Gianmarco Marchini, giornalista de ‘Il Resto del Carlino’, ha rilasciato queste dichiarazioni ai microfoni ufficiali di ‘Radio Napoli Centrale’: “Il Bologna non vuole contropartite per Ndoye” – “Matassa molto complicata, perché riguarda anche Beukema. Il Bologna non ha la necessità di vendere, ma per rendere sostenibile questo progetto è stata messa in conto una cessione eccellente. Ma il Bologna non vuole svendere. Gli agenti di Ndoye hanno un principio d’accordo con il Napoli, ma c’è una distanza importante con il Bologna, visto che quest’ultimo non vuole contropartite tecniche. Si parte da una cifra di 45-50 milioni. Zanoli è un profilo gradito ad Italiano, ma sono due trattative di calciomercato diverse. Il Bologna vuole soltanto soldi per Ndoye. Per avere sia Ndoye che Beukema, di fatto, bisognerà versare al Bologna 70 milioni. Anche perché il designato a lasciare il Bologna è Lucumì, che ha una clausola rescissoria. Sartori è un mastino del mercato. Attenzione all’interesse del Manchester United, Newcastle, Liverpool ed Arsenal. Le squadre inglesi, ovviamente, farebbero alzare ancora di più al presto. Napoli è una pista gradita al giocatore. Non sarà una trattativa che si tirerà a lungo. Cifra per Ndoye è molto alta, ma queste sono le cifre del mercato”.
Carlos Passerini, giornalista del ‘Corriere della Sera’, ha rilasciato queste dichiarazioni ai microfoni ufficiali di ‘Radio Napoli Centrale’: “Lo stesso Gattuso è consapevole di essere una scommessa” – “Gattuso solo grinta è un’etichetta ormai passata. Per aiutare la Nazionale, ovviamente, ci deve essere un lavoro di squadra, chi governa il calcio deve dare una mano. C’è tanto di questo tema tra Gravina e Gattuso. La prima scelta della FIGC non era Gattuso, ma Ranieri che ha fatto un dietrofront legittimo. Si è pensato anche a Mourinho e Mancini. Poi la scelta, rafforzata da Buffon, è caduta su Gattuso. Quest’ultimo rappresenta una scommessa, ma lo stesso Gattuso ne è consapevole di questo e questo è un bene. Uno dei grossi problemi di questa Nazionale è il mancato affetto per questa maglia e non c’è una persona migliore di Gattuso, che ama davvero questa Nazionale, per farlo tornare. Non vedo possibili inserimenti dall’Under 21, visto che bisogna vincere le prossime partite e non ci devono essere scommesse. Un giocatore come Chiesa, sempre se dovesse riuscire a trovare una squadra che gli dia continuità, può essere una carta per vincere le prossime partite con tanti gol di scarto”.
Ilaria Mondillo, giornalista di Fanpage, ha parlato così ai microfoni ufficiali di ‘Radio Napoli Centrale’: “Tommaso Starace è l’anima del Napoli, si sente il padre di tutti i giocatori” – “L’intervista a Tommaso Stare è durata più di due ore e mezza. Higuain? Tommaso ha sottolineato di come Higuain non volesse andare alla Juve, perché era consapevole di cosa sarebbe accaduto, ma quella era un’offerta che non si poteva rifiutare. Poi ha raccontato l’arrivo di Maradona, che aveva sottolineato l’importante per i tifosi del Napoli di battere la Juventus. Starace è legato a tutti i calciatori poi, ovviamente, ha stretto un legame speciale con Mertens, anche con la famiglia del giocatore belga. Tommaso ha parlato dei figli dei calciatori come Hamsik e Cavani. Lui si sente il padre dei giocatori, è l’anima del Napoli. Tommaso crede molto sia in questa squadra che nei tifosi del Napoli. Lo stesso presidente De Laurentiis gli ha proposto un nuovo incarico, ma sicuramente sarà quello di capo magazziniere. Starace sogna la Champions? Vuol dire che nel pensiero dei giocatori e dello stesso Napoli c’è il pensiero di poterla vincere, o al massimo di giocarsela fino alla fine”.
