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Gli interventi di Sabatino Durante, Beppe Galli e Paolo Esposito a “1 Football Club”

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Sabatino Durante, agente FIFA. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.

De Laurentiis ha dichiarato di puntare allo Scudetto, Spalletti è sembrato sorpreso: parole di comodo o lavorerà in quella direzione?
“A volte si fanno dichiarazioni presi dal momento. Il fatto che pare non rinnoverà Mertens e giochi al ribasso con Koulibaly testimonia che la frase sullo Scudetto è una boutade, non mi sembra ci sia questa volontà di pensare alla vittoria. Tra l’altro lo Scudetto non si progetta: se fosse così semplice tutte le squadre di grande livello lo farebbero. Lo Scudetto viene strada facendo, unendo insieme una serie di fattori, come ha fatto il Milan in questa stagione che, nonostante non fosse la squadra più forte, con tempo ed impegno, partita dopo partita, si è meritato la vittoria sul campo”.
Koulibaly, dunque, è uomo mercato: chi suggeriresti per sostituirlo, rispettando i parametri economici di Adl?
“I parametri di Adl sono semplici: vende carissimo e compra al ribasso o con cifre irrealistiche, come nel caso di Osimhen. Ci sono vari giocatori in giro per il mondo che rientrano in questi parametri. Anni fa ho proposto a vari direttori sportivi europei Militao, che in scadenza di contratto si prendeva con due milioni di dollari: il Napoli prese Manolas, l’Inter Skriniar, adesso sappiamo tutti chi sia il difensore neo vincitore della Champions. Ho dei nomi da proporre anche al Napoli, lo farò, poi bisognerà che la società abbia coraggio. Si dice sempre che in Italia il problema sia la mancanza di soldi, ma non è così, mancano le idee: l’Inter prese Lukaku per 85 milioni di euro, e all’epoca, con quei soldi, si prendevano Rodrygo e Vinicius Junior, ma non ebbero il coraggio di rischiare con due ragazzini, a differenza del Real Madrid che ebbe fiducia nei due ed ora si trova con un patrimonio di cinque volte superiore rispetto al prezzo di acquisto. In Italia non impariamo mai e spesso andiamo sulle minestre riscaldate: di nuovo Lukaku in ottica Inter e Pogba in ottica Juve. Per farvi capire il livello: proposi Luis Diaz a maggio 2019, prima della Copa America, ma l’Inter preferì puntare su Sanchez. L’ho portato al Porto per 8 milioni di dollari, lo scorso gennaio l’ha voluto Klopp al Liverpool per 57 milioni di sterline. Ripeto: mancano idee, non soldi. Con gli 85 milioni investiti su Lukaku, cos’ha vinto l’Inter a parte lo Scudetto? Anzi, in Europa League fece danni, in Champions non fecero nulla. Vincere il campionato italiano porta circa 25 milioni di euro, mentre già la tanto bistrattata Conference League ha fatto guadagnare alla Roma 28 milioni di euro e ha riavvicinato i tifosi alla squadra. Per alzare l’asticella non bastano quei calciatori che in Serie A ti fanno la differenza ed all’estero fanno panchina. I nostri dirigenti si devono cospargere il capo di cenere e prendere ispirazione dal lavoro altrui”
Ancelotti ha vinto la Champions anche grazie a Vinicius, il quale ci ha messo un po’ per ambientarsi a Madrid: è un monito a chi non dà ai giovani il tempo necessario?
“Carlo ha vinto soffrendo e limitando i danni, perché giocare a viso aperto contro Liverpool o Manchester City avrebbe portato alla debacle. Il gol di Vinicius è stato studiato in allenamento innumerevoli volte, l’ho visto con i miei occhi. In finale i Reds hanno giocato meglio, ma nel calcio vince chi la butta dentro: il Real c’è riuscito. Sono contento per Carlo, se lo è meritato, basta con questa favola del ‘bel calcio’. Il successo si può raggiungere attraverso tante strade, non per forza col ‘jogo bonito’”.
Sempre più club finiscono in mano ai fondi: presidenti come Adl e Lotito sono destinati a sparire?
“Io credo che le gestioni familiari sono destinate a sparire, andranno avanti fino a quando questi imprenditori guadagneranno, ma la strada è segnata, è solo questione di tempo”
Altra debacle della Nazionale contro l’Argentina: cosa bisogna fare per rilanciare il nostro calcio?
“Bisognerebbe azzerare tutto sia a livello di club che di federazione. Riportarlo ai livelli del passato, oggi, è difficile. In Serie A ci sono troppi calciatori sopravvalutati, che quando vanno all’estero scopriamo non essere nulla di che. Bisogna puntare sui nostri calciatori. I vari Lamela, Pastore, cos’hanno vinto all’estero? Un dirigente è bravo se prende calciatori credibili a livello internazionale”.
Di Maria e Lautaro in gol contro l’Italia, oltre Dybala: il primo può arrivare alla Juve? Ed il secondo può lasciare l’Inter?
“Di Maria può arrivare alla Juve e fare anche bene. Il livello non è altissimo e lui è serio, forte e con tanta voglia di lavorare. Lautaro non credo possa lasciare l’Inter, almeno quest’anno. Ovviamente, salvo offerte irrinunciabili. Per lui sarebbe importare fare ancora un anno in nerazzurro”.

