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Gli interventi di Antonio Giordano, Gianluca Monti e Gianluigi Longari a Radio Marte

A Radio Marte nel corso di “Marte Sport Live” è intervenuto Antonio Giordano, giornalista
“Mi è piaciuto scrivere una lettera a Mertens. Penso che i giornalisti debbano raccontare quelle che sono le emozioni della gente. Ho tentato di andare a leggere dentro un rapporto che non ha mai avuto momenti di conflittualità, non ha mai espresso atti di ruffianeria. Poi ognuno può pensare alla furbizia e alle espressioni un po’ scugnizze di Mertens. Ho sempre pensato che dentro Mertens nei confronti di Napoli e viceversa ci fosse un’attrazione particolare e non si arriva a dare il nome ad un figlio se non c’è tutto ciò. Per forza uno dei due deve alzare il telefono e chiamare l’altro tra De Laurentiis e Mertens. Io mi aspetterei che lo facesse il presidente. Ci sta anche che non lo faccia perché possa pensare che la sua offerta l’abbia già fatta e che la richiesta di Mertens fosse una provocazione. Il passo lo dovrebbe fare De Laurentiis senza essere paraventoso, facendo un passo convinto dentro un progetto preciso economicamente, spiegandogli che sia l’offerta più importante che si possa fare. Altrimenti ognuno per la sua strada senza strategie, risparmiateci un finale indegno. Onestamente la prima offerta del Napoli che non ricordo a quanto risalga, è più o meno congrua. Il grande freddo è scattato nelle dinamiche comportamentali dei due, nelle cose che De Laurentiis dice in conferenza stampa e nella scelta di Mertens di prendere l’aereo per andare in Nazionale. Che piaccia o no De Laurentiis è il presidente del Napoli. Capisco la gente, faccio fatica a capire la strategia comunicativa del Napoli. Joao Pedro? Non so dove possa stare al Napoli avendo già Osimhen e Petagna. Tra Ostigard e Casale scelgo il primo”.

A Radio Marte nel corso di “Marte Sport Live” è intervenuto Gianluca Monti, giornalista
“Mertens? Se anche ci si dovesse salutare, sarebbe il caso di farlo in un altro modo e non con le Pec. Sarebbe stato auspicabile che ci si salutasse in modo diverso. Una telefonata può riaprire la trattativa, ma c’è il gioco delle parti e nessuno vuole chiamare per primo. Deulofeu? Dipende al 33% da Ounas, Politano e Mertens. Se non ci sono determinate uscite e non c’è la certezza che determinati rinnovi non vadano in porto, non si può agire sul mercato. Koulibaly? È un giocatore progetto, passa tutta la differenza del mondo tra la rivoluzione nel momento in cui dovesse andare via lui e la restaurazione nel caso in cui dovesse restare. Farà la differenza anche nel rapporto tra il presidente e l’allenatore. Il Napoli ha perso dei leader come Insigne e Ospina e rischia di perdere anche Mertens. È inaccettabile dire che Luperto sia scarso perché quest’anno ha fatto la sua migliore stagione. Se il 4º difensore quest’anno è stato Tuanzebe da gennaio, poteva farlo anche lui. Magari le scelte sono diverse perchè probabilmente lui vorrebbe andare a giocare. L’Empoli non l’ha riscattato perché non vive un buon momento. È un momento di grande crisi del rapporto tra società e tifoseria che dura da qualche anno, sicuramente qualcosa non ha funzionato. Che ci sia un problema grande di comunicazione da parte della società nei confronti della città è evidente. Nel momento in cui la passione si spegne un po’, si decide di spendere i propri risparmi in maniera differente”.

A Radio Marte nel corso di “Marte Sport Live” è intervenuto Gianluigi Longari, giornalista
“Il Napoli aspetta le cessioni, è un male comune per le squadre di Serie A, aspettano le uscite per acquistare. Il Napoli qualcosa sotto traccia lo sta facendo, ma la priorità in questo momento è decidere cosa fare dei rinnovi di contratto. Se con Koulibaly non si arrivasse ad un accordo, nascerebbero problemi anche con Spalletti che lo vede come il leader massimo. Deulofeu? Potrebbe arrivare anche con l’uscita di Politano e Ounas e la permanenza di Mertens. Ostigard? Il Napoli sta pensando a Casale, piace da gennaio. La trattativa era stata definita conclusa troppo frettolosamente. Inter? Su Dybala c’è da diverso tempo, non vi so dire se rischia di non andare lì, ma la società ha bisogno di fare delle cessioni. Deve anche abbattere il monte ingaggi del 15%. È complicato trovare la quadra per inserire un contratto come quello di Dybala in questa situazione. Io non penso che Dybala abbia qualche difficoltà a trovare squadra, ma sta aspettando l’Inter per un patto verbale di reciproca priorità. Zaniolo? Lui ha un contratto con la Roma fino al 2024, una permanenza lì dovrebbe implicare un rinnovo di contratto. Risulterebbe un problema arrivare ad un anno dalla scadenza per un giocatore così giovane e di prospettiva, quindi la Roma se lo vuole tenere deve rinnovargli il contratto, altrimenti deve aprire i canali di comunicazione con altre squadre, la Juventus è sul pezzo”.

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