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Gli interventi di Marco Rossi e Alessandro Budel a “1 Football Club”

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Marco Rossi, commissario tecnico dell’Ungheria ed ex calciatore, fra le tante, di Torino e Sampdoria. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione ilsognonelcuore.com.

Allenerei in Inghilterra perché c’è meno stress, ma se chiamasse la Sampdoria…

“Mourinho? Non voglio paragonarmi ad un mostro sacro del suo calibro, negli anni ha dimostrato tutto il suo valore e ha vinto di tutto. Quest’anno non si aspettava tutte le difficoltà che sta incrociando a Roma, ma non dimentichiamoci che è una piazza difficile nella quale hanno vinto in pochi. Per quanto concerne l’aspetto economico, credo che siamo arrivati a cifre irrispettose e morali, ma è il gioco della domanda e dell’offerta. Evidentemente lo show consente di poter pagare questi tipi di contratti. Premier League? Sono stato contattato qualche settimana fa da una squadra, posso solo dire che non è il Watford dove poi è andato Claudio Ranieri. Il campionato Inglese mi affascina perché c’è più cultura dello sport e, soprattutto, ti danno più tempo per insegnare la tua idea di gioco. Quasi mai si esonera un allenatore, tendenzialmente gli si da fiducia per tutta la durata del contratto. In Italia, invece, c’è molto più stress, molta più pressione. Ungheria? Rimanere nell’Europeo fino all’ultimo secondo ha dato una grossa iniezione di fiducia a tutto il sistema, siamo soddisfatti di aver rappresentato alla grande la Nazione. Adesso, avendo perso due volte contro l’Albania, probabilmente non ci qualificheremo per il mondiale. A me piacerebbe ritornare ad allenare nei club. Sampdoria? Ammesso e non concesso che mi chiamassero, non potrei dire di no. Ma non accadrà mai, a meno che qualcuno della dirigenza blucerchiata cada dal letto e batta la testa (ride, ndr)”.

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Alessandro Budel, cronista Dazn ed ex calciatore, fra le tante, di Milan e Cagliari. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione ilsognonelcuore.com.

Napoli impressionante in El. L’assenza di Koulibaly non peserà contro il Verona

“Ieri il Napoli mi ha impressionato fin dall’inizio per come ha affrontato la gara. La qualità vera di questa squadra è il gruppo, perché anche quelli che hanno giocato meno lo hanno fatto benissimo. Questo vuol dire che il mister sta lavorando alla grandissima in allenamento ed è altrettanto bravo a far sentire tutti importanti. Se le riserve giocano così bene, vuol dire che Spalletti ha dato una grande identità di gioco. Nonostante la mancanza di Insigne e Fabian, ieri, non hanno accusato il contraccolpo. Hanno dato una grande prova di forza mentale, e sono arrivati segnali importanti da parte di Petagna e Lozano. Juan Jesus? Ieri mi è piaciuto tanto, dalla sua parte non è passato nulla, i polacchi hanno sofferto tantissimo su quella fascia. Hellas Verona? L’ho commentato già quest’anno, è una squadra che fa molto bene contro chi non ha un grande ritmo, quindi non credo che il Napoli possa essere una facile preda per i ragazzi di Tudor, nonostante siano in grande forma. La mancanza di Koulibaly sarà una grande pecca, ma gli azzurri saranno in grado di uscire lo stesso palla al piede e superare la pressione avversaria. Poi c’è il derby di Milano, dunque c’è la possibilità di allungare sulla seconda o sulla terza in classifica, per cui non credo che i partenopei lasceranno facilmente punti per strada. Mourinho? Ha sbagliato quando ha messo ai margini della rosa alcuni dei suoi calciatori, dopo la gara di andata col Bodo. L’esatto opposto di quanto stia facendo Spalletti. Per questo merita le critiche che stanno arrivando, che poi la gestione del gruppo è il suo punto forte, non capisco perché ci sia stato questo corto circuito. Scudetto? Mi piace questa lotta a due tra Napoli e Milan: simpatizzo per gli azzurri perché Maradona è il mio idolo, mentre tifo per i rossoneri perché sono la squadra che mi ha formato. Cagliari? Ci ho giocato per un bel po’ e spero che riescano a salvarsi”.

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