Hamsik: «Per lo scudetto ci siamo anche noi, ma guai far fuggire la Juventus e la Roma».
CREDERCI. Meno trentadue, un’enormità: un anno intero che rimane da affrontare e sacche di energia fisica e nervosa da svuotare quando verrà il momento, magari subito, affinché Madame non se ne vada in fuga, con la Roma che le sta appresso ormai da sempre, dalla stagione dei record. «Però questa sosta ci ha fatto bene e potremmo conquistare una serie di successi che…».
VEDO DOPPIO. Hamsik, Hamsik: l’aspettavano e, quasi dal nulla, dalla tonificante rimpatriata, è riemerso il capitano che t’aspetti, l’hombre del partido che s’è tolto la soddisfazione di battere la Spagna travestendosi da «falso nueve» e poi il goleador cinico che s’è sbarazzato, con la Slovacchia, della Bielorussia, delle ombre d’un passato recentissimo che smette d’avvertirsi nella confessione a topmercato.com. «Il successo sugli ex campioni del mondo ci ha dato fiducia e poi è venuto quest’altra affermazione che aiuta. Io mi sento bene ed in questo momento ho ottime sensazioni». L’ottobre rosso è adrenalina allo stato puro: un gol in Europa League per vincere a Bratislava, poi l’assist per ricomporre con Higuain una coppia da sogno; e, a seguire, per sconfiggere l’influenza, quel malanno improvviso che gli aveva negato la sfida al Torino, prima un colpo secco alla Spagna, poi l’Hamsik in versione doppia. «Sono felice, ovviamente, per queste reti: servono alla squadra ma anche a me stesso…».
LA CORSA. Palla al centro e ci sarà subito da pedalare, provando ad avvicinarsi al tandem di testa, ricominciando a scalare la classifica, congelando quel clima di malinconia che s’è intrufolato nella pelle, nella carne d’un Napoli mai eguale a quello d’un anno fa, perché Bilbao è rimasta una piaga e la testa s’è messa ad ondeggiare nel vuoto pneumatico di quella delusione. «Devo dire che non è stata una partenza ideale, perché non siamo riusciti ad esprimerci come sappiamo. Ci sono scappate due sconfitte in campionato e questo ha pesato, ma siamo appena alla settima e migliorando il rendimento riusciremo a dare un senso alla nostra stagione».
A NOI. Si ricomincia da San Siro e la scala del calcio è il palcoscenico ideale per il tenore d’un Napoli da ritrovare appieno: Sassuolo, Slovan e Torino, si riparte da quel terno secco tra l’Italia e l’Europa (League), da una dimensione più onorevole, da un’autorevolezza ch’è nelle corde di chi, improvvisamente, sente che qualcosa sta cambiando. «Siamo una grande squadra ed abbiamo ancora un bel po’ di partite da giocare. Per lo scudetto ci siamo anche noi, ma guai far fuggire la Juventus e la Roma».
Corriere dello Sport