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Rosa già affidabile, manca soltanto l’ultimo tassello

Benitez sa di avere una buona squadra, ma manca quel qualcosa in grado di renderla competitiva in campionato e in Europa. Una scelta che non si può sbagliare, perché dovrà far fare la differenza. Rispetto allo scorso anno non c’è stata la necessità di cambiare tanto, anzi, il Napoli riparte proprio da quell’intesa costruita giorno dopo giorno sotto lo sguardo attento e le indicazioni del tecnico spagnolo.
Il piano Le idee sono chiare: 4-2-3-1 di partenza e qualche leggera variante tattica per favorire Hamsik, che potrebbe agire qualche metro più indietro così da non soffrire troppo la pressione dei difensori avversari. Lo slovacco, al pari di Zuniga, potrebbe essere l’uomo in più vista la gran voglia di riscatto dopo una stagione al di sotto delle proprie potenzialità. Partire con la fascia da capitano dovrebbe aiutarlo a sentirsi anche più coinvolto nel progetto. Per il resto, in difesa torneranno gli esterni titolari (oltre a Zuniga, anche Maggio e Mesto hanno superato i loro problemi fisici) e l’arrivo di Koulibaly garantisce forza e velocità. Davanti problemi non possono esserci, specie ora che é tornato Higuain ed anche perché De Laurentiis ha resistito alle richieste dell’Atletico per Callejon. Michu é in ritardo di condizione, ma le sue qualità sono indiscutibili e torneranno utili. Ecco perché è necessario rinforzare il centrocampo che ha perso Behrami, ceduto all’Amburgo. E lui è un interditore di qualità. Si lavoro sul mercato e Benitez ha fretta di completare l’organico: Inler e Jorginho hanno bisogno di alternative. Le indicazioni delle prime uscite sono confortanti, anche se si attendono i due test di livello superiore contro Barcellona e Psg. Gli ingredienti per una stagione col Napoli grande protagonista ci sono tutti, specialmente se dovesse arrivare uno come Fellaini.

La Gazzetta dello Sport

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