Gli interventi di Antonio Giordano, Tiziano Crudeli e Mimmo Malfitano a Radio Marte

A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Antonio Giordano, giornalista.
“Gol di Fabian Ruiz? Il gesto tecnico mi ha scaldato. Mi sono reso conto immediatamente che aveva fatto una prodezza straordinario. Avevo il monitor a portata di mano e mi è capitato il replay del giro dal basso. Un po’ ti scuote perché la palla sembra che stia per andare fuori, fa un giro largo. Sin dal primo momento Fabian Ruiz mi ha rubato l’anima, è un giocatore troppo pieno di calcio, fai fatica a non innamorarti. Continuo a pensare che un centrocampo con Fabian Ruiz, Zielinski e Milinkovic-Savic sarebbe una delle cose più belle del mondo.
Il gruppo del Napoli va invecchiando, qualcuno può andare via. Questo può essere veramente l’anno zero, certe scelte andranno fatte. Insigne già non c’è più, non ci saranno Mertens, Ghoulam e Ospina e siamo già a 4. Andranno verificate le posizioni di Juan Jesus, Anguissa e Tuanzebe. Bisognerà aprire il mercato a Fabian Ruiz. Ma senza catastrofismo, questo è tutto inevitabile, accade ora quello che è già accaduto o accadrà altrove. Non bisogna rimanere aggrappati al simbolismo. Scudetto? Fa una differenza emozionale o meno se lo vinci o no ma comunque può essere l’anno zero.
De Laurentiis non vuole vincere? Perché bisogna cercare per forza qualcosa che non c’è? Ci sono dei retropensieri sui quali mi perdo. Sanzioni per i tifosi della Lazio? Purtroppo è possibile tutto, non ci rendiamo conto delle belve che si nascondono accanto a noi”.

A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Tiziano Crudeli, giornalista.
“Fabian Ruiz? Ho ammirato la prodezza balistica di un giocatore straordinario, che peraltro si ripete sovente visto che ha segnato 6 gol. Ne ho stimo e lo temo in considerazione in vista della partita di domenica. Leao ha segnato 8 gol quindi magari non ha un rendimento costante ma ha colpi degnidi un fuoriclasse. A volte però si dipende troppo da lui, bisogna avere delle alternative e sviluppare un gioco funzionale a Giroud. Se lo lasci lì davanti da solo infatti anche il francese ha difficoltà. Ibrahimovic? Non ci sarà. Le vecchie sfide Scudetto? Ricordare il passato fa bene ma crea anche nostalgia. Abbiamo assistito a sfide memorabili e a partite assolutamente straordinarie ma non possiamo continuare a vivere nel passato. Speriamo che il presente possa regalare diverse soddisfazioni. Kessié? Motivo in più di preoccupazione, le sue ultime partite sono state molto deludenti. Già con la testa sembra lontano dal Milan. Certamente è stato un giocatore importante per il club ma in questo momento il suo rendimento è deludente. Scudetto? Il Milan non è trascendentale ma l’Inter sta stentando a livello offensivo. Coppa Italia? Traguardo importante, si gioca contro l’Inter ed è una semifinale”.

A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Mimmo Malfitano, giornalista.
“Affare a 5 per lo Scudetto? Dico dall’inizio dell’anno che l’unico ostacolo allo Scudetto del Napoli è l’Inter, resto coerente su questo. L’Inter è più quadrata, viste le difficoltà degli ultimi tempi però si può sperare. Non bisogna né esaltarsi né deprimersi, aspettiamo la fine del campionato. Le mie critiche al Napoli dopo il Barcellona? Mi fa ridere che se faccio io una considerazione viene presa chissà come quale affronto. Ma io ne faccio quando le fa tutto l’ambiente. Perché Spalletti non è venuto dopo la partita contro il Barcellona a parlare di attributi? Poteva difenderne il carattere anche in quel caso. Farlo dopo una vittoria è troppo facile. Sfido chiunque dopo aver visto Napoli-Barcellona a non aver avuto dubbi sul carattere della squadra e sul fatto che si sia arresa in maniera incondizionata. Invece di fare bla bla bla, perché non guardiamo la realtà momento per momento? Il Napoli ha vinto in casa della Lazio nei minuti finali e la Lazio si è suicidata. Insigne è stato bravo nel gol e nell’assist ma la mia idea sul fatto che lui sia un buon giocatore e non un campione resta, così come resta l’idea di una squadra che magari può vincere lo Scudetto ma che magari resta una squadra inaffidabile”.

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