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Mercato azzurro, Gabbiadini è la prima scelta. Osti: “Se arriva un’offerta esagerata..”

L’importante è esagerare… Il mercato è una dolce ninnananna e la fiera dei sogni è un invito a lasciarsi andare: si compra, si vende, si vola sulle ali di una fantasia ch’è assai prossima (talvolta) alla realtà e si vive. Meno trentasei, poi sarà tutto terribilmente vero e le parole resteranno inchiodate in quel tempo. Bisognerà lecitamente inventarsi una nuova esistenza: esterni alti (soprattutto) ma anche bassi, uomini «veri» per restare aggrappati alla propria dimensione, per lasciare il Napoli nell’élite.

RITMO DI SAMPLe scelte si faranno, ma le idee sono già germogliate: e affinché il giardino resti sempre tecnicamente e anagraficamente verde, per aspettare Insigne servirà un profilo elevato, un tornante moderno che lasci invariato il target (e semmai lo rinforzi ulteriormente), un «genietto» che sappia fare qualsiasi cosa – un po’ come lo «scugnizzo», Callejon e Mertens – un Manolo Gabbiadini (23) che ha l’età giusta, le movenze appropriate, la poliedricità assicurata ed una generosità indispensabile per assicurare la fase offensiva e quella difensiva. «Dalla Sampdoria, per il momento, non si muove nessuno; ma…..». Il mercato è un affare mica solo di cuore e in questo calcio in cui i costi sono eccessivi e le gestioni spesso sanguinose, nulla va scartato a priori, men che meno di dover rivedere la propria politica, l’indirizzo progettuale, certe scelte di fede: Gabbiadini è un pilastro doriano, oltreché uno dei gioielli controllati dalla Juve, un’entità concreta che garantisce energia positiva, fosforo allo stato puro e anche (probabilmente) una «secchiata» d’euro dinnanzi alla quale Carlo Osti, ds doriano, non può restare (chiaramente) insensibile. «Ma se arriva un’offerta esagerata…..».

NON SOLO I GOLIl mercato è un’incognita, un universo a parte, una contraddizione persino in termini nelle quali le spruzzate di sincerità rappresentano molto più di messaggi subliminali, ma la conferma (occultata) d’essere nei pressi d’una verità indiscutibile che par di cogliere ascoltando – su Crc – il manager blucerchiato: «Il valore di Gabbiadini è cresciuto, ovviamente, e ci fa piacere che il ragazzo goda del gradimento di Benitez e d’una società che da anni si sta affermando a grossi livelli: sappiamo di cosa sia capace Manolo, che è esterno di destra o di sinistra, che può stare nel mezzo e fare anche la punta. Noi siamo ambiziosi e se vogliamo continuare su questa strada che stiamo percorrendo con Mihajlovic dobbiamo preservare la rosa, ma in presenza d’una esagerazione…..».

BALLETTO. Qui Samp, a voi Napoli: e il passaparola richiederà calma e pazienza, un lavoro ai fianchi dall’una e dall’altra parte per prendere il massimo (quindici o sedici milioni di euro) o per spendere ciò ch’è ritenuto giusto (chiaramente meno), tenuto conto anche della volontà della Juve. Ma il mercato è una palla impazzita dietro la quale non è semplicissimo correre ed in questo mese che separa dal suono della campanella, le Grandi Manovre si consumeranno a fari spenti, sull’asse Genova-Torino-Napoli, provando a vincere le resistenze della Sampdoria e della Juventus e gli inevitabili rilanci. Ma Gabbiadini è la prima scelta, è l’uomo giusto – tatticamente, tecnicamente ed anche caratterialmente – da poter collocare nei posti giusti nel semestre che verrà: e ci saranno Europa League e campionato e coppa Italia da affrontare e ambiziosi da coltivare. «E se arriva un’offerta esagerata…».

Corriere dello Sport

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