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Gli interventi di Umberto Chiariello, Marco Zurzolo e Gianni Improta a “Tutti In Ritiro”

A Tutti In Ritiro, trasmissione in onda ogni sera fino al 25 Luglio su Canale 21 tutti i giorni a partire dalle ore 23 e la Domenica a partire dalle 20.40, è intervenuto Umberto Chiariello tornando sulla partita più discussa della scorsa stagione: “Nessuno ha ancora risposto su Napoli-Verona. De Laurentiis ha chiesto scusa, a nome di tutti, ma ha detto che non c’è bisogno che il capitano e la squadra si scusino. Questo rimane un macigno sulle spalle del Napoli. Nessun giornalista ha fatto domande su quella partita che pesa quasi come uno scudetto perso nell’animo dei tifosi”.

Il giornalista ha poi evidenziato un limite dei giocatori azzurri nel gestire la pressione durante alcune partite: “La squadra ha dimostrato di avere ancora dei limiti di personalità. O si mandano via dei giocatori che non sono in grado di gestire la pressione o Spalletti deve essere bravo a farli crescere caratterialmente”.

Parlando poi dell’importanza di avere in panchina un allenatore capace di tirare fuori il massimo dai propri giocatori “Nel documentario della Rai, sull’Europeo vinto dall’Italia, mi ha impressionato il discorso di Mancini prima della finale contro l’Inghilterra. Ha fatto un discorso di trenta secondi, con tutta la calma del mondo, esordendo con un ‘Non ho nulla da dirvi, siamo una squadra forte, andiamo a vincere’. Questo significa creare empatia tra squadra e allenatore. Io non so cosa Gattuso abbia detto alla squadra prima di Napoli-Verona, ma non è possibile crollare alla prima difficoltà con Gattuso in silenzio per tutta la partita. Voglio capire perché questo gruppo non riesce mai a fare quel salto di qualità mentale. La squadra era motivata ma mancava, ancora una volta di personalità”.

Umberto Chiariello ha poi difeso Petagna dopo la prova non troppo brillante in amichevole: “Un giocatore con una struttura fisica come la sua non può essere in forma in questo momento. Mi sarei meravigliato se avessi visto in ritardo con la preparazione fisica un giocatore piccolo e brevilineo come Ounas”.

Parlando del tecnico Spalletti e dell’importanza del regista nelle sue squadre: “L’elemento più importante nella sua Roma non era Perrotta ma Pizarro che faceva girare tutta la squadra. In conferenza ha detto che il suo Pizarro, a Napoli, potrebbe essere Demme ma, secondo me, il vero regista della squadra sarà Lobotka”.

Umberto Chiariello ha poi detto la sua sul mercato del Napoli: “Credo che sarà Fabian Ruiz a partire durante questa sessione di calciomercato. Io lo stimo come giocatore ma penso che sarà comunque lui il sacrificato a centrocampo per poter reinvestire sul mercato”. Su Elmas: “E’ stato un acquisto sbagliato che ha fatto perdere al Napoli scudetto e Champions. È stato acquistato per 16 milioni e ad oggi non si sa ancora come possa collocarsi tatticamente”.

 Il giornalista si è scagliato contro i “finti giovani” presenti nella rosa partenopea: “Il Napoli ha a Dimaro una squadra fantasma. Ci sono 6 giocatori del ‘96, hanno 25 anni. Smettiamola di parlare di giovani, non lo sono più. A parte Gaetano io non vedo giovani! Non sono giovani, sono un peso! Tutti dicono che Contini sia forte, ma non ha giocato quasi mai in serie A. Smettiamola di dire, a Napoli e in Italia, che dei venticinquenni sono giovani!”.

 Infine ha dato la sua opinione sulla vicenda Insigne: “Insigne rimarrà un altro anno al Napoli senza rinnovare. Sarà una stagione complicatissima con Spalletti che dovrà gestire un nuovo caso spinoso”.

Ospite in esterna anche il musicista e sassofonista Marco Zurzolo, che ha parlato dell’importanza della squadra azzurra per la città: “Il Napoli è un bene per la città da un punto di vista culturale”. Tornando poi sul travagliato finale di stagione: Napoli Verona è stata una tragedia. Quando il Napoli ha vinto contro la Juventus ho dipinto tutta la mia casa d’azzurro”. Poi un consiglio per il nuovo tecnico del Napoli: “Spalletti deve ascoltare il suono della gente. Il suono della nostra terra. Quando il Napoli vince va avanti tutta la città”.

 Il musicista ha poi esaltato il capitano del Napoli: “Insigne per Napoli è come Totti per la Roma. Lui deve rimanere a Napoli per il popolo napoletano”.

 In studio era presente anche l’ex centrocampista del Napoli Gianni Improta che ha parlato della ormai famigerata Napoli-Verona: “La situazione si potrà chiarire una volta che la rosa sarà di nuovo al completo. Sarebbe giusto che la squadra dica qualcosa su ciò che è accaduto durante quella partita”.

Gianni Improta ha poi criticato le dichiarazioni di Spalletti durante l’ultima conferenza stampa: “Non sono d’accordo con le parole di Spalletti. Non contano solo i giocatori perché è l’allenatore che deve tirare fuori il massimo dai giocatori”.

 L’ex giocatore partenopeo ha poi parlato dell’amichevole giocata nel pomeriggio dagli uomini di Spalletti: “Queste partite sono utili per tornare in condizione. Spalletti avrà dato a ciascun giocatore un piano da seguire: sia per gli allenamenti sia per la dieta da seguire. Spalletti sta cercando di capire se i giocatori lo ascoltano e poi trarrà le sue conclusioni”.

Parlando poi di un giocatore che ha fatto discutere la scorsa stagione: “Elmas è andato in difficoltà nella scorsa stagione. Penso che il suo ruolo sia quello del vice-Zielinski. Ovviamente avendo davanti a sé un giocatore, come il polacco, è difficile mettersi in mostra”.

 Gianni Improta ha poi parlato della delicata situazione contrattuale del capitano del Napoli: “Si dice che Insigne si incontrerà con tutta la società a Castel Di Sangro. E si spera che si possa risolvere questa guerra che al momento è più che mai aperta”. Su Ciciretti: “A Napoli è stato acquistato Ciciretti, mettendolo sotto contratto per 5 anni. Ma per quale motivo? Il problema è che a Napoli nessuno dà delle risposte!”.

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