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Pari col Palermo, disastro Benitez: dov’è la difesa?

Un punto dopo due sconfitte, il Napoli guidato dall’allenatore plurititolato procede comela più debole delle provinciali. In vantaggio per 2-0 dopo 11’, gli azzurri si sono fatti raggiungere dal Palermo e hanno pareggiato per 3-3. Sì, non bastano tre gol per vincere e per uscire da una situazione imbarazzante.

Nello spettrale San Paolo ancora turnover, ancora errori della difesa edi Benitez, allo sbando come i suoi giocatori, senza che dall’alto intervenga -almeno al momento- De Laurentiis per tentare di evitare che si vada alla deriva. È questo il concreto rischio in una stagione che la squadra non sa raddrizzare: evidenti le difficoltà di approccio alle partite e l’insicurezza. Il Napoli non crede più in se stesso dalla mazzata subita nel playoff di Champions League; si è spento dopo Bilbao e nessuno sa riaccendere la sua luce. Avvilente quanto si è visto nell’arco di 22’, dal gol di Koulibaly a quello di Vazquez. Il Napoli non è stato in grado di mantenere il vantaggio conquistato con il difensore francese e Zapata, che ha rimpiazzato Higuain, uno dei sette giocatori sostituiti da Rafa dopo la sconfitta a Udine. Stanchezza? No, scelta tecnica, e la dichiarazione del Pipita ha creato ulteriori perplessità sulla decisione di Benitez, che tra i vari cambi ha sostituito anche gli esterni di difesa, ripresentando Ghoulam dopo quattro settimane. Dal suo lato il Palermo, che già aveva approfittato di un buco in difesa su calcio d’angolo, ha costruito l’azione del pareggio, con Vazquez che s’è trovato da solo al centro dell’area. Ma dove può andare mai una squadra con una difesa permanentemente scoperta? Ma come è possibile che un allenatore non riesca a trovare gli accorgimenti adatti? Questo è puro autolesionismo. Al fianco di Rafa, intanto, in panchina ridevano Higuain, Zuniga e Insigne, chissà per quale ragione: immaginabile la reazione dei tifosi che hanno visto la scena in tv. Ma cosa è diventato il Napoli? La retroguardia ha confermato il suo mediocre livello subendo ilterzo gol del Palermo a inizio ripresa, dopo quella rete di Callejon che era stata l’ennesima piccola illusione e quell’errore di Zapata a pochi passi dalla porta. Il Napoli pagherà a lungo gli errori commessi nell’allestimento della difesa: 1) pensare che Rafael potesse rimpiazzare il gigante Reina; 2) prendere un Koulibaly per rafforzare un reparto precario. Perché Benitez ha avallato queste assurde decisioni della società, di cui pagano le conseguenze lui, una squadra e soprattutto una tifoseria e una città? E soprattutto come pensa, adesso, di intervenire?

Il Mattino

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