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EDITORIALE – Un Napoli poco brillante vince solo, in extremis, con Raspadori

Editoriale post Napoli – Spezia. Ahimè, ancora una volta il turnover esagerato di Spalletti non ha convinto. L’unica nota positiva il risultato, ovvero il successo ottenuto, solo in extremis, ad un minuto dal novantesimo, in virtù di una rete dell’ultimo arrivato Giacomo Raspadori. Come contro il Lecce, gli azzurri hanno sofferto tantissimo la difesa ad oltranza degli avversari che hanno chiuso, quasi sempre tutti gli spazi. Lo Spezia, ogni volta che scende a Napoli, recita con grande personalità la sua parte e da qualche anno si sta rivelando la bestia nera dei partenopei, per poco non ha dato un altro dispiacere ai tifosi napoletani. Ma tant’è, nel calcio, più di tutto, conta il verdetto del campo, il quale permette a Di Lorenzo e compagni di andare in testa alla classifica, in condominio col Milan, con 14 punti, aspettando la partita odierna dell’Atalanta, che vincendo scavalcherebbe le due attuali capolista, prontandosi a quota 16. Il turnover del tecnico toscano che ha fatto sedere in panchina gente come  Kim, Anguissa, Zielinsky, Lozano, Lobotka, non confermando quindi l’undici che ha stravinto in Coppa, n stava per rovinare tutto se non fosse stato per il guizzo di Giacomino. Insomma, il Napoli sembra soffrire in maniera spropositata il turnover massiccio. Spalletti si salva da nuove critiche soltanto grazie al successo. Gli azzurri, quando non giocano i cosiddetti titolari stentano tantissimo al punto di non ritrovare gli schemi. Non riesco a capire il perché il mister si intestardisca a fare tanti cambi al cospetto di squadre cosiddette provinciali. Qual è lo scopo? Far riposare i migliori? Ma come è possibile che siano già stanchi, ad appena meno di un mese dall’inizio della stagione? Questi gli interrogativi che mi pongo. Il Napoli 2 non gioca col collettivo, bensì si lascia andare alle iniziative personali, alle giocate istintive e soprattutto ad azioni sconclusionate.  Quello visto ieri al Maradona non era neanche la brutta copia della squadra che aveva stracciato il Liverpool. Non vedo le ragioni per cui, per esempio, non confermare il trio di centrocampo composto da Anguissa, Lobotka e Zielinsky che era risultato, finora, il centrocampo migliore di tutto il campionato, per dare spazio a Ndombele che non è neanche al10% della condizione, ad Elmas che non riesce mai a giocare nel suo ruolo naturale. Una formazione ambiziosa non può e non deve essere sfalsata lasciando in panchina i perni fondamentali che garantiscono affidabilità e sicurezza. Forse il Real Madrid, il Barcellona, il Bayern adottano il turnover massiccio? Assolutamente no, infatti in Liga, in Bundesliga giocano sempre gli stessi in tutte le competizioni e contro chiunque. Fortuna ha voluto che nel finale ci sia stato il colpo di scena che ha salvato la partita, altrimenti oggi staremmo a fare tante di quelle polemiche che neanche immaginate, facendo salire nuovamente sul banco degli imputati Luciano Spalletti. La rete di Raspadori, quando tutto sembrava ormai compromesso, facendo rivivere lo 0 a 0 con il Lecce, ha cancellato di colpo lo sconforto, le critiche e la maledizione delle squadre piccole. Il mio auspicio è che l’allenatore di Certaldo impari molto dalle partite con il Lecce e con lo Spezia, affinché non caschi più nella tentazione di riproporre questa sua fisima di far riposare i calciatori migliori. Se proprio si vuol adottare questa soluzione è molto meglio farli giocare dall’inizio ed a risultato acquisito sostituirli. 

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