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Paura per Zuniga, la polizia teme per lui: “Dopo il fallo su Neymar c’è il pericolo che qualche testa calda…”

Napoli Vista e poi rivista: con una sequenza ch’è diventata ossessione popolare. E’ la madre ed anche il padre di tutte le scene del Mondiale, è il tormento d’un Paese completamente immerso con la testa nel pallone ed ora disilluso, ferito, addolorato ma anche terrorizzato dall’idea che il sogno stia andando in frantumi. E’ un dolore quasi fisico che s’è diffuso nel Brasile ma anche oltre, che ha generato correnti di pensiero, che ha creato – manco a dirlo – due fronti, innocentisti e colpevolisti, che ha schierato personaggi di assoluto spessore da una parte e dall’altra, ina una sorta di sfide interpretativa.

FRASE SHOCK. Si scrive Neymar, si pensa a Zuniga, ma anche viceversa: e si torna, inevitabilmente, all’ottantottesimo minuto di Brasile-Colombia, al ginocchio che va a conficcarsi nella schiena di quel fenomeno capace di trascinare le folli, d’esserne idolo e totem, di rappresentarne la speranza che poi diviene follia cieca. «I calciatori, dopo l’episodio di Neymar, sono a rischio, e lo è soprattutto Zuniga. C’è il pericolo che qualche testa calda possa fare qualche gesto sconsiderato. Ho parlato con Camilo e gli abbiamo garantito la sicurezza, ovunque lui si trovi».

LA PAURA. Le parole son come pietre e se a un portale – La verdad – le pronuncia Rodolfo Palomino, capo della polizia colombiana, vuol dire che la preoccupazione è reale e va fronteggiata con misure cautelative e preventive: c’è un piano per tutelare Zuniga & company, perché da quel giorno nulla è come prima: non lo è sui social network, inondati di minacce e di insulti, non dev’esserlo nella vita reale, attraverso la percezione d’un clima che, eufemisticamente, può essere definito talmente tanto difficile da generare uno stato d’allerta. L’allarme è nei fatti, è in quelle frasi che Palomino ha diffuso, è nell’indifferenza popolare che ha invece accolto le scuse di Zuniga: «Mi dispiace profondamente per l’infortunio che ha rimediato Neymar dopo una normale azione di gioco. Io non avevo certo intenzione di fargli del male, né mi sembra ci sia stata imprudenza in me. Voglio inviare un saluto speciale a Neymar: ti ammiro e ti rispetto e ti considero uno dei migliori giocatori al mondo. Spero che tu possa riprenderti presto. Ai tifosi brasiliani che vedono una persona esemplare restare fuori dalla festa mondiale, mando il mio messaggio speciale e il ringraziamento per il sostegno alla Colombia». Ma meglio controllare, non si sa mai…

Corriere dello Sport

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