A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Antonio Corbo, giornalista.
“Insigne sembra imbronciato anche perchè nelle ultime 4 partite non ha giocato mai una gara intera. In Nazionale ha giocato 57′ con la Spagna e gli ultimi 4′ con il Belgio. Proprio perché è stato sostituito è un tantino affannato, in questa stagione è stato tra i migliori e ha giocato partite sublimi e massacranti. Il discorso logorante sul contratto può solo nuocere, quindi firmare o tacere. Io auspico che lui possa dare il suo massimo contributo in questa stagione, bisogna blindarlo e lasciarlo tranquillo. Altrimenti diventa una trattativa sfibrante che non fa bene al giocatore. O bisogna accelerare la trattativa o rinviarla di qualche mese.
Insigne ha bisogno di una condizione perfetta per incidere, a volte fa dei rientri che sono massacranti e dev’essere lasciato nella massima serenità. Juventus può lottare per lo Scudetto? Sì, sono abituati a prodigiosi recuperi e hanno una qualità importante. Ma il Napoli deve pensare a sé stesso e alle altre squadre di vertice. Il Napoli ha un turno apparentemente favorevole contro il Torino che però è una squadra insidiosa. Il Milan gioca contro il Verona, che pure è una squadra difficile ma non impossibile. Juventus e Inter giocheranno contro Roma e Lazio, sono partite pesanti. Potrebbe essere un turno favorevole alla fuga di Napoli e Milan ma niente è definitivo. Se è l’anno buono lo sapremo a maggio ma certamente vediamo un Napoli che vince, che è equilibrato e che ha un tecnico che sta mostrando il suo valore.
I giornalisti non possono vedere gli allenamenti? Quando noi andavamo al campo, spesso c’erano scazzottate o calcioni di giocatori contro i compagni e queste cose finivano sui giornali. Magari queste cose ora accadono più di frequente ma tanto le cose più clamorose si vengono a sapere lo stesso. Sembrano quelli che in certe chiese non fanno entrare le signore in décolleté. Ogni tanto dobbiamo pensare in positivo sul Napoli, godiamoci questo periodo”.
A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Gianni Improta, dirigente.
“Juventus ancora in corsa per lo Scudetto? No, già la metto fuori, penso abbia più la testa per la Champions League. Sono troppe le squadre che stanno davanti a loro con un distacco considerevole. Vedo il Napoli apprezzatissimo per arrivare in fondo e mi fa piacere se il Napoli uscirà dall’Europa League, in maniera più assoluta, anche se non volontariamente. Ha lo Scudetto in mano, non lo deve perdere. Squadra competitiva, andrò controcorrente ma la penso così.
Il Napoli deve stare attento alle destabilizzazioni. Si parla di Koulibaly in chiave Premier, del contratto di Insigne. Mentalità provinciale voler uscire dall’Europa League? Mi sta bene, la mentalità provinciale come l’ho vissuta io mi ha portato a camminare sempre a testa alta. Abbiamo una squadra che vince e far divertire, perché non vogliamo pronunciare la parola Scudetto, altrimenti non ce lo fanno vincere!”.
A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Pasquale Casale, allenatore.
“De Lella? Il rammarico è anche perdersi di vista ma l’ho sempre portato nel cuore. Lui è stato il mio primo allenatore importante e molti di quegli insegnamenti sono ancora utili. Le sue intuizioni erano fantastici. Io sono stato il primo allievo a debuttare in Serie A. Mi faceva giocare terzino pur di farmi stare in campo. Anzi, dopo 3-4 mesi mi disse di andare in Primavera, aveva capito che io avevo bisogno di una categoria più importante. Generalmente gli allenatori sono un po’ gelosi dei loro talenti ma lui lavorava per formare i giocatori e con me l’ha fatto.
Quando guardavo De Lella pensavo che volevo essere un allenatore come lui. Agiva molto sulla formazione dell’uomo. A volte qualche ceffone lo prendevi ma ti faceva crescere come uomo, poi però sapeva anche sdrammatizzare con la chitarra o le barzellette. Se ti rivolgevi male alla panchina si incazzava. Molti talenti si perdono presto oggigiorno perché non c’è intervento sull’uomo. Se ti prendi uno schiaffo arrivano i Carabinieri. Noi eravamo abbastanza indisciplinati ma lui ci ha aiutato. De Lella era un uomo eccezionale, l’ho sempre portato nel cuore e lo porterò sempre”.