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Editoriale – Fortunatamente il Napoli subisce sconfitte indolori

Per Il Napoli, ieri sera, al Maradona, nel match amichevole con il Villarreal,  arriva la seconda sconfitta stagionale, dopo quella in Champions a Liverpool, prima in casa. Un 2 a 3 che non fa testo e non porta conseguenze, in quanto non c’era nulla in palio e poi, in campo non vi era la formazione che sta dominando in Italia e in Europa. Addirittura, nel secondo tempo erano rimasti solo Meret, Kvaratskhelia che hanno giocato tutti i novanta e passa minuti, quindi Mario Rui e Raspadori, usciti dopo una sessantina di minuti di gioco, per lasciare spazio ai giovani della Primavera. Questo ko inutile, dunque, non fa danni e la partita con gli spagnoli è servita per dare delle indicazioni a Spalletti che tuttavia dalla panchina si è arrabbiato per gli svarioni commessi dai suoi che hanno consentito a Albiol e compagni di battere facilmente Meret. La nota lieta è che il georgiano ha dato la sensazione di essersi ripreso dall’infortunio, peraltro è stato l’autore della trasformazione impeccabile del rigore del 2 a 3 finale.  In ombra Raspadori, mentre Osinhen, titolare nella prima frazione, si è confermato realizzando un altro grande gol, quello del momentaneo pareggio azzurro. Certamente perdere è sempre brutto, tuttavia perdere le gare inutili non lascia l’amaro in bocca. Mercoledì sera ci sarà, sempre a Fuorigrotta, l’ultima amichevole, pre ripresa, stavolta con i francesi del Lille, per riscattarsi immediatamente dalla sconfitta e per cominciare a pensare nuovamente in grande in ottica campionato. L’attesa sta per finire e tra poco rientreranno anche i nazionali reduci dal Mondiale, per cui tutto ritornerà come prima, almeno questo è l‘auspicio della piazza napoletana e dell’allenatore toscano, il quale, a fine partita, ha sicuramente strigliato a dovere la squadra, colpevole di scarsa concentrazione, però ci può stare, i giocatori non sono macchine, o robot a comando e talvolta può succedere di commettere qualche errore, specialmente in partite che non contano. Per Spalletti, nonostante tutto, da questa gara è giunta la certezza di avere un centravanti straordinario che ha il gol nel sangue, il nigeriano, infatti, è riuscito a mettere in rete l’unica vera occasione capitata al Napoli in una serata nella quale si è costruito molto meno, rispetto alle gare precedenti, subendo le iniziative degli avversari, apparsi più volitivi. 

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