CALCIOMERCATO

Da Dzemaili a Gargano, bisogna vendere per arricchire il tesoretto

Il «tormento» è nel bilancio, quel capitolo riservato agli emolumenti, che pesano (e in che modo) e lasciano un solco: e allora, bisogna cedere, rimuovere quei contratti che incidono, sfoltire un organico pur di chi ha dato per quel che doveva e che (ormai) viene ritenuto però – economicamente – l’eccedenza.

I conti non tornano, perché è la somma che fa la differenza: e mettendo in fila Donadel e Dzemaili, Pandev e Vargas, Rosati e Fideleff, Gargano e Vitale, ma anche Ciano e Maiello e poi a dicembre, quando tornerà Uvini, si notano le crepe che fanno vacillare le certezze di chi lancia un occhio al campo e l’altro alle buste paga che ogni mese si ripresentano. E com’è costume di un Napoli sempre più solido i conti devono tornare, anche alla luce della necessità di fare altre spese. C’è un tesoretto però: perché il risparmio restituisce il buon umore e invita a osservare il futuro in maniera diversa.

L’OSTACOLO. Il muro è quello: quella robusta, massiccia «milionata» di euro da garantire a chi nel Napoli può avere un ruolo marginale. Perché non riuscire a cederli, è ovvio, costituirebbe un pregiudizio rilevante, un ostacolo. E’ crisi ovunque, c’è poca circolazione di calciatori e soprattutto di moneta, e però quei contratti sono lì, minacciosi, ad inquietare.

POST. Forse bisognerà aspettare la Champions per conoscere il destino di Dzemaili, che piace al Milan e che in rossonero stava per andare già un anno e mezzo fa, quando all’improvviso nacque e morì lo scambio con Nocerino. Il suo profilo incoraggia, pure il rendimento, e per il momento è anche utilissimo alla causa: ma lo svizzero sa bene che la sua valigia va tenuta sull’uscio e a Ginevra, diplomaticamente, ha lasciato intuire ciò che tutti sanno. « Fa piacere la stima di altri club, come leggo: ma sono un professionista, sto qua».

Il suo accordo va in scadenza l’anno prossimo, come quello di Pandev; e poi ci sono Gargano e Rosati, quei dodici milioni investiti su Vargas appena due anni e mezzo fa, i soldi spesi per Dumitru che potrebbe andare a maturare in Grecia o in serie B. E’ un mercato parallello: niente arrivi e niente partenze.

Corriere dello Sport

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