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Gli interventi di Xavier Jacobelli, Delio Rossi e Stefan Schwoch a Radio Marte

A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Xavier Jacobelli, editorialista Tutto Sport

“Ciò che ha sostenuto Mertens corrisponde al vero, non capisco perché Spalletti dica che non ci sono rimpianti. Mai come quest’anno, il Napoli era in lista per vincere lo scudetto. Poi è chiaro che lo vince solo una squadra e che il terzo posto sarebbe un risultato di prestigio, ma resta comprensibile la delusione per uno scudetto che poteva essere e che non è stato.

De Laurentiis decide di gestire la società dil gruppo squadra nel modo che ritiene più opportuno, ma poi in campo ci vanno i giocatori e la sconfitta di Empoli che è l’episodio più eclatante è scaturita a causa di errori. Mi auguro che Mertens venga confermato perché adesso bisogna guardare avanti, alla Champions dove il Napoli non vuole fare la figura da comprimario, ma recitare un ruolo da protagonista e per farlo è necessario rinforzare la rosa. Il primo punto è rinnovare Mertens che non è solo un ottimo attaccante, ma un caposaldo tecnico del Napoli e mi auguro che nella prossima stagione venga impiegato molto più.

Questo campionato è molto intrigante sia per ciò che concerne la vetta che per le ultime posizioni. La Salernitana sono certo che stasera renderà la vita difficile all’Atalanta”. 

A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Delio Rossi, allenatore

“Tutti si ricordano solo l’ultimo periodo e il Napoli e Spalletti hanno fatto un ottimo lavoro, rovinato alla fine perché si poteva vincere lo scudetto, ma questo non deve offuscare il lavoro svolto. 

Mertens? Spalletti ha la squadra sotto gli occhi e poi parto da un presupposto: ogni allenatore vuole vincere e se non lo ha impiegato con una certa costanza è perché forse riteneva altri più adatti”. 

A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Stefan Schwoch, ex calciatore

“La Champions League è sempre un traguardo importante a livello sportivo ed economico, ma il Napoli quest’anno aveva le carte in regola per vincerle lo scudetto e non per provarci. La delusione di non aver giocato almeno fino all’ultima giornata è evidente e non si può nascondere anche perché nessuna squadra sulla carta era superiore al Napoli, forse solo l’Inter per l’ampiezza della rosa, ma ha avuto un periodo di calo e il Napoli poteva e doveva approfittarne. 

La sfortuna di un allenatore che mette fuori Mertens, è che mette fuori Mertens, il capocannoniere del Napoli. Poi è chiaro che Spalletti ha la rosa sotto mano e conosce perfettamente lo stato di forma dei suoi calciatori e se non lo affatto giocare avrà avuto le sue ragioni. Giocare a Napoli non è come giocare in qualsiasi altra piazza, è come giocare nelle top del mondo e anche quando sei terzo o quarto hai pressioni importanti, non è per tutti”. 

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