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Gli interventi di Dario Marcolin, Domenico La Marca e Ciro Venerato a “1 Football Club”

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Dario Marcolin, ex calciatore del Napoli ed attuale cronista di Dazn. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.

Sono tanti gli impegni di questo periodo prima dell’inizio dei Mondiali… “Arriva questo Mondiale spacca campionato che dispiace un po’. Non siamo pronti in realtà a vivere questo periodo senza Serie A. Ci sarà da capire come finire questa prima parte di stagione, in particolare il Napoli per le due gare che deve affrontare. Sta trovando tanta continuità e sta offrendo un grande gioco sia in Italia sia in Europa. La squadra azzurra ha abbassato il monte ingaggi ed ha ringiovanito la rosa. Spalletti sta proponendo un grande gioco in verticale, la squadra ha tante capacità di andare in gol. Ha dei nuneri straordinari in Europa. Kim è stata la sorpresa del campionato, è il “militare’, non regala un centimetro durante le partite. Gli acquisti di questa estate hanno creato un nuovo ciclo”. Meriti degli allenatori dei quattro club primi in Serie A? Segnale per il calcio italiano? “Si tratta dei tecnici con più panchine nel campionato, ma anche più innovatori in un modo e in un altro. Per quanto concerne Spalletti, mi è piaciuto nei cambi effettuati e non, ha percepito in più di una volta quando cambiare o meno i calciatori in campo. Ha oscillato tra aspettare e fare, questo è il polso di un allenatore il quale conosce bene la propria squadra. Cambiano i calciatori, ma il prodotto testa il medesimo, titolare di un’ora e di mezz’ora…”. L’Atalanta può restare in scia con le altre big italiane? “È una squadra fastidioosa. È diventata maggiormente pratica con la nuova filosofa applicata. L’Atalanta è una squadra che fa paura per il suo reparto offensivo. Arriverà sino alla fine in queste posizioni”. Giudizio sull’avvio di stagione di Meret? “È il miglior portiere della Serie Attualmente nei mumeri e nelle prestazioni sfornate in questo avvio di stagione. È parte integrante della squadra, un vero punto di riferimento per il Napoli. Ha trasformato la sua timidezza in campo, ha mostrato il suo valore al campionato italiano”. Tra gli infortuni degli azzurri, l’assenza di Anguissa è stata la più pesante? “È un calciatore fantastico, ha avuto una crescita spaventosa. Si tratta di un giocatore universale, ha mostrato il suo valore anche dal punto di vista offensivo. È completo, ha dimostrato di saper fare tutto. Non è mancato per fortuna del Napoli Stranislav Lobotka, un calciatore non replicabile in Europa. Ndombele, inoltre, sta tornando in condizione, sembra che danzi sul pallone, ha una tecnica pazzesca. Ma per quanto concerne Anguissa, è pesata tanto la sua assenza. Svolge il ruolo di sei calciatori contemporaneamente”. Quanto sarebbe bello far parte dello staff del Napoli? ” “Il Napoli ha un grande staff, ma è sempre stupendo far parte della dirigenza del Napoli. In passato come oggi, lo staff del club partenopeo è sempre stato prestigioso. Essere parte del Napoli e della società azzurra era allo stesso livello di importanza del Real Madrid di Del Bosque È sempre stata una piazza fantastica”.

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Domenico La Marca, avvocato ed esperto in diritto sportivo. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione de IlSognoNelCuore.com.

