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Il Napoli delle stelle espone al Mondiale i suoi tredici gioielli

INSIGNE NAZIONALEAurelio De Laurentiis può appuntarsi un’altra medaglia sul petto. Il suo Napoli ha 13 giocatori convocati nelle liste per il Mondiale (tra quelle definitive e quelle provvisorie), al pari di Barcellona, Real Madrid e Juventus. Un record assoluto per il club azzurro, che al massimo si era presentato con sei elementi al Mondiale del 1990. Era il Napoli di Maradona, che sarà in città domenica prossima come testimonial di una gara di off shore. Una squadra capace di vincere in Italia come in Europa. Quella di Benitez spera di fare presto altrettanto. Del resto, l’organico è già di ottimo livello visto che, considerando anche Andujar, Armero e Vargas (attualmente in prestito), il Napoli vanta addirittura 16 convocati, tanti quanti il Bayern Monaco, che in questa speciale classifica è davanti al Manchester United (14).
Vetrina e rischio Insomma, con pochi puntelli di valore si può ambire a grandi traguardi nella prossima stagione. Un’annata, però, sempre particolare quella che arriva dopo il Mondiale, che per il Napoli rappresenta una vetrina, ma anche un rischio. Il club azzurro luciderà in Brasile alcuni dei suoi gioielli (Higuain, Fernandez, Mertens, Inler, Henrique, Ghoulam e Albiol) che costituiranno l’ossatura per il futuro, ma più questi giocatori andranno avanti e meno giorni avranno poi per mettersi a disposizione di Benitez in vista del preliminare Champions (nel quale il Napoli sarà testa di serie e, ad oggi, potrebbe affrontare una tra Athletic Bilbao, Dnipro, Feyenoord, Besiktas, Bruges e Panathinaikos). Inoltre, il Mondiale ritarderà alcune operazioni di mercato. Il destino di Reina si conoscerà solo dopo il ritorno dal Brasile mentre per Behrami e Dzemaili, in procinto di cambiare aria, il Mondiale può essere l’occasione per mettersi in mostra, ma fin quando il Napoli non avrà ricevuto offerte soddisfacenti per i due svizzeri, non interverrà in entrata (interessa Sandro, un sogno per adesso Javi Martinez). Discorso diverso per Maggio e Zuniga, che al Mondiale si giocheranno anche la conferma in azzurro (piacciono Janmaat e Arbeloa) visto che l’ex doriano ha il contratto in scadenza nel 2015 mentre per il colombiano ci sono ancora riserve dopo il lungo infortunio.
Saluti finali Intanto, oggi rifinitura a porte aperte al San Paolo alle 17.45 per salutare i tifosi. Si prepara la sfida di domani sera con il Verona, alla presenza di 10.000 bambini. Diversi assenti proprio in prospettiva Mondiale (Behrami, Albiol, Higuain e forse Reina) mentre Insigne farà la gamba per convincere Prandelli.

La Gazzetta dello Sport

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