L’EDITORIALE – Tracollo azzurro al Maradona, sconfitta umiliante ad opera dei rossoneri, tornati grandi
L’editoriale del Lunedì. Notte da incubo, ieri sera, al Maradona, per gli azzurri di Spalletti, nel posticipo domenicale della 28esima giornata di serie A. Sorprendentemente, il Napoli ha preso ben quattro ceffoni dal Milan che era a 23 punti di distanza, causando un tracolo che mai nessuno avrebbe previsto alla vigilia di questo primo round della trilogia con la formazione di Stefano Pioli. Naturalmente una sconfitta ci poteva anche stare, viste le ambizioni Champions dell’undici lombardo che stava rischiando di uscire dal gruppetto in lotta per la qualificazione alla prossima edizione della maggiore competizione continentale, in virtù dei tanti risultati negativi dell’ultimo periodo. Quali le cause di una tale disfatta? Non voglio neanche pensare che sia lo stesso film già visto nell’aprile scorso, in cui la formazione di Spalletti perse la testa e il campionato. Forse, come con la Lazio, c’è stato ancora una volta un peccato di presunzione? La mancanza del bomber nigeriano, a differenza del passato, stavolta si è fatta sentire? Approccio sbagliato alla gara? Sono tanti gli interrogativi a cui non troviamo risposta In definitiva è stata una grossa delusione per i 55 mila sugli spalti di Fuorigrotta che mai avrebbero immaginato di vivere un vero incubo di una serata da choc. Ora la tifoseria è preoccupata specialmente in ottica dell’imminente doppio match di Champions previsto per il 12 e il 18 aprile, prima a San Siro e poi al Maradona. Questi ultimi si domandano: dov’era la squadra tanto ammirata ed elogiata da tutto il mondo calcistico fino a qualche giorno fa? Forse, sul terreno di gioco erano scese in campo delle controfigure. Una prestazione senza né anima e né corpo da parte dell‘undici partenopeo, il quale è stato capace di perdere tutti i duelli e ad arrivare sempre secondo su tutte le palle trasformando i punti di forza, all’improvviso, in punti deboli. Purtroppo la serata di ieri è stata disastrosa, oltre che sul campo, pure sugli spalti, difatti si sono registrate assurde contestazioni nei confronti del Club e del presidente finite persino in una rissa tra gruppi in Curva, scatenando il panico tra gli spettatori. Un’altra scena vergognosa sicuramente incomprensibile che non fa altro che danneggiare l’immagine della città. Ora come ora, spetterà all’allenatore cercare di riportare il giusto clima sia tra i sostenitori azzurri che negli spogliatoi, predicando serenità, dopo una sconfitta senza attenuanti molto difficile da mandare giù che potrebbe portare a delle conseguenze nella testa dei calciatori, non abituati a queste debacle. Venerdì al Via del Mare di Lecce, occorrerà immediatamente ritornare al successo per dimenticare la gara col Milan e tenere il cospicuo vantaggio sulle inseguitrici. Solamente la vittoria potrà dare nuovo morale alla squadra, in vista della gara di andata dei quarti di Champions a Milano, dove è d’obbligo far capire ai rossoneri che quello di ieri è stato un semplice incidente di percorso. Cari ragazzi, questo è il momento di tirare fuori gli attributi!