Il momento di Osimhen – “In questo momento Victor Osimhen è senza dubbio il migliore centravanti della nostra Serie A, è un calciatore che sposta gli equilibri e proprio in tale aspetto è migliorato notevolmente. In tanti dubitavano che il Napoli ammirato soprattutto in Champions League potesse girare alla perfezione anche con la presenza del centravanti nigeriano, Osimhen invece ha dato dimostrazione di essere più partecipe alla manovra ed anche l’assist ad Elmas è il segnale che il giocatore in qualche modo si sta adeguando ai dettami tattici di Spalletti. Inoltre, mi piace mettere in risalto la fame di vittorie di questo ragazzo che, dopo aver siglato il gol del momentaneo pari al Gewiss Stadium, ha pensato solamente a portare il pallone a centrocampo, proprio a rimarcare la sua voglia di ottenere il massimo della posta in palio. Questo gesto non è passato inosservato e denota un carattere da leader che, partita dopo partita, sta emergendo sempre di più
Sorteggio, Eintracht Frankfurt – “È chiaro che è stato un sorteggio favorevole, evitare in primis il Psg ma anche le altre due tedesche Dortmund e Lipsia, che vantano una maggiore esperienza internazionale soprattutto in Champions rispetto all’Eintracht, è stato importante. L’Eintracht è una squadra che vanta comunque delle individualità importanti, non parliamo di nomi altisonanti, ma di giocatori che in un ambiente sereno stanno crescendo, mi riferisco ai difensori Ndicka e Tuta ed in particolar modo a Lindström, talento danese prelevato per pochi spiccioli nonostante fosse sui taccuini di tutti i più importanti club europei, e che oggi sta facendo il definitivo salto di qualità. Non dimentico nemmeno Kolo Muani, preso a parametro zero e che la scorsa stagione aveva suscitato l’interesse del Milan, ed in particolar modo la stella della squadra, Daichi Kamada, che dopo una stagione di apprendistato in Belgio, dopo la quale era stato vicinissimo al Genoa, è diventato anno dopo anno un punto fermo della squadra. Il nipponico rappresenta forse il maggiore pericolo per il Napoli considerata la spiccata capacità di inserimento, non è un caso che nonostante sia un centrocampista attualmente sia il capocannoniere della squadra.
La Juventus – “La Juventus sta riuscendo nella sua missione di arrivare alla sosta ottenendo una serie di risultati positivi nonostante le numerose defezioni, e accorciando in maniera importante in classifica e forse aprendo a scenari impensabili fino a qualche settimana fa. Con l’Inter è arrivata una vittoria che vale tantissimo, non solo in termini di classifica ma anche dal punto di vista del morale, i bianconeri hanno interrotto la recente tradizione negativa che ha caratterizzato le sfide con le big del campionato e in particolarem modo con i nerazzurri. Inoltre, spenderei due parole per Miretti e Fagioli. Questi ragazzi sono la lampante dimostrazione che in Italia il talento è presente, si tratta due giocatori che stanno emergendo alla grande in una Juventus che ha trovato in questi due campioncini energie fresche ed una naturale sfrontatezza che li porterà lontano. È chiaro che non bisogna caricarli di inutili pressioni e soprattutto accettare la possibilità che possano sbagliare alcune partite nel loro percorso di crescita, ma credo che proprio attraverso i Miretti e i Fagioli la Juventus possa ritornare grande e in tal senso aver puntato sul progetto Juventus under 23 (Next Gen), unica squadra in Italia, si sta dimostrando con il passare del tempo una mossa strategica di assoluto spessore.”
Il Nantes – “Il sorteggio per la Juventus in Europa League è stato favorevole, il Nantes è squadra che sta facendo fatica anche in Ligue 1, i giocatori di maggiore interesse sono: Ludovic Blas, che in questi anni non è stato capace di fare il definitivo salto di qualità, visto che a soprattutto a livello giovanile si parlava di un giocatore destinato ad una grandissima carriera, il nigeriano Moses Simon ed infine il portiere Lafont, che in Italia ha vestito la maglia della Fiorentina, un altro ragazzo che era proiettato ad un altro tipo di percorso, visto che anche a lui da giovanissimo aveva mostrato un talento al di sopra della media.”
La Salernitana – “Purtroppo la Salernitana ha gettato l’occasione di allungare sulla Cremonese, per certi versi la sfida con l’undici di Alvini mi ricorda lo stesso canovaccio visto con l’Empoli all’Arechi, con i granata capaci di passare in vantaggio ma non altrettanto bravi a chiudere l’incontro, per poi essere puniti per un singolo episodio, con i toscani una deviazione mentre con i lombardi con un calcio di rigore che si poteva tranquillamente evitare. Fino a questo momento, nonostante tutto il campionato della Salernitana sia di ottimo livello, rappresenta un rammarico, visti gli exploit in trasferta ottenuti con Juventus e Lazio, sprecare punti soprattutto all’Arechi con avversari che per qualità di rosa appaiono inferiori.”

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Ciro Venerato, giornalista Rai. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.

