NEWS

Il mistero di Michu: l’attaccante spagnolo ingaggiato in estate e sparito in panchina

Miguel Perez Cuesta, in arte Michu, e il Napoli. Storia di un corteggiamento lungo, cominciato addirittura a febbraio, quando gli azzurri sbarcarono in Galles per i sedicesimi di Europa League. Rafa Benitez ha un debole per l’attaccante di Oviedo. Fisico imponente, colpo di testa ma anche movenze da seconda punta. È stato l’allenatore ad allacciare i contatti in un albergo di Swansea. Benitez e Bigon a pranzo con gli agenti del giocatore, allora ai box per un infortunio ai legamenti della caviglia, è iniziato tutto così. Le sue condizioni sono poi state studiate con attenzione prima di procedere alla chiusura dell’affare. Niente acquisto a titolo definitivo, comunque, solo un prestito per verificarne in campo la guarigione. «Ci sarà molto utile. È una variante anche sulle palle alte e potrà aiutarci nelle partite bloccate in cui l’avversario si chiude». Benitez lo ha ribadito proprio alla vigilia della gara con il Chievo. Teoria e pratica, però, viaggiano, al momento, su due binari paralleli. L’apporto di Michu, finora, è stato abbastanza limitato. Dopo l’errore nel preliminare di Champions al San Paolo contro l’Athletic Bilbao — preferì un insolito assist piuttosto che tirare da ottima posizione — ha vissuto il ritorno al San Mames in tribuna per poi ricomparire nell’assalto finale a Marassi. Ma 10’ non bastano. Michu rappresenta l’emblema di un mercato senza grandi colpi ma caratterizzato da giocatori, tranne Koulibaly, tutti da verificare. Lui è forse il caso più eclatante. Contro il Chievo è rimasto a guardare. L’allenatore gli ha preferito Higuain e poi Zapata. Giovedì ha l’occasione di scrollarsi di dosso l’etichetta di oggetto misterioso contro lo Sparta Praga. Michu e il Napoli, storia di un corteggiamento lungo. Ma l’amore non è ancora sbocciato.

La Repubblica

Commenti
Segui il canale PianetAzzurro.it su WhatsApp, clicca qui