanno un grande personalità, sono felice di rivederli insieme, soprattutto per Vialli. La Nazionale sta aiutando Gianluca a superare la malattia, gli sta dando linfa per continuare a combattere. Mancini era un rompiscatole in campo, si accorgeva degli errori altrui e non dei suoi. Quando capì che Vialli gli avrebbe fatto ombra, si mise al servizio degli altri e divenne luomo assist. Accanto a lui, tutti diventavano capocannonieri. Dove può arrivare lItalia? C’è da dire che Mancini è un uomo fortunato, e ieri la Francia, favorita della competizione, è stata anche eliminata. Se arrivasse fra le prime quattro, considerando da dove si è partiti, sarebbe un successo e un buon trampolino di lancio per i prossimi mondiali.

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