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Gli interventi di Rino Foschi, Stefano Caira e Pasquale Salvione a “1 Football Club”

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Rino Foschi, ex direttore sportivo e presidente del Palermo. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.

Paulo Dybala sembrava essere ad un passo dall’Inter, ma c’è stata una brusca frenata: c’è possibilità che possa saltare l’affare? “Dyabala è un calciatore che doveva fare meglio quando era alla Juve; c’è stato un tentativo del club di trattenerlo con determinate promesse proposte dai bianconeri, le quali poi poi non sono state mantenute. Per questo motivo è andato via dalla Juve. L’Inter è ancora vicina al calciatore, mi auguro che l’operazione vada a buon fine. Se non dovesse andare in porto, andrà all’estero, ma suppongo che presto si chiuderà la trattativa con i nerazzurri”. Quanto è soddisfatto di aver scoperto un fenomeno come Dybala? Ci sarà un calciatore come Paulo in futuro? “Ho scoperto Cavani ed altri calciatori talentuosi, ma Dybala me lo sono ritrovato. Ci sono tanti giocatori importanti attualmente, ma nel calcio europeo si tende sempre ad andare a scadenza e lasciare i rispettivi club a parametro a zero”. È una coincidenza che tanti calciatori arrivino in scadenza o è una tattica applicata dai loro stessi agenti? “Sono regole particolari, le quali sono andate in vigore tempo fa. I calciatori sono supportati dai loro procuratori, i quali consentono a questi campioni di guadagnare tanto. In questo momento, anche i presidenti non italiani sono collegati agli agenti dei giocatori. Chi ha più forza va avanti, non esiste più un legame basato sulla’affetto. La figura del direttore sportivo è diversa da qualche anno fa, la situazione in generale è differente rispetto a prima. Ed è da qui che scoppia la crisi, la quale coinvolge tante società attualmente. Credo che ognuno deve fare il suo lavoro, procedere con regole precise e rispettare dei vincoli stabiliti. Non vedo più la passione di alcuni anni fa, non esiste più nulla di ciò che si verificava in passato”. Per quanto riguarda il Napoli, tanti sono i calciatori in scadenza: De Laurentiis quale dei tanti dovrebbe tentare di trattenere? Inoltre, cos’è successo a Salerno tra Sabatini e Iervolino? “Sono convinto che De Laurentiis non venderà il Napoli e tenterà di vincere lo scudetto. Il presidente farà di tutto per trattenere i calciatori in scadenza proprio per essere far sì che gli azzurri siano primi in Italia. Per quanto riguarda la Salernitana, la situazione di Sabatini è molto complessa, anche all’interno di quello scenario c’è stato l’intervento dei procuratori dei calciatori. Il ds ha ottenuto risultati importanti, centrando una salvezza straordinaria, ma ci sono state delle divergenze con il presidente e Sabatini ne ha pagato le conseguenze. Stimo molto Walter, il presidente non ha fatto una gran figura, perché deve essere consapevole che l’obiettivo raggiunto con l’apporto del ds rappresenta un’impresa storica per la storia di questa squadra”.

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Stefano Caira, agente FIFA ed ex procuratore di Francesco Totti. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.