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Beppe Galli, agente FIFA. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.

Debacle azzurra con l’Argentina…
“Ieri non ho visto la partita, dunque non posso giudicarla. Da ciò che leggo sui quotidiani, non c’è stato nulla di positivo. A fine stagione, però, dico che è inutile fare certe partite. Non dico che i nostri abbiano sottovalutato l’obiettivo, ma la stagione è stata tirata e stressante, forse ieri erano a corto di energie, mancavano le gambe”
Spesso si dice che a noi manchino i giovani,
“In Italia la mentalità è sbagliatissima. Da anni non si vede un campione in Italia, perché vengono le seconde scelte, non le prime. Allora perché non lanciamo i nostri giovani, visto che a livello di under21 siamo competitivi? Bisogna avere il coraggio di lanciare i nostri ragazzi, magari anche obbligando le società di Serie A a mettere un numero minimo di italiani in campo. Non è cambiato nulla dopo la debacle della gestione Ventura, né con il decreto crescita. Ho paura non cambierà nulla neanche stavolta”
Giusto per la Juve lasciar partire Dybala a zero?
“Io sono contro alle minestre riscaldate, dunque non ho piacere nel ritorno di Pogba. Per quanto concerne Dybala, sarebbe giusto lasciarlo partire a patto di sostituirlo con un giovane valido, non con Di Maria che, sarà anche forte, ma ha già una certa età. Così non lavori per il futuro, purtroppo. Poi, ci vuole pazienza: se metti un giovane in campo devi dargli tempo, mentre in Italia se un ragazzo fa una partita buona è fenomenale, se ne sbaglia una non è all’altezza. La situazione economica dei club italiani è disastrosa, dunque iniziamo a non spendere troppo sugli ingaggi e puntiamo sui nostri ragazzi. Il primo Scudetto deve essere quello della contabilità. Quest’anno ha vinto il Milan che non è la prima squadra per monte ingaggi, questo è un segnale molto forte: non sempre un nome altisonante che guadagna cifre spropositate sia migliore di un ragazzo che percepisce di meno. All’estero giocano i 2002 ed i 2003 titolari, da noi neanche in Lega Pro ci sono ragazzi così giovani”
Sei dunque d’accordo con la politica di Aurelio De Laurentiis?
“Il Napoli ha un grande direttore sportivo, Cristiano Giuntoli. Lui, grazie anche ai suoi collaboratori, sarebbe un esempio da seguire. Il calcio ha superato i limiti, anche in Francia con Mbappè abbiamo visto qualcosa di assurdo, ma non bisogna dare la colpa né ai tifosi, né agli agenti: solo i presidenti hanno il potere di accettare certi ingaggi. Bisogna seguire le strade tracciate da Napoli e Milan”

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Paolo Esposito, giornalista e conduttore televisivo, amico di Aurelio De Laurentiis. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.

Ambiente e Spalletti sconquassati dalle dichiarazioni di Adl?
“A me è piaciuto, finalmente per la prima volta ha parlato di Scudetto. Non ha sconquassato nulla, anzi. Io stesso gli ho consigliato Bernardeschi, dopodiché ha contattato Pastorello per proporre la sua offerta. Aurelio è stato sempre un vincente nella sua vita, e se non ha mai parlato di Schsetto è perché aveva paura di fallire. Evidentemente ora è il primo a crederci, dopo una stagione buttata per un finale strano, in una stagione in cui il Napoli è stato inferiore a nessuno”
Piano B se non arriva Bernardeschi?
“Adl, insieme all’ottimo Giuntoli, hanno sicuramente un piano B, ma per ora restano concentrati sull’ex Juve. C’è una offerta da 2.5mln di euro più bonus, lui ne prendeva 4 a Torino, dunque ci sta pensando. Federico è un gran calciatore, integro fisicamente, e sicuramente a Napoli si rilancerebbe. Bernardeschi escluderebbe Mertens? No, non c’entra niente. Dries sa benissimo che alla sua età non può giocare tutte le partite, né chiedere più dell’offerta del Napoli da 1.5mln di euro netti più bonus. Infine, i due non giocano nello stesso ruolo”.
Credi alla notizia che Mertens abbia già firmato con la Lazio?
“Non ci credo semplicemente perché non è possibile: il ragazzo, fino al 30 giugno, non può firmare con nessuno, avendo il Napoli una clausola unilaterale per il rinnovo. Questa clausola non sarà esercitata perché Adl deve abbassare il monte ingaggi, ma la proposta al belga è stata fatta. Sono altresì convinto che il presidente allestirà una squadra all’altezza di superare il girone di Champions. Occhio alla Juve l’anno prossimo: perderà Dybala, ma se arriveranno Di Maria e Pogba torneranno ad essere favoriti”
Debacle nazionale…
“Non parliamo della gara di ieri: mancavano Insigne, Verratti ed Immobile. Immaginiamo l’Argentina se avesse giocato senza Messi, Di Maria e Lautaro! Inoltre siamo a fine stagione e la gara di ieri non rappresentava un obiettivo reale”.

 

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