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Gli interventi di Gianluca Di Marzio, Franco Selvaggi e Enrico Currò a Radio Marte

A Radio Marte nel corso della trasmisione “Marte Sport Live” è intervenuto Gianluca Di Marzio, giornalista ed esperto di mercato.
“Il nuovo libro ha un lavoraccio sulle cifre importanti, le società tengono spesso nascosti i costi a parte quelle quotate in borse. C’è stato un lavoro di spionaggio, ormai non è più solo una info per gli addetti ai lavori ma anche gli appassionati pretendono che tu sappia questo. Spero di tornare a Napoli per presentarlo, girerò sicuramente l’Italia. Spero che all’interno del libro ci sia ciò che la gente si aspetta. C’è un capitolo su Kaio Jorge, che era praticamente del Napoli: spiego perché alla fine è andato alla Juventus, magari a Napoli avrebbe avuto più spazio ma con Osimhen non è detto.
Galeazzi? Un grande abbraccio alla sua famiglia. Sono triste da un lato ma comunque sorridente dall’altro, abbiamo apprezzato una voce e un volto storico per lo sport italiano. Quello che ha fatto è indimenticabile. La nostalgia di vedere quelle interviste negli spogliatoi è tanta. Insigne? Non sono ottimista, c’è una forbice non indifferente e il Napoli ha offerto meno di quanto guadagna oggi. Se tu al tuo simbolo e capitano offri 3,5 milioni con bonus articolati e legati al rendimento l’accordo non si può trovare. Poi se il Napoli verrà incontro al giocatore non lo so. So che da Toronto gli fanno ponti d’oro con cifre non indifferenti. Sarà lui a decidere che tipo di esperienza.
Terzino? Ogni volta che Ghoulam torna in campo diciamo che si merita la sua chance poi ne succedono di tutti i colori. Il Napoli capirà meglio le indicazioni e se ci sarà la necessità di intervenire o rimanere con lui, Mario Rui e Zanoli”.

A Radio Marte nel corso della trasmisione “Marte Sport Live” è intervenuto Franco Selvaggi, allenatore.
“Belotti scelta giusta? Sì, peraltro ha anche degli stimoli. Mi piace molto: giocatore completo, con doti incredibili. Occasione per fare una grande partita. Abbiamo vinto l’Europeo quindi è una garanzia, sono scelte giuste. Non dobbiamo sottovalutare la Svizzera, gara importante anche per loro. Niente pressioni ma lo stimolo dev’essere un qualcosa di positivo.
Galeazzi? Non dico che era un amico ma quasi, giornalista fantastico, ha rivoluzionato il modo di fare le domande. Un’icona del giornalismo italiano, notizia triste, faccio le condoglianze alla famiglia. In un derby segnai contro la Juventus e mi intervistò in campo insieme a Platini. Considerava il calcio sempre uno sport, cercava di sdrammatizzare.
Inter-Napoli sarà un test che potrà dire davvero la forza del Napoli. In questo momento merita di vincere il campionato, è la squadra che sta più in salute e merita per vincere lo Scudetto. Io terrei sott’occhio anche l’Inter oltre al Milan, il campionato è lungo”.

A Radio Marte nel corso della trasmisione “Marte Sport Live” è intervenuto Enrico Currò, giornalista.
“L’Italia spesso ha vinto proprio grazie alla mancanza di ansia, senza snaturarsi e farsi prendere dalla tensione. Tutto è alla portata della Nazionale. E’ evidente che bisogna fare gol e il passare dei minuti potrebbe creare pressione psicologica. L’idea è che si riesca a segnare presto, a Basilea ha oggettivamente dominato senza segnare. Servirà pazienza ma anche il non sottovalutare l’importanza della partita e dell’avversario. Ma credo che l’Italia lo sappia. Belotti? Immobile ha detto recentemente che la differenza nella Lazio e nella Nazionale sta nel fatto che la Lazio ha bisogno dei suoi gol, la Nazionale no, nel senso che serve soprattutto per scardinare gli avversari. Credo che sia quello che oggi si aspetta Mancini da Belotti. La responsabilità del gol cade specialmente su Chiesa, Insigne e chi arriverà da dietro. Fermo restando che se Belotti segna è meglio”.

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