Insigne è stato considerato spesso il Totti napoletano: sarebbe stato il caso di trattenerlo? “È un discorso difficile e farlo oggi è piuttosto futile. I tempi sono cambiati, anzi è già un risultato importante che Insigne sia rimasto al Napoli per un periodo così prolungato. Un personaggio come Lorenzo può regalare spettacolo anche altrove, inoltre percepirà un ingaggio molto elevato in Canada”. Mourinho ha avuto un grosso impatto alla Roma: dopo il colpo Matic, ti aspetti altri colpi grossi? “La Roma punterà su calciatori svincolati o particolarmente legati a Mourinho, quindi già pronti per essere allenati, piuttosto che giovani da pagare tanto e da aspettare. Trattanere Zaniolo potrebbe essere un’affare rilevante per la società, ma la situazione è particolare. Nessuno dei due vuole trattenersi, ma neppure lasciarsi, è una questione galleggiante. Se dovesse arrivare un’offerta allettante, la società potrebbe prenderla in considerazione, è una questione piuttosto fluida”. Il Napoli di De Laurentiis compirà 18 anni ad agosto: ti aspettavi qualcosa in più da parte della società nel corso di questo periodo? “Ci si aspetta sempre tanto da squadre importanti come il Napoli, per la passione dei tifosi e per il calore della piazza partenopea. Credo che negli anni la società abbia fatto investimenti costosi , ha avuto in rosa calciatori rilevanti e tutt’oggi sono presenti sotto l’ombra del Vesuvio. I soldi, tuttavia, a volte giocano un ruolo importante”. I calciatori tendono spesso ad arrivare al termine del loro contratto con i rispettivi club: è solo una causalità o è una loro volontà? “Anni fa proposi in un’assemblea di Lega di offrire ai calciatori contratti annuali, un’idea che fu scartata. Oggi comincia ad essere, invece, un discorso serio da affrontare. Per esempio Lukaku è stato pagato tanto dal Chelsea, eppure vuole tornare all’Inter e tornerà a Milano: le società sono in buona parte schiave dei calciatori. Quest’ultimi sono dei professionisti, la “fortuna” è che ci sono le finestre di mercato, altrimenti situazione simili si verificherebbero ogni settimana”.

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Pasquale Salvione, direttore della versione digitale de ‘Il Corriere dello Sport’. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.

L’Italia potrebbe essere identificata come il cimitero degli elefanti: è vero? “Il gap principale con gli altri campionati è sicuramente rappresentato dall’aspetto economico. In Premier League hanno saputo valorizzare il prodotto, le squadre di bassa classifica hanno un budget economico sicuramente elevato rispetto alle squadre italiane. Lukaku è un calciatore di grande qualità con un impatto straordinario, ma al Chelsea non ha trovato un’intesa con Tuchel. Matic è una scelta d’esperienza, sarà sicuramente importante per Mourinho. C’è una differenza sostanziale tra il campionato italiano e principalmente quello inglese, ma alcune difficoltà ecomiche sono condivise anche da altre leghe”. Dybala e Lukaku sono vicini all’Inter: come si può pareggiare un simile tridente tridente in Serie A? “È un tridente spaventoso, ha nuneri e capacità realizzative tra i migliori del mondo. Se si analizza, tuttavia, anche il futuro tridente della Juve (Di Maria, Vlahovic e Chiesa), probabilmente, anche per la capacità del tecnico, secondo me è meglio assortito. Sulla carta, quindi, il reparto offensivo dei nerazzurri senza dubbio è migliore, ma forse a livello di compatibilità è superiore quello della Juve”. Per quanto riguarda il Napoli, Fabian è finito nel mirino di alcune squadre di Premier: quale calciatore potrebbe sostituirlo? “Per la qualità dal calciatore, credo sia difficile trovare un sostituto all’altezza di Fabian, Spalletti ha sempre elogiato questo calciatore per le sue doti. Antonin Barak, che ha caratteristiche offensive importanti, potrebbe, però, rappresentare un sostituito adeguato. Il ceco ha dato tanto al Verona, potrebbe essere il profilo giusto che rientrerebbe nei parametri economici ideali del Napoli. Nonostante I tanti sondaggi, al concreto, tuttavia, si arriva difficilmente oggi. Al momento non ci sono offerte presentate al Napoli per Fabian ed altri giocatori che vogliono cambiare aria”. Mertens pare abbia accettato di ridursi l’ingaggio pur di restare al Napoli: è una notizia veritiera? “A me non risulta questa notizia, bisogna attendere e verificare. Mi auguro che da parte di De Laurentiis ci sia la consapevolezza di poter effettuare delle manovre importanti per risollevare la piazza azzurra, i rapporti tra le due parti è ai minimi storici. Gli eventuali rinnovi di Koulibaly e Mertens farebbero piacere ai tifosi, rappresenterebbero un punto d’incontro con la piazza e darebbero un senso alla campagna acquisti della società. È necessario ridurre la lontananza creata in questi mesi tra il Napoli e il popolo azzurro”. Qualora Mertens dovesse decidere di restare, si scarterebbe l’ipotesi Deulofeu? “Non credo perché Gerard può ricoprire diversi ruoli d’attacco. Inoltre, l’arrivo di Deulofeu potrebbe essere determinato dalle cessioni di altri azzurri, anche perché rientra nei parametri tecnico-tattici del Napoli”.

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