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Anna Trieste: “Riconosco a Spalletti grandi meriti. Scudetto? Il Napoli deve fare il suo dovere, poi si vedrà”

Abbiamo raggiunto la simpaticissima e brava collega Anna Trieste. Tra i diversi argomenti affrontati, la corsa scudetto tra Milan, Inter e Napoli  e l’annoso problema legato al razzismo. 

Dopo la vittoria contro l’Atalanta qual è la tua idea su questa corsa allo scudetto?

A mio avviso la partita contro l’Atalanta è stata emblematica. Nonostante le difficoltà palesate in partita, la vittoria può indurci a pensare che tutto sia possibile. Non mi sbilancio perchè ancora non riesco a metabolizzare quanto accaduto nell’anno di Sarri, quando lo scudetto sembrava cosa fatta. Questo campionato lo guardo con un occhio particolare. Credo che questo sia il campionato più assurdo, non dimentichiamo di quando gli arbitri si sono scusati ufficialmente con il Milan e non con le altre squadre. E’ qualcosa che lascia stupiti. A Spalletti riconosco grandi meriti, soprattutto nel periodo più difficile della stagione ha saputo limitare i danni. Ricordiamo la gara contro la Juventus, quando giocò con un organico decimato”. 

Come ti spieghi questo cambio di passo che è mancato in alcuni momenti del campionato, contro squadre meno blasonate. 

“Le gare che ci porteremo dietro, nel senso che potranno avere un peso, sono quelle contro squadre come Empoli o Spezia. Anche se dobbiamo essere onesti e dire che quando è arrivato Spalletti nessuno avrebbe mai pensato ad un Napoli in lotta per la vetta a questo punto della stagione. Detto questo, i punti importanti sono quelli persi con squadre come Spezia ed Empoli. Diciamo che questa peculiarità non è soltanto del Napoli di Spalletti, ma anche di altri allenatori. Il perché potremmo ricercarlo nella mentalità”.

Un tuo parere sulla questione Insigne: poteva essere gestita diversamente?

“Io dico che la questione relativa a Insigne doveva essere gestita diversamente. Nel caso specifico tutto poteva avvenire attraverso una gestione mediatica diversa. Le telecamere, il video ai tifosi, sono tutte cose che il capitano della squadra poteva evitare. Avrebbe potuto salutare tutti a fine stagione”.

Guardando il calendario di Milan, Napoli e Inter, almeno sulla carta, chi ha un cammino più agevole?

“Il Napoli è padrone del suo destino e deve giocarsi le sue chance nelle gare in casa. E’ qui che non deve sbagliare, a cominciare dalla Fiorentina. Deve pensare a vincerle tutte e poi si tireranno le somme”.

Ancora oggi, purtroppo, ci troviamo ad affrontare l’annoso problema legato al razzismo. La tua idea per trovare una soluzione definitiva, semmai ve ne sia una. 

Sai, purtroppo è un fatto culturale. Non è una frase fatta perchè quello che vediamo negli stadi è anche lo specchio di una società. Gli stadi sono dotati di telecamere che possono individuare chi commette determinate azioni, ma andrebbero adottati anche i giusti provvedimenti. Ti faccio un esempio: se si dà una sanzione maggiore al lancio dei fumogeni rispetto ai cori razzisti, allora qualcosa non torna. Bisognerebbe attuare le pene giuste nei confronti di chi è reo di certi episodi, anche perchè non è corretto generalizzare e fare di tutta l’erba un unico fascio”.

L’Italia fuori dai Mondiali, un bel problema oltre che una pessima figura. 

“Sai, Claudio, ci sarebbero voluti e ci vorrebbero degli investimenti nei vivai e nelle infrastrutture. Non è possibile non andare ai Mondiali dopo la vittoria di un campionato europeo. Un’attenta analisi va fatta anche in merito ad un cambio dei vertici federali.

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Claudio Donato

Claudio Donato, giornalista-pubblicista. Al suo attivo diverse collaborazioni con varie testate giornalistiche.