Gianluca Sartori, giornalista del Corriere della Sera Torino’, ha parlato così ai microfoni ufficiali di ‘Radio Napoli Centrale’: “Ngonge-Milinkovic? Operazioni che possono andare in porto, bisognerà vedere se saranno unite o avranno un discorso separato. Milinkovic-Savic? Lui ha raggiunto un elevato grado di consapevolezza di se stesso che, di fatto, può pensare di venire al Napoli e giocarsi il posto con Meret. Può dire la sua, è cresciuto dal punto vista tecnico e, soprattutto, della personalità. Il Torino proverà a prendere Ngonge con la formula del prestito con diritto di riscatto, o all’obbligo in base al raggiungimento di vari obiettivi. Baroni arriverà in una piazza un po’ esasperata dal fatto che non si riesca a fare il salto di qualità: c’è un certo malcontento verso la società. Baroni sa che c’è un ambiente in cui si debba lavorare. Bisogna cambiare l’atteggiamente, visto che non c’è stato a fine stagione una volta raggiunta la salvezza. Non ci sono grossi margini di rivedere Elmas con la maglia granata se il Lipsia non abbassa le pretese economiche. Folorunsho? Piace molto a Baroni, ma a centrocampo si deve vedere prima il futuro di Ricci e Ilic”.
Il dirigente sportivo Pietro Lo Monaco ha parlato così ai microfoni ufficiali di ‘Radio Napoli Centrale’: “Ndoye è un buon giocatore, ma non fa la differenza” – “Meret, al di là di qualche episodio negativo, è un ottimo portiere, sta nel giro della Nazionale. Concorrenza nel ruolo del portiere? Ma è anche giusto che sia così, il Napoli deve avere due portieri che garantiscano un certo rendimento e poi deve avere un giovane di potenzialità importante. Ndoye? Lasciatelo a Bologna, è un buon giocatore ma non fa la differenza. Il Napoli sugli esterni deve sostituire un giocatore come Kvara. Come giovane chi mi piacerebbe? Mateo Silvetti del Newell’s Old Boys. Mastantuono? L’ho trattato l’anno scorso per una società italiana, chiesero 50 milioni e poi, giustamente, non si è fatto più nulla. Ha talento puro. De Bruyne è uno dei migliori al mondo nel suo ruolo. Poi, essendo nordico, è molto riservato, ma lui sarà un esempio nel gruppo. De Bruyne può fare tutti i ruoli del centrocampo, anche il centrale basso di centrocampo. Musah è un giovane di buonissima prospettiva. Il presidente non deve assecondare in tutto il proprio allenatore”.
Il giornalista Mario Fabbroni ha parlato così ai microfoni di Radio Napoli Centrale: “Non c’è la necessità di avere la coppia Meret-Milinkovic” – “Coppia formata da Meret e Milinkovic-Savic? Non c’è la necessità di avere due portieri forti per disputare due competizioni importanti. Ndoye può davvero essere utile per Conte, vedi il Politano visto con il tecnico salentino. Ndoye, dunque, va nei piani di Conte. L’altro esterno, invece, dovrà essere un giocatore di rottura. Sancho? Le hai lui queste caratteristiche, ma ci sono anche altri giocatori. Tre attaccanti centrali? Sarebbero troppi. Tra Nunez e Lucca prendo quest’ultimo, ma lo faccio per come ragione Conte. Lucca è il classico giocatore che si trova in una fase di apprendistato che dà tutto anche in allenamento, potrebbe essere l’uomo di Conte. Poi, ovviamente, le qualità di Nunez non si mettono in dubbio. Penso tutto il male possibile per il mondiale per club. La seconda stagione per Conte sarà davvero difficilissima”.
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