Pensieri sulla crescita di Anguissa? “A Napoli era conosciuto meno, ma l’ho visto giocare in Spagna. Come sabato sera i tifosi hanno scoperto il piede educato e la tecnica di Ndombele. Franck doveva solo trovare fiducia in se stesso, in Premier aveva pagato troppo dazio al Fulham. La mancanza di autostima e i tanti infortuni hanno impedito la crescita di un grande giocatore, il quale ha anche una notevole tencica individuale. Riesce a chiudere spesso triangoli con i suoi compagni di squadra in una porzione di pochi centimetri, dialoga con calciatori ispirati come Zielinski, Lobotka e Kvara. Penalizzato forse esteticamente dal proprio fisico, ha comunque dei piedi molto nobili”. Chi rischia di perdere più punti tra Napoli e Milan questa sera? “Istintivamente i rossoneri porrebbero soffrire maggiormente, anche perché la Cremonese è una squadra tosta da battere. Per quanto riguarda la gara del Maradona, è una squadra diversa rispetto allo scorso anno, molto iù pratica e meno bella. Con molta franchezza, preferirei vestire i panni di Spalletti, piuttosto che quelli di Pioli. Mi aspetto un turno interlocutorio, nel.quale sia Napoli sia Milan vinceranno rispettivamente con Empoli e Cremonese. Forse non ci saranno risultati roboanti, anche per la stanchezza delle formazioni e per i prossimi impegni dei due club”. Margini di miglioramento di Kvara e Leao? “Sono due calciatori apparentemente uguali, ma profondamente diversi. Il georgiano ama partire palla al piede, il portoghese è un attacante che gioca ed attacca la profondità. Poi Rafael è un po’ più punta, Khvicha più ala, ma entrambi sono fenomeni e possono fare la differenza”. Forse Khvicha è stato più costante del portoghese… “Alla sua prima stagione in Serie A Leao ha pagato dazio, ha impiegato più di un anno per entrare al meglio nel tessuto rossonero. Kvara, invece, è subito esploso, mostrando immediatamente il proprio valore”. Probabile formazione del Napoli? “Dovrebbe essere preferito Ostigard a Juan Jesus. Riflessione in corso per Spalletti se schierare o meno Osimhen, o lanciare dal 1′ Simeone. Al posto di Kvara, invece, dovrebbe giocare Raspadori, piuttosto che Elmas, un centrocampista adottato in quel ruolo. Partirà titolare Politano, andrà in panchina Lozano”. Arda Guler del Fenerbahce al Napoli? “Non mi risulta… A gennaio non ci sarà nessun mister X. Bisogna trovare forse una sistemazione a Demme, anche perché la società azzurra non dovrebbe affondare nessun colpo. Per giugno, invece, ci sono tanti calciatori monitorati, ma non c’è nessuna fase calda attualmente. Se in estate dovesse arrivare un’offerta irripetibile per Osimhen, la società farà delle valutazioni e troverà soluzione per rimpiazzarlo. Sarà attiva, inoltre, anche la clausola rescissoria di 50 milioni di Kim, anche se il Napoli avvierà i contatti con gli agenti del coreano per discutere a riguardo e trovare una soluzione migliore. Magari si potrebbe vendere anche a 100 milioni, se dovesse arrivare un’offerta allettante…”. C’è davvero la possibilità di assistere al passaggio delle italiane ai quarti in Champions? “Me lo auguro anche perché non è scontato. Non si è trattato di un sorteggio estremamente benevolo. Per il Milan sarà complicato affrontare il Tottenham ed un grande tencico come Conte. Gli Spurs possono contare su valori tecnici superiori. I rossoneri sono un’ottima squadra e potrebbero creare problemi alla difesa degli inglesi, non sarà una gara completamente scontata. Naturalmente sia Porto sia Eintracht Francoforte sono squadre più abbordabili da superare, ma sono degli impegni ugualmente difficili. Per il Napoli sarà una gara alla portata del proprio valore. L’Inter forse potrebbe avere l’impegno maggiormente agevole, anche se il Porto va rispettato soprattutto per i recenti percorsi europei dei portoghesi”. Possibile approdo di Conte alla Juve? “Antonio ha ricostruito buoni contatti con la Juve, ma non c’è nulla di vero di un possibile approdo alla corte bianconera al termine della stagioe. Il Tottenham è uno dei club più ricchi del mondo, prima di perdere Conte la società farà di tutto per trattanenerlo e soddisfare le sue richieste. Mi viene da pensare all’Arsenal e il progetto ovviato da Arteta: potrebbe accadere lo stesso agli Spurs. Nel prossimo anno l’allenatore italiano potrebbe restare e pensarci due volte prima di lasciare la Premier”. In base a cosa si giudica un allenatore? “Spesso i tecnici che hanno vinto tanto con squadre forti sono stati osannati. Ma è più importante ottenere trionfi con club molto forti o raggiungere obiettivi inferiori con squadre di media-bassa classifica. Amo allenatori che magari mi hanno emozionato anche senza vincere trofei prestigiosi. Basti citare la Fiorentina di Prandelli, il Napoli di Sarri e Luciano, il Foggia di Zeman… Per dare la palma d’oro ad un allenatore bisogna sapere che impatto ha avuto con la rispettiva squadra, nonostante le numerose vittorie”.

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