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Gli interventi di Luigi Apolloni e Francesco Baiano a “1 Football Club”

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Luigi Apolloni, allenatore ed ex calciatore, fra le tante, di Parma e Verona. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione ilsognonelcuore.com.

“Il calcio italiano è indietro rispetto alla Premier e alla Liga. Gli allenatori italiani sono i migliori, ma sono i calciatori a fare la differenza”

“Italiane in Europa? Le squadre stentano, però è importante che siano sempre lì. Dispiace per l’Atalanta, che stava facendo una rimonta importante, ma nella prima parte della gara ha sofferto molto gli spagnoli del Villarreal. Anche il Napoli ha sofferto, poi ha vinto con merito. Stesso discorso per la Lazio, che ha impattato sullo 0-0 contro il Galatasaray. Ad ogni modo gli uomini di Sarri sono riusciti a passare il turno. Dispiace per il Milan, che ha cercato quantomeno di tagliarsi uno spazio in una competizione così importante come la Champions League. Difficoltà in Europa? Le competizioni europee ti permettono di metterti in evidenza: è chiaro che il calcio italiano sia indietro rispetto al calcio spagnolo e tedesco. Hanno fatto più investimenti e hanno avuto pazienzacon i rispettivi progetti. Ci sono diverse difficoltà: i calciatori devono ambientarsi, servono tempistiche, c’è necessità di creare una realtà vincente, al di là poi degli investimenti economico. Esperienza all’estero per un allenatore? Sicuramente ti porta di fronte a una realtà diversa, a una cultura diversa. Se vai in alcuni Paesi in cui ti devi allenare sempre al coperto, è molto diverso. Va anche detto però che i migliori allenatori sono italiani. C’è maggiore conoscenza del calcio in Italia. Poi i calciatori sono fondamentali, sono loro che rendono forte l’allenatore e non il contrario. Il tecnico deve essere bravo nel proporre un’idea di calcio che si sposi al meglio con le caratteristiche dei propri calciatori. In ultima – ma non meno importante – la società dev’essere di livello, bisogna che ti faccia lavorare in una certa maniera. Ci sono tante componenti importanti per creare un ambiente vincente”.

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Francesco Baiano, ex calciatore, fra le tante, di Napoli e FiorentinaDi seguito, un estratto raccolto dalla redazione ilsognonelcuore.com

“Petagna è stato fondamentale, si esalta nella battaglia e pensa alla squadra. Empoli? Squadra forte, gioca il proprio calcio in qualunque stadio”

“Empoli? Gioca bene a calcio, cerca di imporre il proprio gioco ovunque vada. Ha fatto risultati importanti, come la vittoria a Torino contro la Juventus. Non sarà semplice giocare contro i toscani, anche se il Napoli nonostante le assenze ha fatto vedere cose importanti. Si dovrà vedere cosa succederà nel lungo periodo: ti vengono a mancare dei risultati, dei calciatori e puoi andare in grande difficoltà. Petagna? Andrea è stato fondamentale ieri, è un giocatore che si esalta nella battaglia: è stato un costante punto di riferimento, si faceva far fallo, proteggeva il pallone. Qualcuno dice che non sia da Napoli, io vorrei dire che questo giocatore si fa trovare pronto ogni volta. Logicamente con Osimhen e Mertens al 100% non troverà molte possibilità di partire titolare. La cosa che mi piace di più di lui è che gioca per la squadra, mettendo il bene degli altri davanti al proprio. Ha dato un segnale a tutti, anche ai titolarissimi che in alcune partite pensano di più all’io che al noi. Pinamonti? Se ne parla da almeno cinqueanni, il problema è che ha avuto molti alti e bassi. Sulle sue qualità nessuno può discutere, si tratta di qualità cristalline. Vede la porta, è bravo tatticamente. Ha tutte le qualità per diventare importante, ma deve misurarsi con piazze più importanti. Empoli è un’oasi di felicità, invece il calciatore deve abituarsi a pressioni di tipo diverso. Non a caso l’Inter l’ha dato in prestito, quindi conta ancora su di lui”.

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